Woman walking on the Walser footpath in the Gressoney Valley, or Lys Valley. The valley was inhabited at the end of the Middle Ages by Walser, native peoples in the Upper Valais, which have left traditions and a popular architecture still visible today, especially along the Walser footpath. The Gressoney Valley is one of the several valleys belonging to the Aosta Valley, a mountainous semi-autonomous region in northwestern Italy.
Nel XII secolo, una popolazione chiamata prima Walliser (vallesani) ed in seguito walser, varcò alcuni passi alpini, diretta anche verso l’Italia e stabilendosi, per la maggior parte, nelle valli del Monte Rosa.
In Val d’Aosta colonizzarono le zone alte della val d’Ayas e della valle del Lys.
Alpenzu, situato nelle Alpi, è una delle località in cui i Walser hanno lasciato una profonda impronta.
Questo pittoresco villaggio alpino è incastonato in un paesaggio unico, circondato da maestose vette, fitti boschi e verdi pascoli.
Ph.: Gettyimages/e55evu
I Walser di Alpenzu hanno preservato le loro tradizioni e il loro patrimonio culturale nel corso dei secoli, rendendo il luogo un autentico tesoro storico.
L’estate è il momento perfetto per esplorare le meraviglie di Alpenzu e dei suoi dintorni.
Si possono ammirare le cime maestose delle Alpi a partire naturalmente dal Monte Rosa, con i suoi imponenti ghiacciai e le loro valli scoscese.
La combinazione di paesaggi spettacolari e autentiche tradizioni locali rende questo luogo un vero paradiso per il trekking d’estate.
Prepariamo lo zaino, indossiamole scarpe da trekking e prepariamoci a scoprire l’incredibile bellezza della Valle di Gressoney e la ricchezza culturale dei Walser di Alpenzù.
Dopo Gressoney-Saint-Jean e dopo il villaggio di Chamonal si parcheggia, sulla sinistra, in vista di un’impetuosa cascata.
Cartelli gialli e uno in legno indicano la direzione.
Si cammina verso la cascata e, lasciandola sulla sinistra, si sale sull’ampia ma ripida mulattiera che si addentra con tornanti nel bel bosco, da cui spiccano alcuni esemplari di giganteschi larici secolari.
Ogni tanto si gode la vista su Gressoney-Saint-Jean, ormai a valle, visto che i numerosi zig-zag consentono di guadagnare quota abbastanza velocemente.
Trascurando un bivio sulla sinistra, si continua dritto sul comodo sentiero principale, costeggiato da un muretto a secco, sino ai ruderi di una baita e, poco dopo, già in vista della chiesetta del villaggio, si affrontano gli ultimi tratti di sentiero nel bosco, per poi sbucare su ampi prati di pascolo.
Ancora alcuni gradoni in pietra e si arriva al villaggio walser di Alpenzu.
Tra le case tradizionali, oltre alla chiesetta, è situato anche il confortevole rifugio.
Il Monte Rosa è ben visibile anche da Alpenzu.
Per una visuale più completa si può, però, proseguire ancora, seguendo le indicazioni per il Colle di Pinter, lungo l’Alta Via nr. 1, sino all’Alpe Ondermontel (m 2007), oppure anche oltre.
Salendo tra prati fioriti e zone di pascolo d’ampio respiro, la vista sul Rosa sarà via via più completa e spettacolare.
Il sito ufficiale del Rifugio Alpenzù
Il sito ufficiale dell’Ecomuseo Walser di Gressoney
Per chi vuole approfondire la cultura Walser consigliamo il sito ufficiale del Centro Studi e Cultura Walser di Gressoney.
Il sito, oltre a informazioni sulla storia e la cultura dei Walser in Valle d’Aosta offre anche la possibilità di esercitarsi con la loro lingua .
Per chi vuole sapere di più sugli stadel, le tradizionali costruzioni Walser, questa pagina dell’ente turistico valdostano è ricca di informazioni.
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