Val d’Ayas: 4 bellissimi percorsi da fare con le ciaspole

6 gennaio 2025 - 8:34

Con le ciaspole in Val d’Aosta: alla scoperta della storica Val d’Ayas 

Nel cuore della Valle d’Aosta e baciata dalla seconda catena più alta delle Alpi,la Val d’Ayas è una valle splendida che si alza da Verrés seguendo le acque del torrente Evançon.

Questa valle ha un passato molto rilevante: nel Cinquecento fu un’importante via di commercio tra il Vallese e la Pianura Padana.

Questo periodo, contrassegnato dall’insediamento della popolazione Walser nelle vallate a sud della catena del monte Rosa, fu anche caratterizzato dal dominio locale della casata dei Challand a cui si devono i diversi castelli medievali ancora visitabili.

Foto visitmonterosa.com

D’inverno, la Val d’Ayas si trasforma in una vera e propria base internazionale per gli sport invernali: centinaia di chilometri di piste da sci che si sviluppano nel comprensorio della Monterosa Ski, ma anche diversi percorsi percorrere con le ciaspole.

Ecco alcuni itinerari brevi per andare alla scoperta di una valle storica in cui la tradizione Walser si fonde e si amalgama perfettamente con la cornice naturale circostante.

1- Una passeggiata da Antagnod alla panchina gigante di Barmasc

Questa breve escursione conduce in uno dei punti più panoramici della Val d’Ayas: la panchina gigante di Barmasc.

Per raggiungerla bisogna partire dal Municipio di Ayas, poco sopra la splendida chiesa parrocchiale di Antagnod.

Foto www.lovevda.it

Da quel punto in poi si deve seguire il sentiero contrassegnato con il segnavia 105, un percorso che sale tra le conifere fino a raggiungere la piccola frazione di Barmasc.

Si tratta di un itinerario agevole lungo 1,5 Km e percorribile in circa un’ora e mezza di camminata, comprensiva di andata e ritorno.

_ La mappa del percorso sul sito turistico della Val d’Aosta

 

2 – Un’escursione da Champoluc a Mascognaz

Per raggiungere l’incantevole borgo Walser di Mascognaz si può percorrere un percorso piuttosto agevole che parte da Amponey, un paese che precede l’abitato di Champoluc, in corrispondenza di un grosso prato che d’inverno si trasforma in una pista per lo sci di fondo.

Da lì si indossano le racchette da neve e si segue il sentiero contrassegnato con il segnavia 14B, un percorso che sale gradualmente nel bosco per circa 150 metri fino a incrociare il sentiero 14 che arriva da Champoluc.

Dopo una breve salita, con circa 100 metri di dislivello, si arriva a Mascognaz, un incantevole paesino totalmente ristrutturato con costruzioni tipiche dell’architettura Walser, le cosiddette rascard.

Foto da www.lovevda.it

Queste ultime sono costruzioni tipiche della Val d’Ays: venivano costruite con tronchi di pino, abete e larice, squadrati o solo scortecciati, e incastrate a intaglio alle estremità.

Le rascard, un tempo, erano adibite esclusivamente alla conservazione dei cereali, e furono costruite in questo modo per evitare la formazione di umidità ma anche l’attacco di eventuali roditori.

L’itinerario si sviluppa per circa 2 Km e occorre più o meno un’ora e mezza per completarlo.

_ I dettagli del percorso sul sito turistico della Valle d’Aosta

3- Una salita al monte Facciabella

Il Mont Facebelle, chiamato anche “monte Facciabella”, è una cima piuttosto nota della Val d’Ayas.

La sua posizione centrale, a breve distanza dall’asse della Val d’Ayas e separata dalle creste di confine, ne fa un eccellente punto panoramico su tutta l’alta valle, inclusa la parte occidentale del monte Rosa.

Si può raggiungere la vetta percorrendo un itinerario che si sviluppa lungo il versante meridionale del rilievo, anche se è importante sottolineare che lo si può fare in sicurezza soltanto se le condizioni nivologiche lo consentono.

L’itinerario è piuttosto impegnativo e richiede all’incirca 5 ore tra andata e ritorno per essere completato.

_ I dettagli del percorso sul sito turistico della Valle d’Aosta

4 – Una camminata lungo l’anello Ferraro/Verra

Questo percorso ad anello è l’ideale per esplorare la bellezza dell’alta Val d’Ayas, un itinerario di media difficoltà della durata di circa un paio d’ore che conduce al rifugio Ferraro.

Si può lasciare la macchina a Saint-Jacques: lì c’è un ampio parcheggio proprio al centro del paese. Dal parcheggio si deve procedere lungo una stradina asfaltata sino a Blanchard.

A quel punto si oltrepassa il torrente Evançon grazie a un ponticello e si raggiunge il punto dove poter calzare le racchette da neve.

Bisogna quindi risalire il sentiero estivo per i Piani di Verra entrando rapidamente in un lariceto.

Dopo una serie di svolte si prende quota sino a raggiungere il bivio per il piccolo villaggio di Fiéry: lì si può svoltare a sinistra per una piccola visita al paese per poi tornare sui propri passi e proseguire a destra entrando nella radura.

Si costeggiano gli abitati e si rientra nel bosco per poi uscirne, dopo diverse svolte, ai margini del Pian di Verra inferiore.

Foto max49 da www.gulliver.it

Appena entrati nel pianoro di Verra si incontra un ponticello sul torrente omonimo: lo si oltrepassa e ci si porta sulla sinistra orografica della valle.

Successivamente, si deve percorre una pista in leggera discesa sino ad arrivare a un pannello che indica la deviazione per il rifugio Ferraro.

Si svolta quindi a sinistra e si inizia a risalire il bosco tenendosi a mezza costa sui pendii del Palon de Résy.

Terminato un breve tratto in salita si esce dal bosco e, puntando verso est, ci si dirige verso il villaggio di Resy, dove si trova anche il rifugio Ferraro.

Dal rifugio si imbocca infine il sentiero estivo che riporta a Saint-Jacques.

Dopo una discesa abbastanza ripida e dopo aver costeggiato alcuni casolari isolati, si ritorna al punto di partenza.

_ Qui trovate una mappa del percorso

_ La pagina ufficiale del rifugio Ferraro

 

Informazioni utili

_ In questa pagina trovate altri percorsi da fare con le racchette da neve

_ La pagina ufficiale della Val d’Ayas

 

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