Valle d’Aosta, alla scoperta della meravigliosa Val Veny: ecco 4 imperdibili itinerari

La splendida Val Veny è una delle più selvagge di tutta la Valle d'Aosta: sorge ai piedi di sua maestà il Monte Bianco e regala agli escursionisti panorami impareggiabili. Ecco 4 tra i più suggestivi itinerari per esplorare questo angolo della Regione

19 luglio 2024 - 7:35

4 trekking imperdibili per scoprire la selvaggia Val Veny

La Val Veny è sicuramente una delle meraviglie uniche e selvagge della Valle d’Aosta.

Si apre ai piedi del massiccio del Monte Bianco e si sviluppa con paesaggi diversissimi da Entrèves fino al Col de La Seigne al confine con la Francia.

Tra tutti i luoghi spiccano l’Aiguille Noire de Peuterey, le guglie delle Dames Anglaises, le Aiguilles des Glaciers e, soprattutto, i ghiacciai della Brenva e del Miage.

Insieme alla Val Ferret, questa valle è una delle destinazioni più note dell’area turistica del Monte Bianco per via della bellezza dei suoi panorami.

Ph.: Gettyimages/zakaz86

Se amate le vacanze all’aria aperta, allora questo luogo è il posto giusto per voi: in Val Veny potrete trovare camping spaziosi e moderni, provvisti di tutte le comodità.

Ma anche deliziosi ristoranti tipici e suggestive baite di montagna.

Oltre a tutto questo, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per gli appassionati di outdoor: i percorsi sono innumerevoli e si sviluppano in luoghi che non hanno eguali sul nostro territorio.

 

1- Alla scoperta del selvaggio Bosco di Peuterey

Se c’è un cuore verde all’interno della Val Veny, allora è decisamente il Bosco del Peuterey, sito nei dintorni di Courmayeur.

Proprio la Val Veny, con le sue cime frastagliate e i suoi paesaggi selvaggi, si costituisce come il punto di accesso alle salite tradizionali sul Monte Bianco.

L’escursione che si sviluppa nel Bosco del Peuterey è probabilmente la più semplice e adatta a tutti e a tutti i livelli di partenza.

Si tratta di una passeggiata lungo un sentiero in piano tra gli abeti che costeggiano la Dora.

Ph.: da celtica.vda.it

Partirete dal campeggio la Sorgente per arrivare, in circa un’ora di cammino, fino al ponte in località La Zerotta da dove partono sia il sentiero e che la strada per il lago Miage.

Decisamente la traversata ideale da affrontare se si è in cerca di un po’ di relax, magari quando si ha intenzione di fare una piccola pausa da escursioni più impegnative e con dislivelli più faticosi.

È il posto ideale per rigenerarsi all’ombra degli alberi, rilassarsi su prati verdissimi e magari per fare anche un bel picnic all’aria aperta.

_ I dettagli dell’itinerario sul sito turistico della Valle d’Aosta

2- La balconata Val Veny: camminare con vista sul Monte Bianco

Questo itinerario si sviluppa totalmente in alta quota e saprà regalarvi, lungo il tragitto, incredibili colpi d’occhio e panorami suggestivi sia sulle vette che sulla valle circostante.

La traversata della balconata Val Veny si costituisce come una delle tappe del Tour du Mont Blanc, un percorso spettacolare che si sviluppa al cospetto dei ghiacciai e delle guglie del maestoso massiccio, ma anche attraverso vallate e valichi.

La tappa è presente anche nel percorso delle gare di trail running più prestigiose come l’Ultra Trail du Mont Blanc e il Gran Trail Courmayeur.

Ph.: da www.courmayeurmontblanc.it

Sul percorso non sono presenti fonti d’acqua, pertanto si consiglia di fare una bella scorta prima di partire.

L’intero percorso escursionistico è fortemente indicato per un trekker di livello medio e alto.

_ I dettagli dell’itinerario sul sito turistico di Courmayeur

 

 

3- Trekking lungo il Col du Grand-Ferret

Così come il percorso precedente, anche l’itinerario che conduce al Col du Grand-Ferret fa parte del grande Tour du Mont Blanc.

Il sentiero in questione mette in comunicazione la Val Ferret valdostana con quella svizzera, ed è capace di offrire splendidi scorci panoramici.

Sarà quasi impagabile la vista sul ghiacciaio di Pré-de-Bar, sulla Val Ferret e sul Col de la Seigne.

In aggiunta, sul confine tra Italia e Svizzera, potrete scorgere in fondo alla Val Veny anche il confine con il territorio francese.

Dalla fermata dell’autobus in località Arnouva, che permette di raggiungere un punto del percorso vietato al transito veicolare, dovrete passare oltre il rifugio Chalet Val Ferret.

Attraverserete un ponticello e proseguirete fino a un piazzale che vi consentirà di scendere a riva della Dora Ferret fino a una magnifica cascata.

Ph.: di Giacomo Buzio da www.courmayeurmontblanc.it

Dal piazzale potrete decidere se prendere il sentiero che sulla destra sale lungo il fianco della montagna, oppure se proseguire lungo la strada non asfaltata (i tempi di percorrenza non cambiano più di tanto).

Il sentiero vi farà raggiungere un gruppo di baite in rovina e superare un torrente prima di svilupparsi in salita verso il Rifugio Elena.

Dietro al rifugio il sentiero girerà a destra per superare il crinale e raggiungere l’alpeggio di Pré-de-Bar Damon.

Passate le rovine, il sentiero tenderà a salire prima di piegare a sinistra verso il Col du Grand Ferret.

Il passo vi permetterà di buttare un occhio alla Svizzera: ammirerete il Grand Combin a est, ma anche il Mont Dolent e l’Aiguille de Triolet a nord-ovest.

Volgendo poi lo sguardo alle vostre spalle, il paesaggio garantirà una vista impagabile del confine francese.

_ I dettagli dell’itinerario sul sito turistico di Courmayeur

 

 

4- Una passeggiata verso il lago del Miage: ideale per le famiglie

Quest’ultima alternativa di viaggio vi porterà a intraprendere un sentiero piuttosto semplice, adatto anche per le famiglie con passeggini almeno fino al raggiungimento del lago Combal e la Cabanne du Combal.

L’ultimo tratto del percorso, infatti, ovvero quello che consente di raggiungere il lago del Miage, non è affrontabile con i passeggini.

Ad ogni modo, questo lago saprà sicuramente sorprendervi e questo per diversi motivi.

Il lago del Miage è un piccolo bacino d’acqua di origine glaciale collocato ai piedi del massiccio del Monte Bianco.

È famoso non solo per via della sua caratteristica forma a cuore ma anche a seguito del fenomeno naturale che lo coinvolge ormai da oltre due secoli.

Ph.: Gettyimages/estivillml

Si tratta del distacco di iceberg dalla falesia di ghiaccio a contatto con il lago.

Questo fenomeno, assai affascinante e noto con il nome di “distacco del ghiaccio” (“calving”), è stato studiato negli ultimi anni soprattutto per gli aspetti di pericolosità legati all’innesco di onde alte anche alcuni metri conseguenti al crollo degli iceberg nello specchio d’acqua.

Dai bordi del Miage potrete assistere a questo straordinario fenomeno naturale, ovvero ai movimenti del ghiacciaio omonimo che lascia cadere blocchi nell’acqua formando questi piccoli iceberg.

Non lontano dal lago, infine, troverete anche i resti di fortificazioni del XVIII secolo, i quali ricordano le invasioni delle truppe francesi provenienti dal Col de la Seigne.

_ I dettagli dell’itinerario sul sito turistico di Courmayeur

 

 

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