Itinerario in bicicletta vicino Roma: la Riserva di Nazzano,Tevere-Farfa
A pochi chilometri da Roma, un itinerario in bicicletta alla scoperta di un'area autenticamente selvaggia: la Riserva Naturale Tevere - Farfa, un paradiso naturalistico ricco di sorprese.
In bicicletta a due passi da Roma nella natura incontaminata
Da Torrita si scende in direzione Poggio Mirteto fino ad un bivio sulla destra.
Si raggiunge il pontedi Montorso, fino a lambire le sponde del fiume, dove si lascia l’auto di fronte a un pannello della Riserva Naturale e a uno degli imbarcaderi dei battelli, quello di Torrita Tiberina.
Si segue ora in bicicletta la sterrata che costeggia la riva del fiume tra boschetti, canali di irrigazione e campi coltivati.
Oltrepassati un paio di bivii sulla sinistra, si prosegue fino ad un laghetto artificiale sulla destra.
Pannelli didattici della Riserva illustrano le caratteristiche del territorio che si attraversa.
Dopo un paio di chilometri, l’unica breve salita dell’itinerario permette di raggiungere un punto panoramico su Nazzano e sull’ansa che il Tevere forma al disotto, spesso solcata dai battelli elettrosolari che compiono percorsi didattici in questo tratto di fiume.
Dopo l’incontro con un Parco-giochi e con un paio di capanni per l’osservazione della fauna, si giunge all’imbarcadero di Nazzano e, subito dopo, a un piazzale con un piccolo Centro Visite della Riserva e alcuni tavoli da pic-nic.
Qui conviene scendere dalle bici e condurle a mano attraverso i camminamenti lastricati di tavole che attraversano la zona successiva.
Siamo infatti in presenza di terreno paludoso formatosi dopo la costruzione della diga.
Pedalando nella natura, tra birdwatching e pannelli illustrativi
È la zona più fragile e naturalisticamente interessante della Riserva: cartelli didattici spiegano la formazione della zona umida e illustrano le specie animali e vegetali che vivono nell’ambiente acquitrinoso.
Si superano altri capanni che permettono di osservare le colonie di uccelli che vivono sulle rive del fiume e tra i canneti (aironi, garzette, gallinelle d’acqua, cormorani ma anche nutrie e bisce d’acqua).
Sarà bene avere un buon binocolo, e il gioco di riconoscere le specie osservate seguendo le loro foto sui cartelli esplicativi, potrà essere una fonte di divertimento e istruzione per i bambini.
Alla fine dei sentieri lastricati in legno si giunge all’edificio di una vecchia fornace, ora adibito dalla Riserva a centro di osservazione della fauna.
Da qui si apre il panorama su quasi tutta l’area inondata e sui suoi abitanti.
Terminata la zona tavolata possiamo tornare indietro risalendo una strada sterrata.
Da un piazzale con tavoli da picnic, si torna verso la direzione dalla quale proseguiamo ma più lontano dal fiume, attraverso un boschetto di querce spesso popolato da cinghiali.
In leggera salita si costeggiano un fontanile sulla sinistra e alcuni recinti di pastori sulla destra.
Giungiamo quindi alla sede dell’Ecoturismo Tevere-Farfa (ristorante, alloggio e corsi di educazione ambientale per gruppi di bambini e scolaresche).
Pochi metri dopo, sulla destra la ripida strada asfaltata in discesa torna al punto dove si è iniziato a condurre le bici a mano.
Informazioni utili
Il sito ufficiale della Riserva è ricco di informazioni.
La gita può essere fatta completamente in bicicletta da Roma usufruendo del treno per l’aereoporto di Fiumicino e scendendo a Poggio Mirteto Scalo.
Oltre al piacevole e facile itinerario proposto, ideale per i bambini, è possibile percorrere il tratto tra Torrita Tiberina e Nazzano a bordo di un battello elettrico (Tel. 338.1714070 / 330 753420).
Sono possibili visite didattiche ai vari ambienti fluviali, oppure visitare, a Nazzano, il Museo del Fiume e quello, curiosissimo, della Notte.
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