Dal parcheggio delle Terme ci si inoltra lungo la rotabile militare che risale dolcemente la sinistra orografica della valle del Valasco.
Al primo tornante della strada si ha però la possibilità di prendere la vecchia mulattiera, più breve ma più ripida, in alternativa alla strada stessa.
La parte bassa della valle, stretta e incassata tra le grandi pareti rocciose del Monte Matto a nord e della Punta San Giovanni a sud, offre la possibilità di osservare la scarna copertura boschiva passare gradatamente dal bosco di latifoglie miste al bosco di lanci, via via sempre più rado.
Sul versante opposto, ripidissimo e ombroso, un interessante bosco di abeti bianchi, abeti rossi e cembri è intervallato da canaloni popolati di ontani verdi.
Superati i balzi di roccia che costituiscono un’antica soglia glaciale e che oggi danno origine a una stupenda cascata, incorniciata da larici e rododendri, si giunge ad uno dei più ampi e suggestivi pianori del Parco, il Piano del Valasco.
Il profilo a U della conca deriva dalla sua origine glaciale ed il procedere lento e serpeggiante del torrente in mezzo al piano e la presenza di acquitrini e torbiere ovunque, suggerisce che ci troviamo di fronte a un antico lago colmatosi progressivamente di materiale alluvionale.
In mezzo al piano sorge un curioso edificio: è la ex Casa Reale di Caccia, fatta costruire da Vittorio Emanuele Il ed oggi in completa rovina dopo un recente incendio. Continuando sulla strada sterrata si giunge al Piano Superiore presso un’altra splendida cascata, incassata tra due ripide pareti rocciose.
Qui inizia la salita più ripida dell’escursione sulla mulattiera che con una continua serie di tornanti si alza fino a quota 1.996 metri. Qui si devia a sinistra in direzione sud ovest.
Superato il bivio per il lago Claus a destra e i laghi di Fremamorta a sinistra, in un quarto d’ora, si raggiunge infine il rifugio. Si ritorna per la stessa strada di salita.
Il rifugio Questa della sezione Ligure del CAI (tel.017197338) è aperto da metà giugno a metà set-tembre; e dispone di 45 posti letto. Carta dell’istituto Geografico Centrale a scala 1:50.000 – 8. Alpi Marittime e Liguri. Cartografia a scala 1:50.000 e 1:25.000 realizzata dal Parco.
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