Il Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand si estende sulle Alpi Cozie, in Piemonte.
Il nome del parco fa subito capire quale sia il suo patrimonio: 700 ettari di foresta mista di abete bianco e abete rosso.
Le abetine fornivano già a partire dal ‘700 legname per le grandi opere di ingegneria militare e civile sabaude, dall’Arsenale di Torino alla Basilica di Superga, al Castello della Venaria Reale.
Gran Bosco di Salbertrand, la mappa
Oggi il Gran Bosco è preservato e tutelato proprio perché l’abete rosso è una rarità, in queste quantità, per le Alpi Occidentali.
Questi esemplari, unitamente al Larice e al Pino cembro, sono stati inseriti nel Libro nazionale dei boschi da seme, e destinati a fornire materiale di propagazione utilizzato poi in rimboschimenti su tutto il resto delle Alpi.
Il Gran Bosco di Salbertrand è anche un paradiso per gli escursionisti.
Tutte le strade forestali interne sono chiuse al traffico e percorribili solo a piedi e in bicicletta, oppure d’inverno con gli sci o le ciaspole.
Ph. : Gettyimages / rattodisabina
Ci sono sentieri sono tutti interni al Parco: Sentieri naturalistici autoguidati, 14 Sentieri del Gran Bosco a cura dei guardiaparco.
Altri attraversano il parco, come la Via Alpina, la Grande Traversata delle Alpi e la Via Francigena.
Tutti i sentieri sono ben segnalati e soggetti a continua manutenzione .
L’enorme varietà di ambienti naturali, la ricca fauna e i suoi laghi alpini ne fanno un’ambita meta per gli amanti degli ambienti montani autentici.
Un percorso ad anello con partenza da Monfol, presso Sauze, che consente di entrare nel cuore della foresta e di apprezzare le differenze tra l’abete bianco e l’abete rosso, tra il larice ed il cembro, che paiono competere nella zona più alta dove ancora sembrano risuonare gli echi di antichi fatti d’arme, come la celebre Battaglia dell’Assietta tra Piemontesi e Francesi.
A pochi chilometri, un ricordo dei ghiacci è il Parco Naturale Orsiera Rocciavrè che deve il nome alle due cime più importanti del suo territorio.
Un percorso immerso in un’atmosfera magica, un ambiente unico che rende giustizia a una delle zone montagnose più belle di tutto il panorama alpino italiano.
Da Monfol si cammina su uno sterrato fino a 1745 metri , dove la strada è sbarrata.
Ignorata una deviazione per Salbertrand, si inizia a salire: si trascura una seconda deviazione (a sinistra, per Gr. Randuin) e si raggiunge un colletto (1800 m. ca.).
Non si scollina ma si piega a sinistra.
Presto ci si imbatte in un terzo bivio: si sale seguendo l’indicazione Col Blegier-Assietta.
Passeggiare nel Gran Bosco
Superata la deviazione per Enfer (a destra), a quota 2250 m si svolta a sinistra, seguendo l’indicazione “Strada dei cannoni-Assietta” e trascurando il tracciato per il Col Blegier.
La stradina diviene un sentiero di aghi: giunti a 2280, si esce dal bosco.
Superato un torrentello ed un’impennata del sentiero, si incontra un bivio chiaramente segnalato (cartelli in legno).
Si segue il sentiero GTA che scende a valle per la massima pendenza, trascurando il tracciato che si dirige verso la Testa dell’Assietta.
A circa 2015 m. s’interseca un tratturo che proviene dall’Alpe Le Selle: lo si segue, salendo di una ventina di metri e si raggiunge l’alpeggio, da dove inizia una carrareccia che, con numerosi tornanti, raggiunge l’inizio della borgata Montagne Seu.
Si lascia a destra la frazione e si segue lo sterrato, in leggera e graduale salita: si supera un dislivello di circa 100 metri, toccando 1880 m.
La carrareccia scende, quindi, piuttosto dolcemente, ricongiungendosi all’itinerario percorso all’andata, in prossimità del bivio per il Col Blengier-Assietta e tornando, infine, a Monfol.
Il Parco è facilmente raggiungibile da Torino attraverso le SS 24 e 25 o l’Autostrada A32 (uscite Susa o Oulx) fino a uno dei seguenti accessi: Susa e Chiomonte, Exilles, Salbertrand, Sauze d’Oulx, Assietta.
Per maggiori dettagli si può visitare questa pagina.
Per maggiori informazioni sul Parco del Gran Bosco di Salbertrand si può visitare il sito del Parco delle Alpi Cozie
Si può contattare direttamente il Parco allo 0122854720, cosa che si consiglia di fare nel caso si decida di percorrere un itinerario in tardo autunno, per conoscere la percorribilità dei sentieri.
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