Autumn landscape in Alpe Devero
L’antica Via dell’Arbola deve il nome al passo a 2400 metri ai piedi dell’omonima montagna.
Il passo fu per molti secoli il principale collegamento commerciale tra il Ducato di Milano e il Vallese.
La meta del cammino è Ernen, nell’Alta Valle di Goms.
Ph.: Gettyimages/ FedevPhoto
L’Arbola – il valico più basso e agevole delle Alpi Lepontine – costituì uno dei punti di passaggio più importanti per la storia dei transiti alpini.
L’antichità della sua frequentazione è testimoniata anche dall’eccezionale ritrovamento di un pugnale dell’età del bronzo (1600-1300 a.C.).
L’itinerario coinvolge facili sentieri attraverso le montagne di Baceno, del Binntal e della Valle del Goms.
Gran parte del tracciato si snoda fra antiche mulattiere lastricate, percorse in passato da mandrie in spostamento verso gli alpeggi, soldati e partigiani.
L’itinerario si sviluppa nell’Ossola lungo la sponda orientale del Toce, partendo da Domodossola e passando attraverso i paesi della Valle Antigorio.
Lasciamo alle spalle Domodossola, nel cui Colle di Mattarella sorge la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario.
S’intraprende il percorso che, su strada sterrata e sentiero, costeggia la sponda orientale del fiume Toce.
Ph.: Gettyimages/Nicola Colombo
Superato il paese di Masera, si attraversa l’Isorno all’altezza di Cresta. Proseguendo per Pontetto, si arriva a Roldo, importante frazione di Montecrestese.
Qui sorge, in posizione elevata, un tempietto gallo-romano che costituisce un unicum nel suo genere.
Giunti a Montecrestese, il tragitto prosegue per Pontemaglio – ultima frazione a nord di Crevoladossola – da cui si apre la Valle Antigorio.
Si prosegue sempre su strada sterrata e sentiero, costeggiando la sponda orientale del Toce, per poi spostarsi sul versante occidentale all’altezza di Salecchio.
Qui il tragitto continua su strada asfaltata fino a Crodo.
Si riprende il tracciato salendo in quota fino a Smeglio e Mozzio: da quest’ultima frazione si prosegue su strada secondaria raggiungendo Viceno.
Ripreso dunque il sentiero che scende in direzione Cravegna, si supera Crino, per giungere a Baceno.
Dalla Chiesa Parrocchiale di San Gaudenzio, monumento nazionale, si può compiere una piccola deviazione in direzione est, che porta alla scoperta degli Orridi di Uriezzo.
Ripresa la via principale, ha inizio il primo tratto della storica Via dell’Arbola.
L’itinerario si snoda fra belle mulattiere lastricate verso Graglia, Uresso, Croveo.
Qui il Torrente Devero rivela suggestivi esempi di marmitte dei giganti – Osso, Goglio – sede di un piccolo museo dedicato alla Resistenza – e l’Alpe Devero.
Lungo un bel sentiero – in cui affiorano i resti della mulattiera medievale – passeggiando tra il bosco di larici, si raggiunge Crampiolo e il Lago delle Streghe.
Proseguiamo verso la sponda orientale del Lago di Devero e si raggiunge l’Alpe Forno Superiore, da cui si sale fino alla Bocchetta d’Arbola (Albrunpass).
Si scende dunque in territorio elvetico sul versante vallesano per la Binntalhütte – rifugio in pietra tra grandi massi ai piedi del versante occidentale della Punta d’Arbola.
Ph.: Gettyimages/TopPhotoImages
Si avanza aggirando le torbiere di Oxefeld e Blatt, aree protette per il loro grande valore naturalistico, e si raggiungono gli alpeggi di Freichi.
Proseguendo sempre su sentiero, si scende verso i villaggi Walser di Fald e Binn. Da Binn, capitale mineralogica del Vallese, si raggiunge infine Ernen, nell’alta Valle di Goms.
La pagina di Aree Protette Ossola è ricca di informazioni dettagliate e mappe sulla Via dell’Arbola.
Col progredire dell’autunno è altamente raccomandato verificare le condizioni meteo nel caso si voglia fare l’intero percorso. Si può naturalmente anche optare per una sola delle tappe.
Il sito ufficiale della Riserva di Monte Calvario
Il sito ufficiale del Parco naturale della Valle di Binn
Scarica il GPX della Via dell’Arbola
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