Piemonte, autunno meraviglioso in Valsesia: il Sacro Monte di Varallo
In Valsesia arriva l'autunno con tutti i suoi colori: il Sacro Monte di Varallo, il più antico dei Sacri monti italiani, diventa in questa stagione un luogo magico da scoprire tra storia, natura selvaggia e spiritualità
Lo spettacolo dell’autunno in Valsesia tra natura, storia e spiritualità: il Sacro Monte di Varallo
Il complesso monumentale del Sacro Monte è un’importanteparte della Riserva Naturale Speciale istituita nel 1980 dalla Regione Piemonte.
In autunno, l’armonia tra natura ed edifici regala colori, profumi ed emozioni impagabili.
Il monte sorge a 608 metri di altitudine su un’altura rocciosa che domina la città di Varallo e offre panorami mozzafiato non solo sulla città, ma sull’intera Valsesia.
Per raggiungerlo è possibile intraprendere un suggestivo percorso di venti minuti a piedi in salita che parte dal centro di Varallo, idealmente riflettendo l’ascesa al Calvario di Gesù.
Si tratta del più antico tra i sacri monti italiani, fondato nel 1491 da Bernardino Caimi, un francescano ispirato dal suo viaggio in Palestina.
La sua visione era quella di ricreare a Varallo i luoghi sacri e la Passione di Cristo, offrendo così ai fedeli una “Nuova Gerusalemme” accessibile a coloro che non potevano recarsi in Terra Santa, all’epoca sotto il dominio turco.
Le 800 statue in legno e terracotta policroma a grandezza naturale e oltre 4000 figure a fresco prendono vita in 44 cappelle.
Alcune cappelle sono isolate, altre sono inserite in complesse strutture architettoniche.
Con la maestosa Basilica danno vita a una straordinaria rappresentazione sacra che consente ai pellegrini di rivivere gli eventi del Vangelo con profonda emozione e coinvolgimento.
Trekking al Sacro Monte di Varallo tra storia e natura
L’itinerario si svolge lungo i versanti della parte centrale della Valsesia con percorso movimentato e diversi tratti su strada asfaltata.
Partenza dal Sacro Monte di Varallo, attraversando la città verso meridione, sino alla Madonna di Loreto, da dove ci si indirizza verso la frazione Cilimo.
Attraversando il fondovalle e l’abitato di Roccapietra si devia sul sentiero verso il lago di Sant’Agostino. Costeggiato lo specchio d’acqua si prosegue verso l’abitato di Quarona.
Prima dell’ingresso nel paese si segnala la deviazione (circa 20 minuti di salita) verso la bella chiesa di San Giovanni in Monte.
Tornando sul percorso principale si prosegue attraversando Quarona e giungendo a Vanzone.
Si attraversa quindi il fiume Sesia e si prosegue tra Isolella e Agnona su strade e carrarecce.
Costeggiando il nuovo ospedale si imbocca la sterrata per il Bocchetto da cui si potrà scendere per Guardabosone.
L’itinerario si svolge lungo i versanti della Valsessera con percorso movimentato ma relativamente a bassa quota.
Si parte poi da Guardabosone presso la Chiesa di San Cristoforo in direzione Postua sulla pista per la Cappella di San Rocco.
Raggiunta Postua con il Santuario della Madonna Addolorata (nei pressi si segnala la casa Piantello dimora di San Carlo Borromeo) si prosegue per la frazione Fucine dove si sale su sentiero nel bosco per i resti della Cappella del Ferro.
Si scende sino la strada provinciale per Noveis, superato Venarolo, si giunge al Santuario della Brugarola.
Tornati a Venarolo si prosegue in direzione di Pioglio e Persica. Superato il bivio per la Grotta delle Tessere si sale verso il valico e quindi al Rifugio Moglietti.
Da qui in in piano si giunge al Santuario della Madonna delle Grazie dei Moglietti.
Ripida discesa su pista per Coggiola.
Informazioni utili
La pagina ufficiale della Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo è ricca di informazioni utili
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