Piemonte, Orsiera Rocciavrè con le ciaspole: 2 itinerari panoramici

10 dicembre 2024 - 10:00

Piemonte d’inverno: con le ciaspole nel Parco Orsiera Rocciavrè

Camminare con le ciaspole nel Parco Naturale Orsiera Rocciavrè in inverno è un’esperienza unica.

Nondistante da Torino, il parco d’inverno si trasforma in un paesaggio incantato, con la neve che copre boschi e sentieri, in un’atmosfera di silenzio e pace.

Ogni passo sulle racchette da neve svela angoli nascosti e panorami spettacolari.

 

Ph.: Gettyimages/rattodisabina

 

Anche in inverno, il parco racconta storie di fauna selvatica.

Le tracce nella neve svelano il passaggio di camosci, volpi e lepri, offrendo un contatto speciale con la natura. Ogni dettaglio parla dell’equilibrio di questo ecosistema alpino.

La viste dalle cime, come il Monte Rocciavrè o il Colle del Vento, è spettacolare: il bianco della neve e l’azzurro del cielo creano uno scenario da sogno.

1 – Con le ciaspole agli alpeggi Sellery, tra panorami e natura

Si parte dall’abitato di Coazze raggiungendo la località Forno e proseguendo per la strada che conduce a Pian Neiretto.

Si procede sulla strada fino all’imbocco della pista agrosilvopastorale degli alpeggi Sellery, segnalata da un divieto di accesso.

Parcheggiata l’auto ci si immette sulla pista, toccando, dopo un tratto in discesa, le baite delle Prese Dragone.

Si sale quindi lungo una faggeta passando per la piccola cascata di Loyi Scura, indicata da un cartello in legno, e raggiungendo i confini del Parco naturale Orsiera Rocciavrè, dove gli alberi cedono il passo ai pascoli.

Continuando per la strada si arriva all’alpeggio Sellery inferiore, situato alle pendici del cosiddetto Fortino, rilievo sulla cui sommità sono ancora visibili i resti di un forte a forma di stella risalente al 1600 d.C.

Ph.: Furio Chiaretta

La pista prosegue aggirando il versante nord del fortino e attraversando il rio di Costabruna.

Un ultimo tratto permette di raggiungere l’alpeggio Sellery superiore, meta dell’itinerario.

I più allenati possono proseguire fino al Colle della Roussa (m 2026), valico che mette in comunicazione la Val Sangone con la Val Chisone.

Per il ritorno è possibile scendere direttamente dai pascoli dell’alpeggio superiore lungo il tracciato del sentiero 414, per immettersi poi nuovamente sulla pista poco più a valle dell’alpe inferiore.

 

2 – Val Sangonetto: con le racchette da neve tra baite e montagne

Dal primo tornante dopo la borgata di Tonda, si imbocca il sentiero in piano, a fianco di una bacheca con un pannello sul percorso dei geositi della Val Sangonetto.

Si attraversa poi un piccolo rio e si continua in piano fino ad un secondo rio.

Successivamente il sentiero inizia a salire in un bosco misto di latifoglie, passando vicino alle baite delle Prese ‘d Mamel, raggiungendo infine la borgata Dogheria.

Si tratta dell’ultimo gruppo di case un tempo abitate tutto l’anno, ora completamente abbandonate.

Si toccano poi le baite della Sisi, suddivise in tre gruppi con al centro la fontana della Sisi, nei pressi della quale si trovano due tavoli con panche in legno.

Poco dopo le ultime case, sulla sinistra, vi è un leggio in legno del percorso dei geositi che illustra le caratteristiche dell’anfiteatro morenico del Palè.

Da qui la vista spazia sulla parte medio-alta del vallone del Sangonetto.

Dopo un tratto quasi pianeggiante si raggiunge la radura del Roc dou Jas.

Si tratta di un masso erratico con un curioso spuntone pressoché staccato dal resto del masso e parzialmente ruotato.

Ancora una piccola salita e si arriva sul greto del rio Pairent (attraversamento possibile anche quando è in piena grazie ad un ponte in legno), lo si supera e si prosegue sul sentiero nr.420 e si entra nel Parco naturale Orsiera-Rocciavrè.

Poco dopo si raggiungono gli ampi pascoli di Pian Gorai (m 1422), meta del nostro itinerario, da dove è possibile ammirare le vette della testata del vallone Sangonetto.

Lungo tutto l’itinerario non è difficile osservare le tracce nella neve di caprioli, volpi, cervi e camosci.

 

Informazioni utili

In questa pagina la descrizione dettagliata degli itinerari con foto, a cura di Furio Chiaretta

Anche il punto di partenza del secondo itinerario è raggiungibile dall’abitato di Coazze.

Da Coazze si arriva a Sangonetto, si prende quindi la strada sulla destra, prima del ponte sul Sangone, raggiungendo la borgata Tonda, dove è possibile parcheggiare l’auto.

Il Parco Orsiera Rocciavrè fa parte delle aree protette delle Alpi Cozie.

Il Rifugio Toesca è l’unico che rimane aperto nella stagione invernale.

Il sito ufficiale è ricco di informazioni sull’ambiente, la storia e gli itinerari del parco.

 

 

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