Il Pesio ha inciso profondi canaloni prima di confluire nel Tanaro, creando paesaggi infinitamente diversi tra loro, arricchiti da splendidi panorami che si allargano fino al mare.
Risalendo verso il massiccio del Marguareis il paesaggio cambia lentamente: alle colline del Monregalese prende il sopravvento il più importante sistema carsico alpino del Piemonte.
Un vero paradiso per gli appassionati e gli studiosi di speleologia grazie a chilometri di grotte profonde anche 1000 metri.
Ma anche per i naturalisti affascinati dalle impetuose cascate che si possono ammirare tra i magici boschi di abete bianco, dove il lupo ha fatto recentemente e spontaneamente la sua ricomparsa.
La vicinanza al Mar Ligure del Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro, influisce sul clima e su un’eccezionale varietà botanica dove coesistono specie alpine continentali e mediterranee.
Alla ricchezza di animali selvatici e ad una flora esclusiva, vanno registrate le tante testimonianze storico-culturali: dai borghi montani ai centri religiosi dove si avverte ancora un’intensa spiritualità.
Ph.: Gettyimages/Faabi
Un esempio su tutti è la Certosa di Pesio. Si tratta di un complesso monastico imponente, la cui prima costruzione risale al 1173 con l’insediamento dei monaci certosini.
Dalla Certosa si sviluppa un percorso naturalistico facile, attrezzato con pannelli di divulgazione naturalistica.
Entusiasmante salita al Rifugio Garelli, straordinario balcone sul Marguareis (m 2651), cima di aspetto tipicamente dolomitico nel Parco dell’Alta valle Pesio.
Di grande interesse la vegetazione: ai boschi di secolari abeti bianchi nella parte iniziale del percorso si contrappongono cembri e mughi, chiazze scure tra i sassi bianchi dell’alto vallone.
Dal Pian delle Gorre, si sale verso Sud (sterrato con sbarra) fino alla località Saut (m 1196).
Si lasciano alle spalle alcune deviazioni e seguendo per il Rifugio Garelli.
Terminato lo sterrato, il sentiero s’inerpica con alcuni tornanti fino al Gias Sottano di Sestrera (m 1331) dove, presso una fontana, sono presenti indicazioni: si prende il tracciato che sale verso sinistra (segnaletica per il Garelli).
Dopo una faticosa salita nel bosco si raggiunge il Gias Soprano di Sestrera, da dove appare il rifugio che si raggiunge facilmente.
Ph. : da https://www.facebook.com/rifugio.garelli/
Per tornare si scende lungo il vallone del Marguareis con un percorso alternativo.
Dal rifugio ci si porta all’inizio di un sentiero che scende nel vallone ai piedi del Marguareis.
Si raggiunge il laghetto omonimo dove il sentiero attraversa un ruscello e torna a scendere tra sassi dalle forme bizzarre e vegetazione tipica dei suoli calcarei.
Tenendosi lungo il fondovalle si raggiunge un bosco di latifoglie e, poco dopo, il Gias Sottano di Sestrera, dove si riprende il sentiero già percorso in salita.
Il sito ufficiale del Rifugio Garelli
Il sito ufficiale del Parco del Marguareis
_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Piemonte
Seguici sui nostri canali social! Instagram – Facebook – Telegram