Piemonte, Marittime: salita spettacolare al Rifugio Genova e Lago Chiotas

9 agosto 2023 - 7:00

Massicci imponenti, laghi alpini, paesaggi unici e rifugi tra le rocce: la Valle Gesso, in estate, regala un paradiso incontaminato tutto da esplorare e godere agli amanti del trekking in alta quota.

Trekking al fresco in alta quota in Valle Gesso, paradiso per il trekking d’estate

Nel cuore delle Alpi Marittime la Valle Gesso è incastonata tra le Valli Sturae Vermenagna.

Questa vallata è parte del Parco delle Alpi Marittime, che rappresenta l’area protetta più estesa del Piemonte.

Il simbolo cristallino di questo parco è il maestoso massiccio dell’Argentera, che raggiunge un’altitudine di 3297 metri.

La Valle Gesso offre uno dei paesaggi più selvaggi e autentici dell’intero arco alpino.

Qui, 24 cime superano i 3000 metri e formano una spettacolare cornice per circa settanta laghi alpini e accoglienti rifugi d’alta quota.

Gli escursionisti e gli alpinisti possono trovare in questo ambiente il terreno perfetto per le proprie avventure.

Un’opportunità per assaporare la vera essenza della montagna d’estate.

Un paradiso per gli amanti della natura e delle attività all’aperto, dove la bellezza e l’asprezza dei paesaggi alpini si fondono in un’esperienza indimenticabile.

 

L’itinerario: salita al fresco delle Alpi Marittime al Rifugio Genova

Dall’area attrezzata del Lago delle Rovine (1535 m), ci s’inerpica con decisione lungo il versante nord/nord-ovest della montagna.

Si guadagnano rapidamente quota grazie al sentiero nr 8 che supera alcuni speroni rocciosi e dal quale sono probabili gli avvistamenti di stambecchi.

Dopo alcuni tornanti tra erba e detriti, a due terzi circa della salita ci s’imbatte in un passaggio dove alcune corde aiutano la progressione.

Il punto non è esposto ed il superamento si risolve in un esercizio ginnico

Ad un ultimo tratto, caratterizzato da numerosi stretti tornanti, alcuni scalinati, segue uno spiazzo da dove ci si dirige verso l’invaso artificiale del Chiotàs, visibile a destra.

Presto s’incontra la strada dell’Enel (chiusa al traffico).

La si abbandona subito svoltando a sinistra, fino a raggiungere la sommità della diga ad arco-gravità (1990 m).

Costruita tra il 1969 e il 1982, la diga del Chiotàs è scavata interamente nella roccia.

Serve la centrale Luigi Einaudi, il maggior impianto idroelettrico italiano.

Seguendo il perimetro orientale del lago, si attraversa un vallone selvaggio, caratterizzato da cime dentellate e grandi colate detritiche.

Osserviamo da vicino il lago che riflette nelle sue acque l’imponente Serra dell’Argentera (vette superiori ai 3000 metri), modellata da antichi ghiacciai, e le nevi della testata del vallone della Rovina.

Lasciamo a sinistra il bivio e la bella mulattiera (segnavia nr 10) per il Colle di Fenestrelle (2463 m).

Si continuano a seguire le rive del Chiotàs, per giungere infine al Lago Brocan e al Rifugio Genova (2015 m).

Per il ritorno è possibile seguire una variante: ritornati allo sbarramento del Chiotàs, non si ripercorre il sentiero dell’andata, ma si continua per la mulattiera che prosegue a destra, in costa.

Questa via è sconsigliata in caso di cattivo tempo (rischio caduta massi) e fino a tarda primavera, quando infide lingue di neve compatta ne intersecano il tracciato.

La mulattiera taglia l’intero versante della montagna, perde quindi rapidamente quota e torna al parcheggio del Lago della Rovina.

È facile incontrare in questo tratto dell’itinerario stambecchi femmina con i loro piccoli.

 

Informazioni utili

La pagina ufficiale del Rifugio Genova è ricca di informazioni e suggerimenti, la pagina Facebook del rifugio è costantemente aggiornata

_ Il sito ufficiale del Parco delle Alpi Marittime

 

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