In estate camminare in alta quota regala sollievo dalle temperature torride e dall’afa.
L’alta montagna offre anche la possibilità di godere di panorami unici e di avvicinarsi a vette e massicci leggendari, come quello del Monte Rosa.
La Capanna Regina Margherita è uno dei simboli di questa montagna ed è considerato il rifugio più alto d’Europa.
Si può raggiungere con un itinerario in due giorni in quota godendo delle meraviglie della Valsesia, in Piemonte.
Gli impianti di risalita consentono di ridurre notevolmente i dislivelli di salita, però rimane sempre un’escursione in alta quota e richiede attrezzatura adeguata per la progressione su ghiacciaio: indispensabili ramponi e piccozza.
Da alcune stagioni, i ghiacciai del Monte Rosa sono in continuo movimento e le tracce su ghiaccio possono variare.
Obbligatorio procedere con la massima attenzione, perché attraversare un ghiacciaio non è mai un’impresa banale.
Avvertenza: camminare in alta montagna è un’esperienza meravigliosa ma che richiede prudenza e consapevolezza. Consigliamo a tutti di farsi accompagnare e chiedere informazioni alle Guide Alpine di Alagna (link nelle informazioni utili in fondo all’articolo) per godere appieno e in sicurezza dell’esperienza.
Dalla stazione di arrivo della funivia di Punta Indren (3260 m) si mette piede sull’omonimo ghiacciaio fino a raggiungere la bastionata rocciosa che lo delimita (segnavia n. 5). Arrivati alla base delle rocce il sentiero si biforca.
Si può scegliere di seguire la via delle roccette, attrezzata con corde fisse, o proseguire dritto, fiancheggiando le rocce.
La zona attrezzata non è difficile, ma richiede un minimo di attenzione, soprattutto in presenza di neve e ghiaccio.
Superate le corde si giunge sul ghiacciaio del Garstelet, vedendo sulla sinistra il rifugio Mantova e, su uno sperone roccioso, il sovrastante rifugio Gnifetti che si raggiunge superando un pendio ghiacciato (3647 m, in caso di poca neve sono necessari i ramponi).
Scegliendo l’altro sentiero si attraversa una zona di morene e nevai fino a raggiungere il rifugio Città di Mantova (3498 m) dal quale si risale il facile ghiacciaio di Garstelet piegando gradualmente a sinistra sino a raggiungere lo sperone roccioso sul quale sorge la capanna Gnifetti (3611 m).
Dalla capanna Gnifetti si percorre il ghiacciaio del Lys attraversando il vasto e crepacciato pianoro sottostante la parete SW della Piramide Vincent.
Si attacca il primo pendio restando a destra e, aggirando numerosi crepacci, si prosegue per pendii più dolci fino ad un enorme crepaccio che delimita il pianoro a quota 4000 m ca. sottostante il Balmenhorn.
Ph.: da rifugimonterosa.it/nicola viotti
Da qui si aggira sulla sinistra lo sperone del Balmenhorn e si continua per ampi pendii fino al Colle del Lys (4248 m).
Si attraversa quindi in piano costeggiando i seracchi alla base nord della Punta Parrot e lasciato a destra l’avvallamento che porta al Colle Sesia tra la Parrot e la Punta Gnifetti, si sale gradualmente verso nord in direzione dell’ampia sella del Colle Gnifetti (4454 m).
Prima di raggiungerlo, però, si piega decisamente a destra e si rimonta l’ultimo breve ma ripido pendio che adduce alla cima – la quarta per altezza dell’intero gruppo – dove sorge Capanna Margherita, il rifugio più alto delle Alpi.
Località di partenza: Punta Idren (3260 m)
Località di arrivo: Colle Gnifetti (4454 m)
Difficoltà: EEA
Dislivello: + 400 (1° giorno), + 800 (2° giorno)
Tempo di percorrenza: 2 ore (1° giorno), 5 ore (2° giorno)
Sul sito di Rifugi Monte Rosa è possibile avere info dettagliate su tutti i rifugi dell’area ed anche prenotare un posto
La pagina ufficiale delle Guide Alpine di Alagna
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