Piemonte, ecco 6 tra i migliori rifugi in cui mangiare piatti tipici

Avete deciso di trascorrere un weekend in Piemonte alla ricerca di avventura, outdoor, relax e buona cucina? In questa regione sono molte le strutture ricettive raggiungibili anche in inverno, scopriamone alcuni!

1 dicembre 2024 - 7:32

Un Piemonte da vivere e gustare attraverso i suoi rifugi

Essere degli appassionati di outdoor vuol dire, sopra ogni cosa, vivere la montagna in tutte le sue sfaccettature a partire dalle strutture di accoglienza (rifugi, bivacchi), collocate in punti strategici e panoramici, gestiti da persone sempre accoglienti e volenterosi di far assaporare la loro cucina tipica.

Il Piemonte si presta bene a tutto questo, non solo in virtù delle sue valli e delle sue cime mozzafiato che garantiscono passeggiate e scorci da capogiro, ma anche per via delle numerose strutture dislocate lungo la regione.

Quindi, se siete a caccia di un’avventura fuori porta che preveda avventura, relax e piatti caratteristici, allora siete nel posto giusto.

Di seguito potete trovare alcuni dei migliori rifugi piemontesi sparsi qua e là lungo il territorio, aperti anche durante la stagione invernale ormai alle porte.

1- Il rifugio Città di Cirié

Questo rifugio, collocato nel cuore del Pian della Mussa, in Val d’Ala, è decisamente un’oasi di pace collocata nella splendida cornice naturale delle Alpi Graie, tra i monti Uia di Ciamarella e Uia di Bessanese.

La struttura venne costruita nel 1930 con la funzione di casermetta della Guardia di Frontiera. Nel 1952 l’edificio fu poi acquistato dalla sezione CAI UGET di Cirié per essere utilizzato come rifugio.

Venne inaugurato ufficialmente il 3 luglio del 1954 e intitolato alla Città di Cirié. Fu poi ristrutturato nel corso degli anni: l’ultima messa a punto è avvenuta tra il 2001 e il 2003 quando venne sopraelevato e messo a norma.

Questo rifugio vi offrirà diversi servizi di qualità: ristorazione, bar, pernottamento e tutti i comfort necessari per farvi vivere una sosta in tranquillità nel mezzo della natura.

In questa struttura la polenta piemontese è protagonista indiscussa del menù, presentata in due deliziose varianti: la classica e la concia, immancabilmente accompagnate da una selezione di carni capaci di esaltarne il gusto autentico.

Se siete vegani o vegetariani, però, niente paura: il rifugio Città di Cirié saprà accontentarvi con alternative altrettanto gustose e di qualità.

Il rifugio è sempre raggiungibile in auto, tuttavia, se siete intenzionati ad arrivarci in cammino allora si segnala un bel percorso di 9 Km della durata di circa 3 ore che parte dalla località di Balme (Torino), un itinerario semplice e adatto a tutte le stagioni.

_Se volete saperne di più sul percorso potete consultare la pagina Hikers Piemonte

_Per maggiori dettagli sulla struttura, invece, potete consultare la pagina ufficiale del rifugio Città di Cirié

 

2- Il rifugio I Re Magi

Questo splendido rifugio, va detto, si trova già al di là del confine italiano, in territorio francese, tuttavia vale sicuramente la pena raggiungerlo per una sosta.

Il rifugio I Re Magi si trova in Valle Stretta nel Briançonnais, una splendida valle situata all’interno di un’area protetta che conserva un fascino italo-francese unico nel suo genere.

La Valle Stretta, territorio italiano prima della Seconda guerra mondiale (attualmente francese sotto il Comune di Nevache), è situata tra il famoso Parco des Ecrins e il Piemonte.

Si tratta di un piccolo angolo di sole a 30 Km da Briançon, a 10 Km da Bardonecchia e a 80 Km da Torino.

È la meta ideale per gli alpinisti più esperti, per gli amanti della montagna e per le famiglie, e offre la possibilità di escursioni per tutti i livelli di difficoltà.

La cucina vi farà assaporare delle ottime pietanze piemontesi: antipasti misti, polenta macinata a pietra con salsiccia e formaggi, ma anche deliziosi dolci casalinghi.

La struttura, durante la stagione invernale, è aperta dal 26 dicembre fino a pasqua, tuttavia, se avete intenzione di passare una notte al suo interno allora è bene dire che i posti disponibili sono 35 ed è dunque necessaria una prenotazione.

Ad ogni modo, se vorrete raggiungere il rifugio a piedi, si segnala una passeggiata di 11 Km che parte da Pian del Colle (Bardonecchia) e che conduce fino alla Valle Stretta e quindi al rifugio i Re Magi. La durata complessiva è di circa 3 ore e 15 minuti tra salita e discesa.

_Trovate maggiori dettagli sul percorso su questa pagina di Hikers Piemonte

_Per ulteriori informazioni sul rifugio, invece, potete consultare la pagina ufficiale del rifugio I Re Magi

 

3- Il rifugio Guido Muzio

Questa struttura del CAI italiano della sezione di Chivasso si trova nell’Alta Valle Orco, proprio nel cuore piemontese del Parco del Gran Paradiso.

Il rifugio Guido Muzio è aperto tutti i fine settimana a partire dal prossimo 7 dicembre, anche durante le festività natalizie salvo il 25 dicembre.

Il menù è piuttosto vario: potrete spaziare da semplici antipasti misti fino alle zuppe del giorno, alla polenta, alla concia e ai dolci e vini della casa.

Potrete raggiungerlo in diversi modi. In auto, percorrendo la strada provinciale 460 in direzione del Colle del Nivolet (meglio contattare la struttura in ogni caso per verificare la percorribilità della strada).

In autobus, partendo dalla stazione di Pont Canavese con la linea GTT extraurbana Rivarolo-Pont-Ceresole (nel periodo invernale la linea si ferma a Ceresole Centro).

Oppure a piedi, tramite il sentiero 531 proveniente dal Rifugio G. Jervis e che porta direttamente a pochi passi dal Rifugio Muzio.

Il sentiero 525 A conduce al Lago di Ceresole e, da lì, si può proseguire sulla strada fino alla struttura. Anche chi percorre la GTA o l’Alta Via Canavesana può raggiungere il rifugio tramite la strada da Ceresole Reale o Borgata Mua.

_Trovate tutte le informazioni necessarie sulla pagina ufficiale del rifugio Guido Muzio

4- Il rifugio Soria-Ellena

Il Rifugio Soria-Ellena è una magnifica struttura situata a 1840 metri d’altezza, su un’altura che domina il vasto piano del Praiet, all’interno del vallone del Gesso della Barra.

Questo rifugio è dedicato a due storici alpinisti del secolo scorso, Edoardo Soria e Gianni Ellena, molto attivi sulle montagne della valle Gesso tra la fine degli anni Venti e gli anni Quaranta, nonché “autori” di nuove vie sul Corno Stella.

Venne inaugurato nel 1961 e, nel corso del 2020, è stato oggetto di lavori di ristrutturazione che ne hanno notevolmente migliorato la facciata esterna.

È sicuramente un ottimo punto d’appoggio per numerose ascensioni e trekking in quest’angolo delle Alpi Marittime e, in particolare, per la salita al monte Gelas lungo la via normale italiana.

Se vorrete raggiungere questa struttura a piedi potrete percorrere una passeggiata di un paio d’ore che parte da San Giacomo di Entracque.

Dopo esservi immersi in una fantastica faggeta, la strada vi porterà fino al “piazzale dei cannoni”, in un pianoro, per poi farvi attraversare alcuni tornanti in salita fino al rifugio. La passeggiata si snoda per 7 Km e prevede 630 metri di dislivello positivo.

Il rifugio Soria-Ellena è aperto tutta la stagione estiva in modo continuativo da giugno fino a settembre. Tuttavia, essendo alle porte dell’inverno, è necessario contattare la struttura per un soggiorno fuori programma.

_Per tutte le informazioni del caso potete consultare la pagina ufficiale del rifugio Soria-Ellena

 

5- Il rifugio Locanda del Sorriso

All’interno della magnifica cornice delle Alpi Marittime è collocato il rifugio Locanda del Sorriso, una struttura posta in una posizione panoramica proprio all’ingresso del Vallone del Bousset.

Questa locanda venne costruita nel 1939 come scuola elementare per volontà della regina Elena di Savoia, la quale fu un’assidua frequentatrice della Valle Gesso fino al 1942.

La frazione, tuttavia, si spopolò, e la scuola chiuse. Nel corso del 1985, però, il comune di Entracque, proprietario dell’immobile, ne concesse l’uso al Parco che la destinò all’attività ricettiva.

Nel 2003 la struttura venne rinnovata e ora offre 11 camere per un totale di 38 posti letto, una sala e una saletta ristorante nonché una bellissima terrazza panoramica.

In questo rifugio potrete gustare la cucina della tradizione occitana e provenzale, ma anche menù creati con prodotti locali disponibili nella varie stagioni.

Basti pensare alla “mato”, agli gnocchi di patate con zucca e formaggi locali, alla “doba”, alla zuppa di trote, alla polenta integrale macinata a pietra, e molto altro ancora.

_Per maggiori informazioni sulla struttura potete consultare la pagina dedicata della Locanda del Sorriso

 

6- Il rifugio Fontana Mura

Ci si sposta infine all’interno del Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè, ai piedi del Colle della Roussa, il valico che collega la Val Sangone con la Val Chisone, per raggiungere lo splendido rifugio di Fontana Mura.

La struttura deve il suo nome alla sorgente del fiume Sangone, (in origine “Fontana Moura”) che sgorga nelle vicinanze del rifugio.

È collocato a 1726 metri di quota e si trova in località Alpe Sellery superiore. È raggiungibile soltanto a piedi e in mountain bike dall’inizio della strada-agro-silvo-pastorale, giusto in prossimità della località Pian Neiretto, dopo Forno di Coazze.

Una buona notizia per gli amanti dell’escursionismo: il rifugio Fontana Mura è situato sui tracciati escursionistici GTA,  dunque può essere un’ottima base di partenza per salire sopra i 2000 metri (Colle della Roussa).

Ma anche per scoprire alcuni sentieri affascinanti tra le vette del Parco con i suoi spettacolari laghi: Rouen, Sottano e Soprano.

Le proposte culinarie sono decisamente varie: dalle acciughe al verde alle torte salate con verdura di stagione, passando per ricchi taglieri di salumi della Granda e formaggi del vallone del Sellery.

Per non dimenticare poi la polenta: viene fatta con farina integrale di mais Marano macinata a pietra e mais Pignoletto Rosso locale, servita nei Fujot, e condita con i migliori formaggi locali e accompagnata da spezzatino di culatello di maiale, salsiccia e selvaggina.

Come si accennava inizialmente, la struttura può essere raggiunta in mountain bike oppure a piedi, tramite un sentiero di 6 Km che richiede almeno 2 ore e 30 minuti di cammino durante la stagione invernale.

_Trovate tutte le informazioni necessarie sulla pagina ufficiale del rifugio Fontana Mura

 

Informazioni utili

Potete trovare altre strutture ricettive direttamente sulla pagina Rifugi del Piemonte

_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Piemonte

 

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