Piemonte, l’anello del Monviso: un trekking a tappe sul gigante delle Cozie

31 maggio 2023 - 5:53

Il Monviso, immenso titano di roccia e ghiacciai, può essere sfidato partendo da tre valli diverse: quella del Po, la Varaita e la Guil. Un itinerario al cospetto del gigante di pietra sempre sopra i 2.000 metri

Gli accessi al Gigante delle Alpi Cozie dalla Valle del Po sono quasi obbligati: si passa per il Pian del Re e Oncino, ed ogni cammino, duro ma affascinante, porta inesorabilmentead un rifugio, meta suggestiva di fine giornata per un meritato riposo.

Il Pian del Re (2020 m), conca di origine glaciale, è un luogo magico, e non solo perché vi nascono le sorgenti del Po, ma anche perché la natura si mostra in tutta la sua bellezza grazie a una florofauna unica. Acque freddissime, ruscelli che si uniscono l’un l’altro, formano l’anima del fiume padano.

Oncino, oltre a Pian del Re, è l’altro varco verso il Monviso situato nella Valle del Po.

Piccolo paesino del cuneese con poco più di cento abitanti, vive di un ambiente speciale su cui sembra vegliare la Santa Patrona, Santa Maria Assunta.

Oncino possiede caratteristiche uniche, ad incominciare dalle attenzioni riservate all’area di minoranza occitana.

Le bellezze naturalistiche custodite dal borgo, che rientra nel tratto cuneese del Parco Fluviale del Po, ne fanno un luogo meritevole di un turismo attento.

Oncino, inoltre, è raggiungibile anche percorrendo l’Alta Via del Tournour, e da qui sino al Saret di Oncino, e poi ancora più su sino a Crissolo che, come del resto Pian del Re e Oncino, è ormai da anni meta di un turismo e di una villeggiatura dagli alti profili.

L’Anello del Monviso nella Valle del Po

_ Prima tappa: dal Rifugio Alpetto o Quintino Sella al Rifugio Giacoletti, attraverso il Colle del Viso e il Lago Chiaretto

  • Località di partenza Rifugio Alpetto-Quintino Sella (2268 m)
  • Località di arrivo Rifugio Giacoletti (2741 m)
  • Dislivello + 900 metri (+ 500 m in salita dal Sella), – 400 metri
  • Difficoltà E
  • Tempo di percorrenza 3,30 – 4 ore dall’Alpetto (2/2,30 ore dal Sella)
  • Punti di appoggio Rifugio Alpetto (2268 m) Rifugio Quintino Sella (2640 m) / Rifugio Giacoletti (2741 m) al Colle Losas

Bella traversata ai piedi del Monviso e dei suoi satelliti settentrionali, fra laghi, morene e residui di neve, in ambiente aspro ma aperto a oriente verso la pianura piemontese e con una superba vista sulla parete nord del Monviso.

Dal rifugio Alpetto (2268 m) si segue a ritroso l’itinerario del giorno precedente fino al Lago Grande di Viso e in breve al Quintino Sella (2640 m) storico rifugio dedicato al fondatore del CAI. Si segue la mulattiera che, in lieve salita, conduce all’ampia depressione del Colle del Viso (2650 m) tra il Monviso e il Viso Mozzo.

Descrizione: si procede fra grossi massi, costeggiando il Viso Mozzo, poi si scende con varie svolte sulle pendici nord occidentali della Rocca Trunè.

Il sentiero taglia alla base la morena settentrionale del Monviso, poi scende con alcuni tornanti al Lago Chiaretto (2261 m), dal caratteristico colore azzurro lattiginoso.

Tagliando a mezza costa i pendii che sovrastano il lago, si arriva ad un bivio a quota 2310 m circa. Si lascia a destra la mulattiera che scende al Pian del Re, e si prende a sinistra il sentiero che sale alla Colletta dei Laghi (2389 m).

Dopo una breve discesa, il sentiero sale diagonalmente, lasciando in basso a destra il Lago Lausetto, fino a incontrare (quota 2560 m circa) la diramazione per la Punta Roma e il Passo del Colonnello.

Proseguendo a destra sul sentiero principale si risalgono le ripide pendici delle Rocce Alte, poi si percorre l’ampia conca fino al Colle Losas tra le Rocce Alte e Punta Udine, dove sorge il Rifugio Giacoletti (2741 m). Spettacolare la visione del tramonto sulla parete settentrionale del Monviso.

 

_ Seconda tappa: dal Rifugio Giacoletti al Rifugio Viso, attraverso il Sentiero del Postino e il Buco di Viso

  • Località di partenza Rifugio Giacoletti (2741 m)
  • Località di arrivo Rifugio Viso (2460 m)
  • Dislivello + 450 metri – 750 metri
  • Difficoltà E Tempo di percorrenza 3,30/4 ore
  • Punti di appoggio Rifugio Giacoletti – Rifugio Viso (2460 m)

L’itinerario percorre lo storico Sentiero del Postino, nato per collegare le vecchie caserme militari delle Traversette e del Losas.

Suggestivo il passaggio dal Buco di Viso primo traforo delle Alpi datato 1478 (è indispensabile la pila per affrontare i 75 metri della galleria).

Camminatori con un minimo di esperienza alpinistica potranno affrontare anche la variante del Colle del Coulour del Porco, attrezzato con corde fisse, che permette di raggiungere direttamente il versante francese dal rifugio Giacoletti in 2,30 ore (il gestore fornirà ogni informazione).

Descrizione: dal rifugio Giacoletti (2741 m) si scende verso nord seguendo il sentiero lungo un canalone di detriti e nevai, fino al bivio, a quota 2500 m circa, dove a sinistra, abbandonato il sentiero che scende verso Pian del Re, s’imbocca il Sentiero del Postino.

Si percorre l’aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente il versante Est della Punta Venezia e oltrepassata la pietraia del Colour Bianco, si raggiunge (quota 2550 m circa) il sentiero che da Pian del Re sale al Colle delle Traversette, dove termina il Sentiero del Postino. Da qui si segue a sinistra la mulattiera che sale verso il Colle delle Traversette.

Dopo aver raggiunto la conca del Pian Mait (2700 m), si affronta una salita a zig-zag e si passa nei pressi della Fonte Ordi (2787 m) e della Caserma delle Traversette: poco dopo si lascia a destra la traccia per il Passo Luisas e si continua sul ripido sentiero, raggiungendo un altro bivio.

Qui si può abbandonare il sentiero che sale al sovrastante Colle delle Traversette (2950 m), per andare a destra, raggiungendo in breve l’ingresso del Buco di Viso (2882 m).

L’accesso non presenta problemi dal versante italiano, ma giunti dall’altra parte spesso si dovrà salire tra la neve e la parete (se il passaggio è ancora ingombro, bisogna tornare indietro e salire al Colle delle Traversette).

Percorso il traforo e raggiunto il versante francese, si effettua una lunga traversata a mezza costa sotto una parete rocciosa, poi si piega a sinistra, scendendo a svolte verso una conca di pascoli.

Sotto i ruderi delle Bergerie du Gran Vallon, si incontra il sentiero che proviene dal Col Selliere, e subito dopo (2465 m) il largo sentiero che collega il Belvédère du Viso al Rif. Viso: seguendolo verso sinistra con piacevole percorso pianeggiante si arriva al rifugio (2460 m).

 

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