Breathtaking view of lake Maggiore and lake Orta and on top of Monte Faje, Piedmont, Italy.
Il Parco della Val Grande, in primavera, offre lo spettacolo imperdibile della fioritura e l’irruenza dei torrenti: la vita rifiorisce nell’area Wilderness più grande d’Italia.
Un ambiente da vivere, tutelare e rispettare, come patrimonio unico e rarissimo nell’Europa intera.
Si tratta di un vero paradiso per escursionisti, che però offre non solo itinerari per i più avventurosi, ma anche trekking alla portata di tutti, come nel caso dei Sentieri Natura e della salita al Monte Faiè.
Per consentire a tutti di godere delle bellezze del Parco Nazionale sono stati istituiti i “Sentieri Natura”, itinerari tematici, ove sono state apposte bacheche didattiche che illustrano le caratteristiche storiche e naturali, diverse per ogni sentiero.
Questi sono considerati itinerari sicuri, adatti a tutti e ben segnalati.
Materiale informativo è disponibile presso i centri visita.
In particolare si segnalano i percorsi “Storie di Pietra” e “Il Respiro della Storia”.
Ph.: da rifugiofantoli.it
Il primo diparte da Beura Cardezza (257 m), per giungere dopo 1,15 ore a Bissoggio (557 m), raccontando il legame tra la gente della Val Grande e la pietra, tramite bacheche e tabelloni didattici.
Basta guardarsi intorno, infatti, per notare come case, tetti, muretti e la pavimentazione dei sentieri siano stati realizzati in pietra.
Il secondo, invece è un anello che parte dal centro di Vogogna (226 m), borgo medioevale, ancora ottimamente conservato.
Grazie a 12 bacheche, si cammina per 1,30 ore leggendo la storia del borgo, originario del XIV, e ancora ottimamente conservato, a differenza di molti altri luoghi ossolani.
Un sentiero che consente un approccio alla Val Grande diverso, più etnografico e meno naturalistico, ma comunque necessario per comprendere la storia di questi luoghi.
Si tratta di uno degli itinerari più facili del parco, breve e con un panorama straordinario sul Lago di Mergozzo, sul Lago Maggiore, sul Lago d’Orta, sul Monte Rosa e sulle vicine vette del Parco della Val Grande.
La vista dalla cima del monte è una delle migliori dell’intera zona.
Si inizia in un bel bosco di castagno, per passare successivamente in una zona cosparsa da betulle.
Si affronta l’ultima ripida salita in un bellissimo bosco di faggio che rende l’escursione interessante anche in periodo autunnale.
Dall’Alpe Ompio, alla fine della strada asfaltata, si cammina in piano, ignorando una deviazione sulla sinistra che porta a delle case in pietra, per proseguire lungo una mulattiera lastricata, costeggiata da rigogliosa vegetazione, soprattutto castagni.
In una decina di minuti si raggiunge il Rifugio Fantoli, in una bella radura pianeggiante.
Ph.: Gettyimages/Maleo Photography
Si prosegue attraversando un torrentello e salendo nel bosco, prevalentemente di betulle, sino ad una selletta che immette nella Val Grande.
Ignorando il sentiero che scende, si prosegue sulla sinistra, in ripida salita, tra splendidi esemplari di faggi dalle radici particolarmente corrugate e con forme di rara bellezza.
Superata la ripida rampa, tra gradoni e tornanti (attenzione con terreno scivoloso) si giunge in vetta, con un panorama mozzafiato sul Monte Rosa, sulle montagne ossolane e sul trittico dei laghi Maggiore, Orta e Mergozzo.
Il punto di partenza dell’itinerario per il Monte Faiè è raggiungibile con la A26 in direzione Gravellona Toce, poi statale del Sempione sino a Verbania, ove si seguono le indicazioni per Mergozzo e Santino, da dove si devia per Ompio, proseguendo sino alla fine della strada.
La pagina ufficiale dedicata ai Sentieri Natura
Sul sito del Parco è possibile acquistare la Carta Escursionistica della Val Grande
Il sito ufficiale del Rifugio Fantoli
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