Traversata della Valsesia, Tappa 3: dall’Albergo Fontana all’Albergo Alpenrose

20 novembre 2018 - 19:56

Si riprende il cammino della terza tappa raggiungendo dapprima la frazione Chiesa.

Al bivio dove si stacca la carrozzabile per Pianello e S.Antonio, si prende la comoda mulattiera che sempre in discesa conduce al torrente Land Wasser.

Superato il torrente  passando sul ponte in ferro e attraverso magnifici boschi di faggi e abeti si raggiunge Roncaccio Inferiore e Superiore, pervenendo infine allo stupendo alpeggio della Res di Fobello, punto panoramico posto a confine tra le vallate di Rimella e Fobello.

In un ambiente d’altri tempi, attraverso il sentiero che si snoda tra prati con greggi al pascolo intervallati di boschi cedui e nuclei di case che sembrano presepi, si raggiunge località La Gaza (1175 m).

Da qui diparte il sentiero nr 517 (percorso GTA), che attraversa la fiabesca Valle di Baranca con l’omonima alpe, il lago e l’antico valico che conduce a Bannio in Val Anzasca, un agglomerato di baite adagiate tra colorati prati e i resti della villa Lancia (fondatore della nota marca automobilistica).

Lasciato questo luogo da sogno, si prosegue lungo l’evidente sentiero nr 517, come sospesi tra realtà e fantasia, sino al Colle d’Egua. I pensieri corrono a De Saussure, che transitò per il colle il 5 agosto del 1789, esaltando la spettacolare visione del Monte Rosa.

Nel versante opposto, attraverso il vallone d’Egua, il sentiero nr 122 scende nell’incantevole villaggio Walser di Carcoforo, dal Titzschu, Chalchoufu (spiazzi in cui veniva lavorata la calce).

Nell’attraversarlo, per giungere all’albergo Alpenrose (posto tappa GTA), si ammirano l’Arco della Buona Accoglienza, una porta dell’abitato eretta nel 1743; le torbe, abitazioni costruite con la tecnica block-bau; a Toch Minoch, il museo del Parco Naturale Alta Valsesia; la meridiana dell’antica osteria del Monte Moro; un affresco del 1745 in una facciata dell’antica casa Molino che si affaccia sulla piazza delle Mule e soprastante l’ingresso del cortile della casa parrocchiale, un affresco con scena bucolica risalente alla metà del ’700.

 

_ Leggi l’articolo dedicato alla Grande Traversata della Valsesia:

 

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