Alla scoperta della bellissima Valle Orco: 4 itinerari al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta

La Valle Orco è una delle valli più suggestive del territorio piemontese. Si trova proprio al confine con la Valle d'Aosta e offre panorami a dir poco stupefacenti visto che parte del suo territorio rientra nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Insomma, si tratta di un vero paradiso per gli amanti dell'outdoor!

20 settembre 2024 - 11:46

La Valle Orco: una meraviglia incastonata nelle Alpi Graie

La Valle Orco, denominata anche “Valle di Locana” o “Valle di Ceresole”, è una piccola porzione di territorio situata nelle Alpi Graie, non lontano da Torino.

Questa splendida valle inizia a Pont Canavese e arriva sino al Colle del Nivolet, dove il Piemonte confina con la Valle d’Aosta.

Si trova nell’area protetta più antica d’Italia, infatti parte di essa si trova all’interno dei confini del Parco del Gran Paradiso.

La Valle Orco è il “paradiso” per chi ama l’outdoor: dalle passeggiate al trekking, dall’alpinismo all’arrampicata, tra strade asfaltate e sterrate anche bikers, walkers e runners troveranno il loro itinerario ideale.

Di seguito potete trovare alcuni dei percorsi più belli e suggestivi in questa valle piemontese.

 

1 – La cascata di Noasca: uno spettacolo d’acqua da scoprire

Questa prima alternativa di viaggio vi guiderà alla scoperta di uno spettacolare salto d’acqua alto ben 30 metri.

Si tratta della cascata di Noasca, una delle più famose della Valle Orco e del Piemonte, collocata all’interno del suggestivo Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Il percorso parte proprio dalla località di Noasca: potrete lasciare l’auto all’interno della piazzetta del centro del paese.

Troverete già i primi cartelli che vi indicheranno il sentiero da percorrere, ovvero il 548 b. Raggiungerete quindi la chiesa di Noasca e passerete dal retro.

Inizierete così a salire lungo un ripido sentiero nel bosco e, in circa dieci minuti, vi troverete di fronte a una caverna e a una cascata meravigliosa dal rumore quasi assordante.

Sullo sfondo, il paese di Noasca che vi sembrerà davvero minuscolo. Per il ritorno, è possibile percorrere un sentiero ad anello. Si tratta di un percorso che scende nei boschi e che, in breve tempo, vi condurrà fino alla strada principale.

Se guarderete in alto potrete ammirare nuovamente la Cascata di Noasca, stavolta nella sua interezza. Oltrepasserete quindi un ponte e vi ritroverete di nuovo al parcheggio.

Si tratta di una passeggiata assolutamente semplice lunga poco più di 1 Km, percorribile in dieci minuti di camminata: l’ideale se si è in famiglia e si è in cerca di un po’ di relax.

Il giro ad anello, tuttavia, richiede un’ulteriore mezz’ora di camminata.

_ Potete trovare maggiori dettagli in questa pagina.

 

 

2- I laghi di Bellagarda: specchi d’acqua nel cuore delle alpi 

Il sentiero per i Laghi di Bellagarda è uno dei più suggestivi della zona di Ceresole Reale.

Ceresole si trova in provincia di Torino, sempre all’interno della Valle dell’Orco, e fa parte del Parco Naturale del Gran Paradiso.

Per la precisione, la partenza di questo percorso si trova presso la baita Lilla, in località Ghiarai (Ceresole Reale).

Il tempo per l’ascesa è di circa 2 ore e mezza, mentre per la discesa occorre approssimativamente un’ora e mezza, ma tutto dipenderà dal vostro grado di preparazione e dalle soste previste.

Lascerete la macchina nel parcheggio collocato poco dopo la galleria che porta all’entrata di Ceresole.

Dopo circa 1 Km  dalla galleria, sulla sinistra ci sarà una strada in discesa da cui dipartono diversi sentieri.

L’itinerario inizia su una strada sterrata per poi inoltrarsi in un bosco, con pendenza abbastanza faticosa. Il sentiero è semplice e ben segnalato fino ai laghi, poi prosegue verso Bocchetta Fioria.

Una volta superato il sentiero nel bosco procederete per raggiungere l’Alpe Ciarbonera, uno spiazzo con una vista spettacolare dove ci si può fermare per una sosta.

Proseguirete quindi lungo il sentiero per i laghi di Bellagarda, tenendo presente che una volta incontrato il bivio bisognerà proseguire in salita (dunque girando verso sinistra).

I primi tre laghi si trovano lungo il sentiero e sono ben visibili, mentre gli ultimi due sono collocati fuori dal percorso e sono raggiungibili solo se provvisti di carta dei sentieri o di mappa con GPS.

In questa pagina potete trovare una comoda traccia GPX del percorso.

 

3 – Il percorso verso il Colle Rosset: una balconata vista monte Bianco

L’itinerario in questione vi guiderà alla scoperta del suggestivo Colle Rosset partendo dal rifugio Savoia-Nivolet.

Il Colle del Nivolet è un valico alpino situato a quota 2612 metri tra la Valle Orco e la Valsavarenche sita in Valle d’Aosta, e si trova nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Da questo colle panoramico è possibile raggiungere il lago Rosset, con il suo caratteristico isolotto a forma di cappello, denominato appunto “cappello di prete”.

Arrivati al Colle Rosset, poi, vedrete aprirsi di fronte a voi un paesaggio al confine tra due versanti. Da un lato la Valle Orco e, dall’altro, la Valle di Rhêmes in Valle d’Aosta.

Si tratta di una balconata a 360 gradi che spazia dalle cime del Gran Paradiso al gruppo del Monte Bianco: un vero spettacolo naturale per gli occhi.

Arrivati a Ceresole Reale proseguire sulla strada provinciale SP50 che, tra dighe e tornanti spettacolari, si inerpica fino al colle del Nivolet e quindi al rifugio Savoia.

La SP50 viene chiusa solitamente dal 15 ottobre al 15 maggio, tuttavia sia l’apertura che la chiusura possono variare in base alle condizioni di innevamento annuale.

Dal parcheggio dovrete andare verso il rifugio Savoia e intraprendere il sentiero che sale alla sua destra. Arriverete nei pressi di alcune baite in pietra raggiungendo, in breve tempo, l’Alpe Riva.

Al bivio delle baite vi dovrete dirigere a sinistra per seguire il sentiero 3C.  Passerete in mezzo ai due laghi, il Rosset e il Leytà.

Un leggero pendio, poi, vi condurrà in un suggestivo vallone dove, con il giusto silenzio e un buon spirito di osservazione, potrete vedere il re incontrastato del Parco del Gran Paradiso: lo stambecco. 

Passeggerete quindi in mezzo ai due laghetti di Chanavey prima della salita finale che vi condurrà sino al Colle Rosset.

Come si accennava prima, vi troverete proprio sullo spartiacque tra due valli, Orco e Rhêmes-Notre-Dame, ma anche tra due regioni: la Val d’Aosta e il Piemonte. Il ritorno avviene sullo stesso sentiero dell’andata.

Trovate maggiori dettagli su questa pagina.

 

4 – Il lago Pratofiorito

A due passi dal piccolo comune di Locana esiste un bellissimo specchio d’acqua: il lago di Pratofiorito.

Per arrivarci si segue uno dei sentieri più famosi e frequentato di tutta la Valle Orco. Potrete raggiungere la partenza del sentiero per il lago impostando sul navigatore “Locana”.

Dopodiché, dovrete proseguire fino a raggiungere la piccola frazione di Porcili e, all’altezza di una sbarra di ferro posta lungo il lato di un tornante, potrete lasciare la vostra auto.

Proprio in quel punto troverete un cartello indicante il rifugio Santa Pulenta che dovrete raggiungere.

Dopo un’ora circa di camminata giungerete al rifugio nella località di Cambrelle: là ci saranno anche le indicazioni per proseguire sul sentiero per il lago di Pratofiorito, ovvero il percorso 517.

Superata Cambrelle, la salita si farà continua e abbastanza faticosa fino all’ultimo tratto prima di raggiungere il lago.

Arrivati al cartello che vi indicherà il lago di Pratofiorito dovrete uscire dalla sterrata e percorrere il sentierino in salita sulla destra del cartello.

Bisognerà prestare attenzione sia ai segnavia che agli omini di pietre. In poco più di cinque minuti approderete al lago Pratofiorito, una vera meraviglia da ammirare.

In questa pagina potete trovare qualche informazione in più sul percorso.

 

 

_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Piemonte

 

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