Piemonte, Valle Stura: ciaspolata panoramica al lago di Roburent

La Valle Stura di Demonte è un angolo affascinante del territorio piemontese. Ecco una passeggiata da fare con le ciaspole fino al panoramico lago superiore di Roburent

4 gennaio 2025 - 16:32

Valle Stura, un paradiso escursionistico sul confine francese

La Stura è una delle splendide valli del territorio piemontese, collocata nell’ampio bacino idrografico del fiume Stura di Demonte.

All’interno della valle ci sono due cime che superano i 3000 metri: Corborant e Tenibres, assieme a una settantina di laghi alpini.

C’è poi anche il santuario di Sant’Anna, il più alto d’Europa (2010 metri), circondato da stupendi specchi d’acqua che si possono ammirare percorrendo il giro dei laghi.

Ph.: da cuneotrekking.com

Questa piccola fetta di territorio piemontese è un vero e proprio paradiso escursionistico, uno dei percorsi più suggestivi da intraprendere è quello che conduce al meraviglioso colle di Roburent, situato sul confine italo-francese.

Un balcone panoramico affacciato sul lago superiore di Roburent, adagiato in una conca sospesa ai piedi dell’immenso ammasso roccioso del monte Oronaye.

 

L’itinerario: da Larche al lago superiore di Roburent

Per arrivare alla partenza del percorso bisogna dirigersi in territorio francese, verso l’ex comune di Larche. Si tratta di un ex comune in quanto è stato accorpato a Meyronnese per formare il nuovo comune di Val-d’Oronaye.

Si percorre tutta la Valle Stura di Demonte superando numerosi paesi fino al colle della Maddalena.

Bisogna quindi procedere in territorio francese per ulteriori 500 metri lasciando l’auto in un piccolo spiazzo sul lato destro della strada.

Potrebbe capitare di non trovare posti disponibili: in quel caso si deve allungare la strada e imboccare la prima sterrata a destra lasciando la macchina nel parcheggio situato pochi metri più sopra, a le Pontet.

Si imbocca la traccia che si inoltra nel Vallon de l’Oronaye e, seguendo per una buona parte il sentiero estivo, si procede a mezzacosta sui declivi meridionali del Bec du Lièvre, superando una piccola croce in legno e passando vicino a una piccola baita.

Al fondo del vallone compaiono le punte dentellate del massiccio dell’Oronaye, ma anche la sagoma del monte omonimo: Tête de Moïse.

Superata una spalla si deve scendere in una conca e, giunti a un bivio (palina), si deve piegare a destra su un costone alle pendici della Crête des Blaves.

Risalendolo per un buon tratto si raggiunge il lac de Oronaye, generalmente coperto di neve, situato ai piedi del monte della Signora.

Voltandosi alle spalle si può ammirare un paesaggio spettacolare costituito dal Bec du Lièvre e dalla Meyna.

Ph.: da cuneotrekking.com

Lasciata la conca del lago sulla destra si continua il percorso seguendo un traverso diagonale verso sinistra. Lì c’è una deviazione verso sinistra per il colle Feuillas, tuttavia va trascurata.

Dopo aver attraversato un tratto pianeggiante si raggiunge anche il colle di Roburent, posto sul confine italo-francese.

A catalizzare l’attenzione, però, è il sottostante lago superiore di Roburent dalla caratteristica forma a ferro di cavallo, adagiato circa 70 metri più in basso.

Sul fondo è contornato da guglie rocciose imponenti che lo rendono particolarmente scenografico: non a caso è considerato uno dei laghi più belli delle Alpi Cuneesi.

Il rientro si intraprende percorrendo a ritroso il sentiero dell’andata.

Si tratta di un itinerario di media difficoltà che si snoda per circa 11,2 Km e che presenta un dislivello di circa 570 metri.

È importante segnalare che in queste zone di confine i toponimi, spesso, sono molto diversi per italiani e francesi.

Ogni nazione conserva i propri: il colle della Maddalena per i francesi è il col de Larche, il monte Oronaye è la Tête de Moïse. Sono differenze che è importante conoscere per non confondersi leggendo sia le carte che le paline.

 

Informazioni utili

_ Una mappa dettagliata del percorso

 

 

 

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