La Valle del Biois è una delle magnifiche valli venete che si estende per circa 20 Km dal Passo San Pellegrino fino a Cencenighe Agordino.
Si sviluppa seguendo il corso dell’omonimo torrente, tra le Pale di San Martino, la Marmolada e il Monte Civetta, ai piedi del Gruppo del Focobon e della Catena dell’Auta.
Questa vallata è quindi posta al centro delle più belle montagne del mondo, celebrate dall’Unesco per le loro unicità geologiche e per il rapporto che l’uomo ha costruito con il territorio alpino, adattandosi all’ambiente e abitandolo con le sue coltivazioni e architetture.
Le Dolomiti Bellunesi che circondano Falcade, poi, in primis le Cime d’Auta e le Cime del Focobon, sono un vero paradiso per chi ama camminare tra i monti e respirare aria fresca in alta quota.
Ph.: da www.falcadedolomiti.it
I percorsi sono davvero numerosi, e quasi tutti non solo offrono panorami davvero suggestivi ma anche un’esperienza autentica rispetto a questa porzione di territorio.
Potrete passare per i villaggi d’alta quota attraverso antichi sentieri di contadini locali, mulattiere e strade silvo-pastorali per vivere a pieno l’atmosfera autentica di questo luogo che sembra sopravvivere al tempo e al progresso.
Ecco di seguito alcune proposte di itinerario nella Val del Biois che, in ogni caso, possono essere visti anche come dei buoni punti di partenza per percorsi anche più impegnativi come quello delle Dolomiti Genuine.
Questo lungo percorso vi guiderà alla scoperta dei boschi secolari della Valle del Biois, ma anche dei prati d’alta quota dei monti che la circondano, i veri protagonisti dell’Alta Via dei Pastori.
Si tratta di un itinerario escursionistico suddiviso in 6 tappe che vi farà camminare su sentieri dolci e mai troppo impegnativi.
Nacque nel 1982 su iniziativa di Bepi Pellegrinon, e si costituisce come un percorso circolare dai panorami mozzafiato, che unisce le realtà pascolive alle malghe della Val del Biois, e si sviluppa lungo gli antichi sentieri dei pastori.
Lungo il tragitto, infatti, incapperete in malghe e ricoveri che testimoniano l’attività pastorizia che, da secoli, contraddistingue quest’area della regione.
Recentemente è stata rivalutata e ampliata dal comune di San Tomaso Agordino che, con un grande lavoro di tabellazione, ne ha tracciato i percorsi estendendoli al proprio territorio.
Questo itinerario non presenta particolari difficoltà, e consente a coloro che intendono percorrerlo d’immergersi in boschi secolari dove gli incontri con la fauna locale sono piuttosto frequenti.ù
Lungo il cammino sono molti gli scorci su alcune delle vette più famose delle Dolomiti che, da sempre, attirano alpinisti da ogni dove.
Basti pensare alla Marmolada, al monte Civetta, all’Agner oppure al Focobon.
Prima di intraprendere il tour, in ogni caso, è vivamente consigliato verificare con una guida la fattibilità del percorso e lo stato dei sentieri.
Potete trovare tutti i dettagli sulle varie tappe in questa pagina.
Questo trekking si sviluppa nella meravigliosa area delle Pale di San Martino (in provincia di Belluno) e vi guiderà verso lo splendido rifugio Volpi al Mulaz.
Per arrivare a destinazione esistono ben tre punti di partenza: da Falcade, dal Passo Valles e dalla Val Venegia.
Si tratterà di una passeggiata panoramica, che dal verde fondo della Val Venegia si inerpica lungo coste erbose, roccette e sfasciumi, verso il Passo.
Ad ogni modo, come si diceva poc’anzi, per raggiungere il rifugio esistono diversi percorsi, tuttavia, quello che sale dal Passo Valles è quasi sicuramente il più bello e panoramico.
Ph.: da focusontrips.com
L’escursione nella sua totalità non è però da sottovalutare. Dovrete affrontare diversi saliscendi causati da diverse forcelle lungo il tragitto, dunque tra andata e ritorno l’intero percorso conta 13 Km e circa 1000 metri di dislivello.
Inoltre, sono presenti diversi tratti esposti che richiedono assolutamente un passo sicuro: ecco perché questo itinerario è raccomandato a trekker non proprio alle prime armi.
In ogni caso, durante il percorso avrete la fortuna di ammirare tutta la Val Venegia dall’alto, il paese di Falcade e l’intera Valle del Bois assieme alla parete sud della Marmolada.
“Circumnavigando” il Mulaz, poi, potrete godere di una vista pazzesca sul Focobon e le sue caratteristiche cime.
Per quanto riguarda il rifugio in sé, è bene sapere che fu costruito su iniziativa del CAI di Venezia nel lontano 1907.
Successivamente, grazie all’aiuto della famiglia Volpi, il Mulaz venne restaurato tra il 1959 e il 1960 e dedicato a Giuseppe Volpi, finanziere, industriale e uomo politico di Venezia.
Fu il fondatore della SADE nonché l’ideatore e il realizzatore del polo industriale di Porto Marghera.
_ Scopri tutti i dettagli di questo percorso sul sito ufficiale
_ Visita il sito ufficiale del Rifugio Volpi
Il “Lach dei Negher”, toponimo utilizzato in Val Biois, definito anche “Lech dei Giai”, è uno stupendo lago alpino delle Dolomiti nonché Patrimonio Naturale dell’Unesco.
Certamente uno dei più famosi di tutto il territorio dell’Agordino.
Questo lago è collocato all’interno del Gruppo della Marmolada, in un’area a protezione speciale appartenente alla Rete Natura 2000.
Meravigliosamente incastonato tra la Crepa Rossa, il Mont Alt d’Auta e la Cima d’Auta Orientale, il Lach dei Negher si trova in un contesto dolomitico a dir poco spettacolare.
Vi attenderà una vista a 360 gradi su alcune delle cime più famose delle Dolomiti: il Civetta, l’Antelao, la Marmolada, le Pale di San Martino e le Dolomiti Agordine.
Ph.: da www.campingedenfalcade.com
Il lago è una meta escursionistica raggiungibile tanto dalla Val Biois quanto dalla Val Pettorina, con una bella escursione che, anche se non impegnativa a livello tecnico, richiede quantomeno una minima esperienza pregressa.
Basti considerare solo i circa 1000 metri di dislivello e le cinque ore di percorrenza totali.
Sul versante della Val Biois, i sentieri più diretti per raggiungere il Lach dei Negher Lech dei Giai sono il sentiero CAI 687, oppure l’Alta Via dei Pastori.
Sul Versante della Val Pettorina, invece, si raggiunge il laghetto dalla frazione di Sottoguda con il sentiero CAI 1688 fino alla congiunzione col Sentiero CAI 687.
Oppure da Malga Ciapela (stazione di partenza della Funivia della Marmolada) con il Sentiero 687.
In tutti i casi, si tratta di sentieri ben battuti, noti, ben mantenuti e ottimamente segnalati (anche sulle principali mappe escursionistiche) e sempre molto popolari, in una zona tra le più famose dell’Agordino.
_ Scopri maggiori dettagli sul percorso
Una delle escursioni più suggestive da fare nella zona di Falcade (Val del Biois) è quella che conduce alla scoperta delle antiche frazioni attorno al Col di Frena.
Si tratta di una camminata di 9 Km, percorribile in circa tre ore e mezzo.
Essa si immerge non solo nelle bellezze naturalistiche della valle, ma anche nelle tradizioni, negli antichi mestieri e nei tabià (antichi fienili).
Il giro del Col de Frena è una delle tappe che costituiscono il trekking denominato “Cammino delle Dolomiti Genuine”, un itinerario lungo 80 Km, della durata di sei giorni e suddiviso in sette tappe e 42 punti di interesse.
Ph.: da www.dolomiti.org
Partirete dalla località di Feder e raggiungerete Fregona, Carfon e Cogul. E avrete la possibilità di visitare, lungo il tragitto, anche alcuni caseli (antichi caseifici), da poco ristrutturati, aperti al pubblico e inseriti tra i siti dell’ecomuseo della Valle del Biois.
Il museo riunisce l’intero patrimonio culturale, architettonico, intellettuale e artistico della Val del Biois.
_ Scopri maggiori informazioni sulla tappa
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