Veneto d’inverno, ciaspolata panoramica sull’Altopiano dei Sette Comuni

Durante la stagione invernale l'Altopiano di Asiago offre la possibilità di immergersi all'interno di scenari naturalistici e storici davvero mozzafiato, di passare un weekend all'insegna del relax oppure dell'outdoor. Si tratta di un territorio unico capace di stupire in qualsiasi stagione dell'anno, specialmente d'inverno

24 gennaio 2024 - 13:00

Alla scoperta della meraviglia dell’Altopiano dei Sette Comuni

L’Altopiano dei Sette Comuni (Gallio, Roana, Rotzo, Conco, Lusiana, Foza, Enego), noto anche con l’appellativo “Altopiano di Asiago” dal nome del suo principale centro, è un vasto altopiano situato sulle Alpi vicentine al confine tra Veneto e Trentino Alto Adige.

Si tratta di un territorio unico dal punto di vista naturale, sempre capace di stupire in qualsiasi stagione.

Si pensi alle bianchissime distese e alle magiche notti stellate che dipingono l’inverno.

Oppure ai prati verdi e ai soavi cinguettii che risvegliano la primavera, alle lunghe passeggiate e ai grandi eventi che animano l’estate.

Infine, ancora, ai foliage e agli scoppiettanti camini che fanno da colonna sonora all’autunno.

Credit by: Biosphaera

Durante la stagione invernale l’Altopiano offre la possibilità di sciare immersi in scenari mozzafiato, ottimi hotel con centro benessere e una cittadina vivace come Asiago per passare le giornate dopo una sciata.

In questo senso non mancano le alternative nemmeno per i più spericolati con discese freeride e fuoripista magnifici per prestazioni estreme.

Per gli appassionati della neve slow, poi, sono numerosi i percorsi per fare delle ciaspolate suggestive con panorami mozzafiato.

A tutto questo si aggiungono delle possibilità anche per chi non pratica sport.

Asiago offre molte opportunità, tra le quali svariati punti di interesse storico-culturale come il Sacrario Militare del Leiten in memoria dei Caduti della Grande Guerra.

Una ciaspolata panoramica verso il centro di Gallio

Per affrontare questo itinerario le possibilità sono due.

Se si decide di intraprendere l’escursione durante il giorno allora si dovrà  prendere lo ski bus che dalla piazza di Gallio porta all’omonimo centro fondo.

Se, invece, si vuole affrontare il percorso in notturna allora sarà necessario servirsi, purtroppo, dei propri mezzi.

Il sentiero sarà per lo più pianeggiante o in discesa, ma permetterà di godere di un paesaggio bellissimo con i principali centri dell’Altopiano sempre in vista.

Per di più, se l’escursione verrà intrapresa al chiaro di luna,  si potranno scorgerei paesi visti dall’alto e illuminati dalle luci urbane tanto da sembrare dei minuscoli presepi.

 Sul lato nord, poi, la luna piena vi rivelerà i pallidi profili di Monte Fior e delle immense Dolomiti.

Si comincia dal piazzale del Centro Fondo Gallio imboccando la pista battuta adibita agli escursionisti con racchette da neve.

Ci si dovrà quindi inoltrare in un bellissimo bosco di abeti per uscirne dopo circa 20 minuti e ritrovarsi in una candida radura luogo dove, peraltro, sorge anche un monumento dedicato a Papa Giovanni Paolo II.

Bisognerà poi lasciare la pista battuta per dirigersi a sud lungo la dorsale della montagna.

Credit by: Centro Fondo Campomulo

Lì si potranno scorgere gli edifici della Malga Longara di Dietro, a quota 1655 metri.

Da qui si potrà intravedere la prossima tappa, ovvero Malga Longara.

Se si volgerà lo sguardo a sud-ovest ci si accorgerà di star quasi dominando tutto l’Altopiano: si potranno ammirare tutti i principali paesi e le vette dolomitiche del Pasubio.

D’ora in poi si procederà sempre in discesa su un meraviglioso pendio fino ad arrivare ai piedi di un ripetitore televisivo.

Lì un cartello escursionistico indicherà la destinazione di Gallio a circa 25 minuti.

Seguendo l’indicazione si imboccherà un’antica mulattiera che condurrà all’interno di un bosco, dove, procedendo in silenzio e con discrezione si potranno anche incontrare cervi e caprioli.

Dopo pochi minuti il bosco sarà sempre più rado lasciando il posto ai pascoli ricoperti dalla neve e la mulattiera diventerà meno ripida e delimitata dalle “stòan platten”.

Si tratta di antiche lastre di pietra che servivano e servono tutt’ora come recinzione per gli animali.

In poco tempo giungerete alle prime case di Contrada Costa.

Tolte le ciaspole e seguendo la strada comunale, arriverete, infine, al centro di Gallio.

 

Informazioni utili

Se siete in cerca di qualche posto dove assaporare la cucina locale ad Asiago e dintorni allora ecco di seguito qualche consiglio:

Rifugio Kubalek

Malga Col del Vento

 

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