

Veneto in primavera: 5 laghi spettacolari da godere camminando
In primavera i laghi del Veneto, incastonati tra le montagne, regalano emozioni uniche e panorami indimenticabili: eccone 5 che vi sorprenderanno, da scoprire camminando mentre la natura si risveglia
Veneto, camminare nella meraviglia dei laghi in primavera
Con l’arrivo della primavera, i laghi del Veneto, incastonati tra le montagne diventano affascinanti.
Regalano itinerari ideali per camminare immersi nella natura, ammirando scenari spettacolari, tra acque cristalline e cime ancora innevate.
I sentieri che li costeggiano attraversano boschi profumati e radure fiorite, ideali per una sosta panoramica.
Camminare sui laghi in primavera significa vivere la montagna in modo autentico, lontano dalla folla, lasciandosi catturare dalla bellezza pura e incontaminata di questi gioielli nascosti.
1 – Lago di Alleghe, gioiello blu con vista sulla Marmolada
Alleghe è uno dei centri più importanti e conosciuti delle Dolomiti venete, una località divenuta famosa già a partire dall’Ottocento.
Per vari decenni Alleghe è stata la meta di alpinisti avventurosi decisi a scalare vette leggendarie e oggi, grazie soprattutto al suo splendido lago, è diventata una meta di villeggiatura adatta a tutti.
Il lago di Alleghe, particolarmente suggestivo in ogni stagione dell’anno, rende questo paese dell’Agordino ancora più affascinante.
Si trova nell’alta valle del Cordevole, è racchiuso nel territorio comunale di Alleghe e Rocca Pietore, ed è circondato da alcune delle vette più poderose delle Dolomiti, in particolare il Monte Civetta e le cime del Gruppo della Marmolada.
Questo specchio d’acqua ha visto la luce nel lontano 1771.
Come nel caso di altri laghi alpini la sua formazione è dovuta a una grande frana staccatasi da una propaggine del monte Forca, il quale si trova di fronte al paese di Alleghe.
Da questa propaggine, denominata Piz, non rimane attualmente che la metà inferiore, sulla quale è evidente la grave mutilazione che ha dato origine al lago alpino.
È una destinazione particolarmente adatta per la primavera, specialmente se si vuole fare una passeggiata: il giro del lago di Alleghe è lungo circa 5 Km e occorre giusto un’ora e mezza per completarlo.
_ Questa pagina di Dolomiti.org offre un approfondimento sul giro del lago
_ La pagina delle Dolomiti di Agordino dedicata al lago di Alleghe per altre informazioni utili
2- Lago di Sorapis, tra montagne e cultura ladina
Il lago di Sorapis, denominato anche “Sorapiss” o “Sorapìs”, originariamente “Sorapíš” in ladino, è uno degli specchi d’acqua più affascinanti della regione nonché uno dei più noti e frequentati.
Questo lago scavato nella roccia si trova in provincia di Belluno e fa parte della catena montuosa del Sorapis.
È collocato a circa 12 Km da Cortina d’Ampezzo e ha un’altitudine di 1925 metri sul livello del mare.
L’intenso colore turchese del lago di Sorapis è davvero unico tanto che è capace di lasciare a bocca aperta chiunque lo veda per la prima volta.
Questa particolare tonalità è dovuta alla conformazione delle rocce provenienti dal ghiacciaio da cui ha avuto origine: le polveri, depositandosi sul fondale del lago, hanno donato al Sorapis le sfumature di blu per cui è diventato famoso.
Il lago è raggiungibile solo a piedi, da più sentieri.
Il più noto è il 215 che parte dal Passo Tre Croci e che conduce al rifugio Vandelli: il primo tratto è un leggero saliscendi nel bosco, dopodiché il sentiero comincia a svilupparsi su un terreno pietroso più ripido, con alcuni tratti più esposti.
_ Su questa pagina di Dolomiten.net trovate qualche informazioni in più sul sentiero e su altri percorsi nella zona
3 – Lago del Mis, nel cuore delle Dolomiti bellunesi
Il lago del Mis si trova nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, a cavallo tra i comuni di Gosaldo in Agordino e Sospirolo in Valbelluna.
Il Touring Club lo considera uno degli specchi d’acqua più belli d’Italia e come dargli torto: di origine artificiale, il lago del Mis si colloca in uno scenario naturale di assoluta bellezza incastonato tra i monti del Sole e le vette Feltrine.
Venire in questo luogo significa avere l’occasione di ammirare un lago dall’aspetto selvaggio inserito in un contesto naturale scampato ai rischi del turismo di massa.
Uno dei percorsi più interessanti che si possono fare nei dintorni del lago è il sentiero ad anello che parte e termina a Pian di Falcina: si tratta di un itinerario relativamente semplice della durata di due ore lungo 4 Km circa.
Il lago del Mis è noto anche per i suoi dintorni, in particolare per i Cadini del Brenton, delle pozze d’acqua di colore verde smeraldo plasmate dall’azione erosiva di un torrente, e per la Cascata della Soffia.
Quest’ultima è raggiungibile tramite un percorso ben segnalato che parte vicino al bar della Soffia.
_ Il sito ufficiale del Parco delle Dolomiti Bellunesi per saperne di più sul percorso verso i Cadini del Brenton
_ I dettagli del sentiero ad anello di Pian di Falcina
4 – Lago di Santa Croce, per gli appassionati di sport
Quello di Santa Croce è il lago più grande della provincia di Belluno e il secondo di tutto il Veneto.
Si trova nella zona dell’Alpago, tra Farra d’Alpago, Puos d’Alpago e Ponte nelle Alpi, ed è un lago naturale formatosi da una frana che ha chiuso la Val Lapisina bloccando la discesa del fiume Piave verso Vittorio Veneto e creando la Sella del Fadalto.
Si tratta di uno degli specchi d’acqua più “adrenalinici” del territorio: trovandosi in una zona particolarmente ventosa si presta molto bene a sport come il kitesurf e wakeboard, specialmente la sponda settentrionale in corrispondenza di Farra d’Alpago.
Tra le sponde del lago c’è anche un importante sito naturalistico, l’Oasi di Sbarai, una vasta zona umida ricca di specie animali e vegetali, l’ideale per fare un po’ di birdwatching.
Uno dei percorsi più interessanti da fare è il giro del lago di Santa Croce.
È un percorso ciclabile lungo 17 Km circa che parte dalla piazza Papa Luciani di Puos d’Alpago, tocca le località di Farra d’Alpago, Pojatte, Santa Croce del Lago, La Secca e Bastia d’Alpago prima di ritornare a Puos d’Alpago.
Ad ogni modo, ormai da qualche anno sono stati realizzati anche degli itinerari alternativi per chi volesse aggirare lo specchio d’acqua sia a piedi che con i pattini.
_ La pagina del Comitato di Alpago offre delle informazioni dettagliate sul Giro del lago di Santa Croce
_ La pagina ufficiale dell’Oasi di Sbarai
5 – Lago di Cadore, camminare con vista sulle Marmarole
Viene nominato con diversi appellativi: “lago di Cadore”, a volte e più propriamente “lago di Centro Cadore”, oppure ancora “lago di Calalzo” o “lago di Pieve di Cadore”.
Al di là di ciò si tratta di uno specchio d’acqua artificiale nato negli anni Cinquanta a seguito della costruzione di una diga sul fiume Piave a Sottocastello, una frazione di Pieve di Cadore.
Sulla sponda sinistra del lago si affacciano ben sei comuni: Pieve, Calalzo, Domegge, Lozzo, Vigo e Lorenzago.
È circondato da paesaggi diversi: in alcuni punti sono aspri e rocciosi, in altri spicca la presenza di boschi piuttosto fitti, tuttavia sono le Marmarole a dominare, le cime dolomitiche dichiarate Patrimonio dell’Umanità.
In corrispondenza di due punti molto stretti il lago è attraversato da due ponti, ed è quindi piuttosto semplice passare da una sponda all’altra.
Sulle sue sponde, da Domegge e da Calalzo, sono stati creati anche degli itinerari escursionistici che si snodano tra prati e boschi di grande bellezza.
_ Sulla pagina ufficiale delle Dolomiti Bellunesi trovate alcuni spunti in più sul lago di Centro Cadore
_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Veneto
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