Alla scoperta delle montagne del Veneto: 4 meravigliosi itinerari per vivere il foliage autunnale

Le montagne del Veneto sono sorprendono anche l'escursionista più esperto e navigato con i suoi meravigliosi percorsi. Vi presentiamo incredibili itinerari che attraversano ambienti naturali unici, ideali per vivere l'autunno in questa Regione

7 novembre 2024 - 7:44

A spasso per il Veneto e per i suoi sentieri meno conosciuti

Avete deciso di partire per una gita fuori porta in Veneto in questo periodo dell’anno e, magari, siete alla ricerca di qualcosa di non troppo convenzionale.

Luoghi lontani dal turismo di massa, capaci di offrirvi avventura, adrenalina e, al contempo, anche qualche occasione di relax.

In effetti, potrebbe sembrare una ricerca non semplice, eppure questa regione è capace di offrire una varietà di ambienti unici così come numerosissimi sentieri più o meno noti lungo tutto il territorio.

Ph.: Gettyimages/Paolo Graziosi

Che si tratti di un trekking suggestivo alla scoperta delle Dolomiti di Cadore, oppure di una ferrata adrenalinica sulla Marmolada, una cosa rimane certa: difficilmente rimarrete delusi.

Di seguito potete trovare alcuni itinerari escursionistici dislocati in diversi punti del territorio.

1- Il giro del Monte Pelmo: tra pascoli e boschi

Questa proposta di viaggio vi guiderà alla scoperta di un itinerario molto vario e suggestivo: il giro del Monte Pelmo.

Camminerete lungo le imponenti pareti meridionali del rilievo, passando per il versante orientale con il suo grande catino, peculiarità di questo monte, fino ai canaloni ghiaiosi del versante nord-est e alla severa e imponente parete nord-ovest.

L’intero giro del Pelmo può essere compiuto partendo da Forcella Staulanza (in provincia di Belluno), risparmiando così un po’ di quota rispetto ad altri punti di partenza.

Comincerete salendo per l’antico Tríòl dei Cavai che vi permetterà di uscire dal bosco alla base dello spigolo occidentale del Pelmetto.

Continuerete a camminare sul versante meridionale del monte, raggiungendo, sotto la verticale della Fisura, l’ampia zona di pascolo de Le Mandre, molto bella e panoramica.

Proseguirete attraversando l’aperta zona deI Lach aggirando la grande cresta sud-orientale del Pelmo in corrispondenza di una singolare struttura rocciosa chiamata Dambra.

Raggiungerete così un’altra zona di pascolo, i Campi di Rutorto, e continuerete sul versante orientale fino al Rifugio Venezia.

Ph.: Gettyimages/Travel Wild

Dal rifugio, che vi offrirà una splendida vista su Cadore e Ampezzo e sulle cime dell’Antelao e Sorapiss, inizierà il tratto più faticoso dell’itinerario.

Si tratta della salita alla Forcella di Val d’Arcia, che vi permetterà di passare sul versante settentrionale.

Il percorso sarà piuttosto ripido, tuttavia la salita sarà facilitata da alcuni cavi metallici pensati per superare alcuni passi impegnativi alla base del Torrione inferiore di Forca Rossa.

Si tratta del Sentiero Flaibani, che segue un vecchio percorso utilizzato in passato dai cacciatori di camosci.

Raggiunta la forcella vi affaccerete sul versante nord, dopodiché l’itinerario vi farà abbandonare il sentiero Flaibani che scende direttamente al Rifugio Città di Fiume.

Imboccherete quindi un sentiero non numerato che taglia diagonalmente una serie di detriti ai piedi della parete nord del Pelmo, permettendovi di giungere fino alla Forcella Staulanza concludendo il percorso.

Nel complesso si tratta di un itinerario relativamente fattibile che presenta alcuni tratti tecnicamente impegnativi e tuttavia attrezzati per raggiungere la Forcella Val d’Arcia.

L’intero anello conta 12 Km ed è percorribile in circa 6 ore di camminata. Mentre il dislivello è di circa 700/800 metri.

_Per maggiori dettagli sull’itinerario potete consultare la pagina turistica ufficiale delle Dolomiti di Cadore

2- La passeggiata Padon: vista sulla Marmolada

Questo percorso vi porterà giusto di fronte alla Marmolada, per la precisione nella zona pascoliva del Rifugio Padon, sito a 2639 metri d’altitudine.

Dalla stazione di partenza di Capanna Bill, una comoda seggiovia vi permetterà di raggiungere il Rifugio Padon. Da lì in poi, l’escursione si svilupperà in discesa verso la vallata di Livinallongo.

Seguirà una bella passeggiata in piena libertà su ampi pascoli in vista della Marmolada fino alla zona delle Crepe Rosse, dove sarà necessario piegare a destra costeggiando alcune rocce dal colore piuttosto caratteristico.

Ph.: da www.babytrekking.it

Raggiungerete quindi la strada per il Passo Fedaia. La base di partenza è Capanna Bill oppure il Passo Fedaia. Nel secondo caso, il ritorno che effettuerete per le Crepe Rosse vi obbligherà ad una risalita sul valico.

L’intero itinerario, di relativa facilità, è percorribile in circa 3 ore di camminata.

_Tutte le informazioni sul percorso le trovate sulla pagina turistica ufficiale della Marmolada

3- La ferrata verso il Sas de Ròcia: in cammino sulla marmolada

Questa terza alternativa vi riporterà sulla Marmolada, in una località specifica e molto caratteristica: si tratta di Laste di Rocca Pietore, un piccolo centro abitato che vanta una grande vitalità, situato a 1400 metri di altitudine.

Questa località vanta un turismo sempre attivo soprattutto in virtù della sua collocazione che la rende un impareggiabile terrazzo panoramico sulle Dolomiti.

Ma non solo: Laste di Rocca è famosa anche per alcuni impressionanti monoliti, i “Rònch”, i quali dominano il paesaggio del paese.

Questi monoliti sono una serie di imponenti colonne rocciose isolate tra loro, e sono il frutto di movimenti geologici antichissimi. Tre di essi meritano un interesse particolare : il Sass de Ròcia, il Sass de la Murada e il Sass de la Gusela.

Ph.: da www.visitmarmolada.com

Il maggiore per dimensioni è il Sas de Ròcia, una sorta di solido ellissoidale alto circa 60 metri e lungo circa 200, che ospita numerose vie di arrampicata.

La base di partenza per raggiungere i monoliti è Laste, mentre il percorso si snoderà fino alla panoramica borgata di Ronch per poi piegare a destra penetrando un paesaggio singolare arricchito dalla presenza di numerosi rocciatori.

L’itinerario che conduce al Sass de Ròcia è stato anche recentemente attrezzato da un gruppo di abitanti di Laste con una moderna cartellonistica completa di QR Code.

_Trovate tutti i dettagli sulla pagina turistica ufficiale della Marmolada

4- L’Anello Juribrutto: nel cuore del Parco Paneveggio 

Quest’ultima proposta vi porterà a spasso per l’anello Juribrutto, un percorso di media difficoltà che si snoda all’interno del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.

Vi troverete immersi in un contesto ambientale unico caratterizzato dal pino cembro e da un terreno di origine vulcanica.

Si parte da Malga Vallazza, sita a circa un 1 Km dal passo Valles, e si prosegue attraverso la mulattiera di guerra 631 fino a raggiungere il laghetto glaciale di Juribrutto a quota 2206 metri.

Ph.: da www.visitfiemme.it

Vi troverete davanti a voi alcuni splendidi laghetti di origine glaciale: il Lago di Bocche, i Laghi di Lusia e il Lago del Bronton.

Dal Lago di Juribrutto dovrete intraprendere il sentiero 629 e raggiungere Malga Juribrutto, per poi completare l’anello percorrendo la mulattiera di guerra indicata dal segnavia 623 fino a rientrare alla Malga Vallazza.

_Tutte le informazioni aggiuntive sull’itinerario le trovate sulla pagina turistica ufficiale delle Dolomiti di Falcade

 

 

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