Oggi Gorizia è una città che ha saputo mantenere nel tempo la caratteristica di “città giardino”, dove il verde pubblico e privato si mantiene in equilibrio con l’architettura, e dove il profilo delle vie, la silhouette delle case e delle chiese dalle cupole a cipolla, le atmosfere dei caffè, ricordano costantemente la sua matrice mitteleuropea. Nel tessuto urbano della città molte sono le testimonianze di notevole valore storico ed artistico. Fulcro dell’abitato è sempre Borgo Ca-stello, al quale si giunge risalendo un ripido viale costeggiante i bastioni cinquecenteschi e che fu in gran parte restaurato e riedificato dopo le distruzioni subite nel corso della guerra 1915/18, facendo riemergere le antiche strutture del Palazzo dei Conti, del XII secolo e del Palazzo degli Stati Provinciali, risalente al Quattrocento, sito nella parte orientale del castello. Ridiscendendo verso il borgo antico di Gorizia si incontra la trecentesca chiesetta di Santo Spirito, e nelle vicinanze il bell’ edificio secentesco dei conti Formentini, ora sede del Museo di Storia ed Arte. Palazzo Attems Petzenstein, uno dei più prestigiosi edifici della città, fu costruito su disegno di Nicolò Pacassi, massimo architetto del Settecento goriziano ed autore tra l’altro del palazzo che ora ospita il Comune. Altri palazzi degni di nota sono il palazzo Cobenzì, ora Arcivescovado, il palazzo trecentesco dei conti Rabatta e, tra i più antichi, la ricca dimora dei Lantieri, già castelletto dei conti di Gorizia, che ospitò papi ed imperatori. Tra le chiese la più importante è certo quella barocca di Sant’Ignazio, dalla scenografica facciata, ma vanno menzionate anche il Duomo, la secentesca chiesa di San Rocco e quella dei Cappuccini.