Attraversare Porta Bari (lat. 40.829597 N, long. 16.553797 E) e immettersi su Corso Federico II di Svevia. Quindi girare a sinistra in via Leopoldo Laudati. Proseguire per 20 metri e, nei pressi del civico 10, immettersi in Arco Fratelli Festa. Procedere, scendere per la rampa di scale e immettersi poi in Claustro San Gennaro.
Dopo la visita alla piazzetta, uscire e svoltare a sinistra, tornando nuovamente in via Leopoldo Laudati. Avanzare per 20 metri e poi svoltare a sinistra, nei pressi del numero civico 70, in Claustro Fratelli Salvatore. Tornare indietro, uscendo dal claustro, e svoltare a sinistra, ritornando in via Leopoldo Laudati.
Dopo pochi metri, svoltare a destra in via Santa Chiara e svoltare a subito a destra in Claustro Lorenzo Antodaro. Dopo essere usciti dal claustro, svoltare a destra così da proseguire su via Santa Chiara e mantenere la sinistra. Procedere per 50 metri circa fino a incrociare via Già Corte d’Appello, quindi svoltare a sinistra.
Camminare per 100 metri fino a raggiungere piazza don Minzoni, quindi imboccare la prima a destra in via Santa Caterina e poi subito la prima a sinistra in via fratelli Baldassarre. Avanzare per 40 metri circa, poi svoltare alla prima a sinistra in via Forno Nuovo. Dopo 20 metri circa svoltare alla prima a sinistra in via Paolo Ruggiero e dopo pochi metri a destra in Claustro Inferno. Uscendo dal claustro, girare a sinistra in via Paolo Ruggiero e poi subito dopo a destra in via Forno Nuovo. Procedere per 20 metri circa e imboccare la strictula a sinistra.
Proseguire diritto fino a incrociare via Santa Caterina, quindi girare a sinistra e immediatamente dopo, nei pressi del numero civico 43, immettersi in Claustro Antonio Donato Cionno. Uscendo dal claustro dirigersi a sinistra, percorrendo nuovamente via Santa Caterina. Svoltare alla prima a sinistra in via Michele Continisio. Avanzare per 20 metri fino a raggiungere a destra Claustro Giuseppe Nicola Altieri.
Dedicato a uno scultore locale di fine XVI secolo, esperto nella lavorazione del legno, è ricordato anche con il toponimo dei “pupi”, riferimento palese all’esistenza di botteghe di artigiani in loco. Uscendo dal claustro, svoltare a sinistra imboccando nuovamente via Michele Continisio. Procedere fino a incrociare via Santa Caterina, quindi svoltare a sinistra. Continuare per 100 metri circa fino a incrociare corso Federico II di Svevia.
Attraversarlo e andare diritto in via Santa Croce, quindi proseguire diritto mantenendo la sinistra. Camminare in via Santa Croce per 80 metri circa fino a incontrare via Gian Domenico Falconi, quindi svoltare a sinistra. Avanzare per pochi metri, poi immettersi a sinistra, nei pressi del numero civico 50, in Claustro Tradimento, il cui toponimo rimanda alla leggenda del presunto “voltafaccia” di alcuni altamurani che avrebbe fatto capitolare la città nel 1799, ritornando nuovamente sotto la monarchia dei Borboni. Il claustro è caratterizzato da sculture a basso rilievo poste sulle pareti di un’abitazione (mascheroni apotropaici, fiori e conchiglie).
Tornare indietro e svoltare a sinistra percorrendo nuovamente via Gian Domenico Falconi per poi avanzare lungo in via Santa Lucia. Proseguire per 50 metri circa e nei pressi del numero civico 53 immettersi a sinistra in Claustro Tricarico, che prende il nome dal proprietario del palazzo ubicato all’interno dello stesso, professore di medicina presso l’Università degli studi di Altamura a metà del XVIII secolo; nella corte interna presenta, oltre al pozzo d’acqua sorgente, anche i resti di una macina antica, usata per la lavorazione dei cereali. All’uscita riprendere, a sinistra, via Santa Lucia. Camminare per pochi metri, quindi svoltare a sinistra, in corrispondenza del numero civico 41, in Claustro Giudecca.
Da Giuda, uno dei figli di Giacobbe che si stabilì nella regione della Giudea, è il più singolare per impianto planimetrico, costituito da una piazza ramificata: visto dall’alto, infatti, ricorda la Menorah ebraica (candelabro con tre bracci, corrispondenti a tre piccoli vicoli ciechi che si dipartono dalla piazzetta centrale).
Il toponimo ricorda che questo claustro era abitato dalla comunità ebraica, una delle etnie più presenti e vive in Puglia sin dal IX secolo, dedita principalmente al commercio; all’ingresso dello stesso, in alto, una piccola cariatide denominata Sinagoga, posta lì quasi a protezione degli abitanti del claustro, dà il benvenuto a chi vi entra. Tornare indietro, uscendo dal claustro, quindi svoltare a sinistra percorrendo nuovamente via Santa Lucia. Proseguire per 70 metri fino a incrociare via Conservatorio Carmine, quindi svoltare a destra. Andare diritto fino a raggiungere piazza San Giovanni, quindi svoltare nella prima a destra in via San Gaetano.
Avanzare fino a raggiungere, nei pressi del numero civico 19, l’arco che immette in Claustro Giandonato Papa. Uscire dal claustro, quindi svoltare a destra proseguendo in via San Gaetano. Andare diritto fino a incrociare via Gian Domenico Falconi, quindi svoltare a sinistra. Proseguire diritto per 100 metri, fino al termine della strada, per poi immettersi a destra in Arco del Duomo. Percorrerlo interamente così da giungere in corso Federico II di Svevia, quindi svoltare a sinistra. Andare sempre dritto fino a ritornare a Porta Bari. L’arrivo è in piazza Saverio Mercadante (lat. 40.825119 N, long. 16.550855 E).