Dalla sbarra imbocchiamo il sentiero n° 24, che s’inoltra nel bosco. Il sentiero è utilizzato come percorso di caccia dagli arcieri di Scarlino, e lungo la via incontriamo numerosi bersagli, sagome di animali, scritte e stemmi, che ci immergono in un’atmosfera medievale. Il sentiero sale molto gradualmente nel bosco, seguendo il torrente che attraversiamo frequentemente. Arriviamo dopo circa 30′ a due bivi consecutivi, in cui proseguiamo prima a sinistra e poi a destra lungo il sentiero 24. In questo tratto di sentiero la vegetazione dominante è costituita da lecci, cerri, carpini, sughere, e bellissime piante di alloro che superano i 15m di altezza. La pendenza aumenta e il sentiero inizia a salire ripido nel bosco, fino ad arrivare alla sommità della collina, dove il sentiero piega a sinistra in corrispondenza di un’area di sosta, in località Fonte Bona. Il bosco si apre regalandoci un bel panorama sul Golfo di Follonica, e proseguendo diritto lungo il sentiero n° 24 arriviamo alle rovine del Convento di Monte Muro, ormai quasi completamente invase dalla vegetazione. Dal convento si imbocca la strada carrabile contrassegnata dal segnavia 23, che scende gradualmente verso valle. Al successivo bivio imbocchiamo la carrabile contrassegnata dal segnavia 25, scendiamo quindi lungo la comoda strada sterrata, godendoci i bei panorami sul golfo e la piana di Follonica, tornando al punto di partenza.
Questo itinerario fa parte di una raccolta che La Rivista del Trekking, in collaborazione con le APT della Costa Toscana, ha dedicato ai più bei percorsi escurionistici di questo comprensorio. Una serie di itinerari che ci condurranno alla scoperta di luoghi affascinanti e ci consentiranno di conoscere meglio un territorio dal grande fascino naturalistico e culturale.