Valle d’Aosta, Giro del Cervino: trekking in 8 tappe tra Italia e Svizzera

Più di 130 chilometri in quota, molti dei quali al di sopra dei 3000 metri, 8 tappe con vista su una delle montagne più belle del mondo. Andiamo alla scoperta del Giro del Cervino, un trekking panoramico tra Valle d'Aosta e Svizzera.

13 luglio 2022 - 6:00

Giro del Cervino, trekking spettacolare in alta quota tra Italia e Svizzera

Il Cervino è  una delle montagne più belle del mondo.

La sua bellezza assume forme diverse, a seconda del versante da cui lo si osserva.

Il Giro del Cervino o Tour del Cervino (o Matterhorn)cattura tutte le sfumature di questa montagna unica, snodandosi per circa 130 chilometri tra la Valle d’Aosta e la Svizzera.

Si cammina in alta quota, spesso sopra i 3000 metri, alla scoperta di tutti i versanti del Cervino, attraverso 6 valli Turtmanntal, Val d’Anniviers, Val d’Hérens, Mattertal, Valpelline, Valtournenche.

3 culture (l’alto Vallese di lingua tedesca, il Vallese centrale francofono e la Valle d’Aosta italiana).

Ph. : Gettyimages / Buena Vista Images

L’impegno fisico richiesto deve essere adeguato alla meraviglia offerta dall’itinerario.

I dislivelli spesso sono notevoli e ci sono passaggi su vie ferrate e ghiacciai.

L’ideale, per chi non ha esperienza sufficiente in trekking di questo tipo, è farsi accompagnare da una guida alpina.

L’itinerario è consigliato da giugno a settembre.

 La mappa (da https://www.suisse-itinerance.ch/trekking/37-tour-du-cervin.html)

1° giorno – Breuil-Cervinia (2003 m) – Plan Maison (2554 m) – Colle del Théodule (3302 m) – Zermatt (1603 m)

Dislivello: + 1299 m; – 1699 m
Tempo di percorrenza: 9 ore
Difficoltà: EEA

La tappa prevede il passaggio del Colle del Théodule a 3300 metri di quota e la discesa sul ghiacciaio del Théodule.

Anche se quest’ultimo non presenta particolari difficoltà tecniche, è comunque necessario procedere in cordata è fortemente consigliato farsi accompagnare da una guida alpina.

Ph.: Gettyimages / Chinnaphong Mungsiri

_ Da non perdere in questa tappa

Nonostante la tappa si svolga in buona parte lungo le piste e gli impianti di risalita, il Cervino si svela in tutta la sua magnificenza.

Il passaggio del colle del Teodulo ci regala l’emozione di tuffarci nella storia: è infatti uno dei celebri passaggi utilizzati dalle popolazioni Walser per attraversare le Alpi.

 

_ La tappa:

La tappa si presenta assai lunga: è possibile però interromperla al Rifugio del Théodule, oppure servirsi della funivia per abbreviare sia la salita che la discesa.

1° possibilità: funivia fino alla stazione delle Cime Bianche (2800 m); di qui immettersi sul Grande Sentiero Walser e salire alla cappella Bontadini (3042 m)

2° possibilità: funivia a Plan Maison, quindi a piedi lungo un largo sentiero e poi lungo le piste di sci fino alla cappella Bontadini (3042 m)

3° possibilità: salire a piedi da Breuil-Cervinia. Dalla stazione della funivia seguire la carrozzabile che attraversa il torrente e sale tra abitazioni.

Sul primo tornante imboccare il sentiero segnavia 15 che sale a Plan Maison quindi proseguire sul largo sentiero e poi sulle piste di sci fino alla cappella Bontadini (3042 m).

Dalla cappella Bontadini dirigersi verso la cresta spartiacque quindi piegare a destra per raggiungere il colle del Théodule e il rifugio.

In discesa seguire le piste di sci fino al termine del ghiacciaio dove inizia il sentiero che scende a Gandegg.

Proseguire lasciando a sinistra la stazione di Troknersteg e abbassarsi lungo le piste di sci e la rete di impianti di risalita toccando le borgate di Hermettji, Blatten e raggiungendo infine Zermatt.

Per abbreviare la discesa, al termine del ghiacciaio seguire il sentiero che conduce a Troknersteg e scendere in funivia a Furi (1865 m).

Effettuare l’ultimo tratto di discesa a piedi attraverso boschi e graziosi villaggi per raggiungere Zermatt.

 

2° giorno – Zermatt (1603 m) – Tufteren (2215 m) – Ottavan (2187 m) – Europahütte (2240 m)

Dislivello: + 637 m; – 125 m

Tempo di percorrenza: 7 ore

 

Difficoltà: EEA

Tratti con notevole esposizione attrezzati con catene; sconsigliato a chi soffre di vertigini.

Lungo il percorso sono stati effettuati importanti lavori di protezione.

Ph.: Gettyimages / Education Images

_Da non perdere in questa tappa:

Panoramica traversata a mezza costa a debole dislivello con punti di vista eccezionali sul Cervino, sul Weisshorn e sul Zinal Rothorn.

É un tratto del sentiero Europaweg che collega Zermatt a Grächen.

 

_La tappa

Da Zermatt prendere il sentiero che sale a Tufteren, oppure salire in funivia a Sunnegga quindi prendere il sentiero che in leggera discesa raggiunge il sentiero che porta a Tufteren.

Di qui continuare in salita per toccare la base di una cresta rocciosa; poco oltre trascurare il sentiero che sale, per continuare in piano, entrare nel vallone di Täsch e raggiungere Ottavan.

Attraversata la strada, riprendere il sentiero che si dirige verso Stafelti e attraverso alpeggi e boschi di larice scendere a Täschgufer.

Superare un paravalanghe e salire a Springbolden, proseguire passando un tunnel, quindi oltrepassare il torrente, raggiungere il sentiero che sale alla Cabane du Dom e con un’ultima ascesa raggiungere il Rifugio Europahütte.

3° giorno – Europahütte (2240 m) – Gasenried (1659 m) – Saint-Niklaus (1208 m)

 

Dislivello: + 500 m; – 1000 m

Tempo di percorrenza: 6 ore

Difficoltà: E

_ Da non perdere in questa tappa:

È un tratto del sentiero Europaweg che collega Zermatt a Grächen.

Superbe vedute sul Cervino e sui ghiacciai del Weisshorn e del Bietschorn, oltre che sul Riedgletscher e sul Nadelhorn.

_ La tappa:

Dall’Europahütte salire ad un ripiano e seguire il sentiero che attraversa una conca, scendere per oltrepassare il torrente e continuare in saliscendi.

Salire poi fino a quota 2600, tralasciare il sentiero che scende a Herbriggen e continuare fino ai piedi dello sperone roccioso.

Ph.: Gettyimages / Matteo Colombo

Attraversare una pietraia e raggiungere Zum Grat nei pressi di una statua di San Bernardo. Iniziare la ripida discesa attraverso il bosco fino a raggiungere Gasenried.

Di qui con una deviazione ci si può recare a Grächen in 20 minuti. Raggiungere Saint-Niklaus lungo il sentiero attraverso prati e campi.

 

4° giorno – Saint-Niklaus (1208 m) – Jungu (1968 m) – Augsbordpass (2894 m) – Gruben (1825 m)

Dislivello: + 926 m: – 1069 m

Tempo di percorrenza: 6 ore

Difficoltà: E

La tappa non presenta particolari difficoltà. Si consiglia di servirsi della piccola funivia per raggiungere Jungu.

La salita a piedi comporta altri 900 metri di dislivello e circa due ore e mezza di marcia.

Ph.: Gettyimages / SilvanBachmann

_ Da non perdere in questa tappa

Lasciatevi incantare dal suggestivo villaggio di Jungu, affacciato su un terrazzo a picco sulla valle sottostante.

All’uscita della minuscola telecabina, avrete l’impressione di entrare in una cartolina d’altri tempi: i prati perfettamente curati, le piccole casette, la chiesetta su uno spuntone di roccia e un simpatico punto di ristoro.

Più in alto panorami mozzafiato sui ghiacciai e le cime di oltre 4000 metri.

_ La tappa

Da Jungu seguire il sentiero che sale verso sinistra, attraversare la foresta, tralasciare il sentiero di sinistra per proseguire a destra e portarsi sulla panoramica spalla a quota 2400 metri circa.

Proseguire sul sentiero che si inoltra, a debole pendenza, nel grande vallone pietroso, attraversare il torrente e risalire il centro del vallone fino all’Augsbordpass.

Scendere sul versante opposto fino alle praterie alpine di Grüobtalli, raggiungere il limite della foresta verso 2150 metri. Abbassarsi con una serie di tornanti fino a Gruben.

 

5° giorno – Gruben (1825 m) – Meidpass (2790 m) – Zinal (1675 m)

Dislivello: + 965 m: – 1115 m
Tempo di percorrenza: ore 8
Difficoltà: E

 

Ph.: Gettyimages / Education Images

Da non perdere in questa tappa

Oltre al superbo panorama, la tappa propone la visita allo storico Hôtel Weisshorn, del XIX secolo, e con una deviazione, il sentiero tematico “chemin des planètes”, che propone la riproduzione in scala dei nove pianeti del sistema solare.

La Val d’Anniviers offre paesaggi da cartolina illustrata: i villaggi, circondati da verdi boschi e pascoli, sono principalmente composti da chalets in legno che datano dei secoli passati.

I ghiacciai e le superbe cime che coronano il paesaggio lasciano il fiato sospeso.

 

La tappa

Da Gruben attraversare il torrente e salire nel bosco a tornanti, effettuare una traversata verso sinistra per raggiungere l’alpeggio di Mittel Stafel.

Poco oltre tralasciare il sentiero di sinistra che si dirige verso il passo di Forcletta e alzarsi verso le baite di Ob.Stafel; continuare a salire per una serie di valloncelli fino al lago Meidsee per salire infine al colle di Meidpass.

Scendere verso gli alpeggi tralasciando il sentiero di destra che conduce alla funicolare per Saint-Luc e scendere fino all’Hôtel Weisshorn.

Di qui volgere a sinistra, in direzione sud, e seguire il lungo sentiero di balcone fino ad abbassarsi nella foresta per raggiungere Zinal.

 

6° giorno: Zinal (1675 m) – Col de Sorebois (2835 m) – Lac de Moiry (2250 m) – Col de Torrent (2916 m) – Les Haudères (1436 m)

 

Dislivello: +1100 m (dalla telecabina di Sorebois); – 2035 m

Tempo di percorrenza: ore 8

Difficoltà: E

É una lunga tappa con salite e discese.

É consigliabile servirsi della funivia fino a Sorebois per la salita (a piedi contare 2 ore in più) e per la discesa,  a Villa si può prendere l’autobus.

Ph.: Gettyimages / [Genesis] – Korawee Ratchapakdee

_ Da non perdere in questa tappa

Si entra nella Val d’Hérens: il verde dei prati perfettamente curati contrasta con il bianco dei ghiacciai e delle cime tra le quali emerge la Dent d’Hérens.

I suggestivi villaggi  e le tradizioni particolarmente conservate meritano attenzione: non stupitevi di vedere le donne vestite con il costume tradizionale svolgere i lavori dei campi e ascoltare i valligiani discorrere tra loro in “patois”, lo stesso parlato sul versante valdostano.

_ La tappa

Dall’arrivo delle funivia salire al col de Sorebois lungo sentiero ben marcato, quindi scendere al lago di Moiry.

Seguire la pista di terra che sale all’alpeggio Motta Blantse o il sentiero che ne taglia i tornanti.

Dalle baite volgere a sinistra sul sentiero che sale attraverso i pascoli e conduce in riva al Lac des Autannes, minuscolo specchio per le cime circostanti.

Risalire il valloncello che conduce al Col de Torrent.

Ph.: Gettyimages / Chase Dekker Wild-Life Images

Scendere sul versante opposto e raggiungere la conca di Beplan dove trova posto un grazioso specchio d’acqua, eccezionale punto di vista sulla parete nord del Pigne d’Arolla.

Continuare a scendere, passare accanto ad un caratteristico torrione di tufo, ed abbassarsi sui pascoli fino alla frazione Villa.

Quindi, seguendo il sentiero, portarsi a La Sage e, attraverso il bosco, raggiungere Les Haudères.

Si può pernottare qui oppure portarsi con l’autobus ad Arolla, punto di partenza della prossima tappa.

 

7° giorno: Arolla (2008 m) – Col Collon (3082 m) – rifugio Nacamuli al Collon (2818 m) – Prarayer (2005 m)

Dislivello: +1100 m; -1100 m

Tempo di percorrenza: 8 ore

Difficoltà: EEA

La salita al Col Collon comporta l’attraversamento dell’Haut Glacier d’Arolla.

Anche se quest’ultimo non presenta particolari difficoltà tecniche è comunque necessario procedere in cordata ed è fortemente consigliato farsi accompagnare da una guida alpina.

La discesa sul versante di Bionaz presenta il primo tratto su terreno pietroso e più in basso un canalino attrezzato con catene.

Ph.: Gettyimages/Sylvain Sonnet

_ Da non perdere in questa tappa

Lasciate le dolci e verdi praterie, ci si inoltra nuovamente nel mondo dell’alta montagna ai piedi del Pigne d’Arolla, del Mont Collon e della Tête de Valpelline.

Sul versante valdostano le acque color smeraldo del lago di Place Moulin addolciscono il paesaggio severo dell’alta Valle di Bionaz.

_ La tappa

Da Arolla dirigersi verso sud fino ai piedi della morena dove inizia il sentiero che si alza sulla sinistra e raggiunge Plan Bertol (2665 m). Abbandonare il sentiero che sale verso il ghiacciaio di Bertol e seguire quello che scende verso destra per una cinquantina di metri per raggiungere la lingua terminale dell’Haut Glacier d’Arolla.

Seguire i segnavia (pali color blu) posti ogni100 metri, quindi volgere a destra, salire sulla morena per rimettere piede sul ghiacciaio poco più in alto.

Continuare a seguire i pali segnavia e superare un tratto a pendenza più sostenuta, volgere infine verso sinistra per raggiungere la spianata del col Collon.

Iniziare la discesa volgendo a sinistra e abbassarsi lungo alcune cengie di una modesta fascia rocciosa, per trovare il sentiero sulla morena e raggiungere il Rifugio Nacamuli.

Riprendere il sentiero che si abbassa lungo il largo vallone fino a raggiungere un canalino attrezzato con catene per facilitare la discesa sul terreno, in alcuni punti sdrucciolevole.

Scendere lungo la Comba d’Oren, oltrepassare l’alpeggio La Garda, quindi tralasciare il sentiero di destra ed abbassarsi verso sinistra per entrare nel bosco, superare il torrente su un ponte e raggiungere Prarayer.

 

8° giorno: Prarayer (2005 m) – Colle di Valcournera (3066 m) – Col Fenêtre de Cignana (2441 m)- Perrères (1800 m) – Breuil-Cervinia (2003 m)

Dislivello: +1200 m; – 1450 m

Tempo di percorrenza: 8 ore

Difficoltà: EE

La salita al Colle di Valcournera si svolge in un ambiente severo e selvaggio. Lungo il tratto ripido, un canalino è attrezzato con gradini metallici e catene.

L’ultimo tratto verso il colle si svolge sulla pietraia.

Il primo tratto di discesa è ripido ed è stato messo in sicurezza.

 

Da non perdere in questa tappa

La fatica della salita al Colle di Valcournera è ricompensata dal panorama che si apre sulla Valtournenche: i laghi del Dragone appaiono come perle azzurre in un deserto roccioso. Più in basso il paesaggio si addolcisce nella verde conca di Cignana con il suo lago.

Ph.: Gettyimages/Francesco Bonino / EyeEm

_ La tappa

Da Prarayer seguire per circa 300 metri il sentiero che si dirige verso la testata della valle, volgere a destra e scendere ad attraversare il torrente.

Percorrere un tratto pianeggiante, volgere a sinistra per salire nella Comba di Valcournera.

Seguire il sentiero a debole pendenza e, in corrispondenza di un grande masso, salire lungo la  pietraia verso una fascia rocciosa.

Superare quest’ultima e continuare a salire sul ripido pendio per raggiungere un anfiteatro pietroso. Risalire, seguendo la segnaletica, il vallone che conduce al colle.

Abbassarsi sul versante opposto lungo il ripido pendio, spesso innevato fino a stagione inoltrata, volgere a destra e raggiungere il rifugio Perucca e Vuillermoz, nei pressi dei laghi del Dragone.

Continuare a scendere sulle balze rocciose, passare accanto al lago di Balanselmo, quindi abbassarsi sotto una parete rocciosa accanto ad una splendida cascata ed affacciarsi sulla conca di Cignana.

Effettuare una traversata a mezza costa e raggiungere l’alpeggio di Cignana, quindi riprendere a salire per portarsi sul col Fenêtre de Cignana.

Scendere sul panoramico sentiero di balcone fino ad entrare nel bosco, effettuare una traversata verso destra, quindi volgere a sinistra e raggiungere Perrères.

Di qui raggiungere Breuil-Cervinia con l’autobus, con un taxi o a piedi, seguendo il sentiero che costeggia il torrente (ore 1,30 circa di salita).

 

Informazioni Utili

Mappe: Da Suisse Itinerance la mappa n.37 Tour du Cervin

Guide alpine: Le Guide del Cervino

Per chi desidera un itinerario più semplice, tutto in territorio italiano, ma sempre con vista sul Cervino, un’ottima scelta è la Grande Balconata del Cervino

Informazioni generali su come arrivare a Cervinia, prenotazioni, hotel e altro si possono trovare sul sito ufficiale del Turismo della Valle d’Aosta

 

 

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