Si può partire prestissimo per vedere la prima luce del sole che entra nella piana, con le isole che appaiono come un miraggio.
Arrivati all’isola, le jeep sostano alla base del cosiddetto “porto”, costituito da alcuni edifici che servono da ristoro. Descrizione: si prende il sentiero ben segnalato, che salendo porta sul crinale del lato opposto dell’isola. Si continua l’ascesa tra le rocce, dove è possibile vedere alcune viscacce che prendono il sole. Tra i sassi si possono osservare anche diverse specie d’uccelli in cerca di cibo.
In cammino fra i grandi cespugli d’erba gialla di quota, sullo sfondo un gruppo di lama – Foto di Romano Visci
Il sentiero ripido arriva poi alla cima, chiamata “Piazza 1° Agosto”, un piccolo mirador, una collina basaltica ovale, situata sul punto più alto, che offre una visuale di 180 gradi su tutto il Salar. Per il ritorno si scende sul versante opposto sul sentiero di sinistra, che poco dopo entra nella vasta zona dei cactus giganti. Presenti in gran numero, danno vita ad un vero e proprio bosco; alcuni esemplari di 200 anni superano anche l’altezza di 10 metri. Sono piante che riescono a vivere qui perché accumulano acqua e sono simbolo quindi di questo ecosistema. La parte finale permette l’incontro ravvicinato con i lama che sono stati introdotti sull’isola.
Attenzione a non farsi ingannare dal loro aspetto mansueto, in realtà questi animali hanno un’indole irascibile, mordono e soprattutto sputano. Un’escursione da fare in tranquillità, magari trattenendovi fino al tramonto, per godervi in pieno la solitudine offerta da questo luogo unico al mondo.
Per meglio orientarsi nella visita di uno dei Paesi più aff ascinanti dell’America Latina segnaliamo la guida Bolivia: Il cuore dell’America Latina di Anna Maspero, responsabile comunicazioni Polaris.
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