Isola Asinara: il sentiero del Castellaccio

20 maggio 2018 - 16:40

L’Isola Asinara, dopo 115 anni di chiusura totale è visitabile.

Le modalità di visita consigliate sono quelle in presenza di personale qualificato per comprendere meglio il contesto storico dell’isola che in passato è stata una Stazione Sanitaria di quarantena, un campo di prigionia nella prima guerra mondiale ed uno dei principali supercarceri italiani durante il periodo del terrorismo degli anni ’70 e nella lotta contro la delinquenza organizzata sino all’istituzione del Parco.

Le escursioni guidate e collettive sono abbinate alla traversata marittima dalla Sardegna all’Asinara. L’itinerario descritto conduce ai resti di una costruzione medievale originariamente costruita come presidio di guardia alle incursioni saracene, con la suggestione dei resti abbandonati delle vecchie strutture carcerarie.

Cavalli nel prato dell’isola dell’Asinara, Sardegna (Shutterstock / Mamboo)

Partiamo dal Centro Visite sulla strada cementata verso il carcere di Fornelli. Oltrepassata la struttura penitenziaria si procede in leggera salita superando le strutture dimesse del vecchio edificio carcerario, le garitte, gli abbeveratoi, gli alloggi degli agenti.

Dopo circa due chilometri di leggera salita, giunti ad un dosso che offre una bella vista su Cala Reale, svoltiamo a sinistra per una vecchia mulattiera e seguiamo le indicazioni per il castello; dopo circa un chilometro giungiamo ad uno spiazzo con una sorgiva naturale circondata da esemplari di euforbia e calicotome spinosa (parcheggio per biciclette).

D’ora in poi il sentiero sale in maniera un poco più accentuata anche se non difficile. Lungo il cammino è frequente l’incontro con capre selvatiche e mufloni. Dopo un ultimo tratto un poco più ripido si arriva infine al castello. Da qui ci riposiamo godendo della vista che spazia dallo stretto di Fornelli fino a Stintino e a tutta la penisola della Nurra. Ripercorriamo quindi il percorso dell’andata.

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