Non mancano panorami mozzafiato grazie alle varie insenature e spiagge che si possono ammirare lungo il percorso: Cala Candeo, Cala Napoletana, Cala Caprese, Cala Crucitta.
Descrizione. L’itinerario prende le mosse dal quadrivio ai piedi della fortificazione di Arbuticci (sentiero n. 11).
Una mulattiera militare perde quota fino al mare tra spettacolari fioriture di ginepro, mirto, corbezzolo, euforbia e ginestra che si avvicendano nei vari periodi dell’anno.
Un paesaggio di selvaggia bellezza che suggerisce anche una breve deviazione alla batteria di Messa del Cervo, sull’altura omonima, edificata tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Dopo una serie di tornanti, giunti al mare si può visitare la fortificazione di Candeo.
Si può considerare il miglior esempio di architettura militare mimetica esistente nell’Arcipelago, con torrette d’avvistamento e postazioni abilmente incastonate tra grandi massi granitici. Un tuffo dalla banchina della cala è d’obbligo!
Si ripercorre ora un breve tratto della strada militare, prima della serie di tornanti si stacca sulla destra il sentiero n. 12: lo si segue tra ginepreti e macchia bassa, nell’immediato retro costa, testimone di una parte di isola remota e selvaggia.
Segnato solo da discreti omini di pietra, poco prima di una vedetta militare mimetizzate tra le rocce, s’intercetta il sentiero n. 13 che scende a destra verso Cala Crucitta.
Dopo aver immortalato il luogo, calpestato la sabbia dorata e, perché no, essersi rinfrescati nelle acque cristalline dell’insenatura, si prende la direzione di Cala Napoletana camminando in un vero e proprio paradiso terrestre, dove sono protagonisti i colori e i profumi unici dell’aromatico elicriso.
Lungo il sentiero n. 14 si guadagna il punto panoramico tra i più belli di Caprera: dalla fatiscente vedetta militare la vista spazia verso le Bocche di Bonifacio, passando in rassegna le isole nord-occidentali del Parco Nazionale. Suggeriamo anche di percorrere la breve variante che porta a Punta Galera, la propaggine più settentrionale dell’isola.
Oltrepassata la vedetta, si scende verso l’ampia Cala Napoletana con le sue acque limpide che in base al cielo possono variare dalle tonalità di verde smeraldo e turchese.
Dopo un tuffo defaticante, per rientrare alla fortificazione di Arbuticci ci sono due alternative: guadagnata nuovamente la vedetta militare l’itinerario n. 14 intercetta il n. 12, 13 e 15 e insieme salgono tra alti mirti ed eriche, oltrepassando una lecceta e convergendo nella mulattiera che riporta al punto di partenza.
Con la seconda proposta, da Cala Napoletana si raggiunge la tappa successiva, Cala Caprese, costeggiando dall’alto il mare: questa variante interseca il sentiero n. 15.
Qui, si scende verso un punto panoramico che si affaccia su Cala Caprese e costeggiando un imponente contrafforte granitico dalle fogge sinuose si riprende il sentiero n. 15 che attraversa Pian delle Spugne, camminando sotto le rade pinete (la zona è ora obiettivo di rimboschimento con specie arboree autoctone).
Incrociata la pista antincendio – che termina nei pressi di Cala Garibaldi – la si segue in salita fino a chiudere l’anello sotto la fortificazione di Arbuticci.
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