Le abetine del Prel e del Buscaiè sono tra le prime foreste italiane iscritte nel “Libro Nazionale dei Boschi da seme”.
Il bosco di abete bianco è stato mantenuto in purezza grazie alle condizioni pedoclimatiche della valle Pesio, che ne hanno favorito una crescita rigogliosa, e grazie alla presenza dei certosini che lo hanno preservato ed incrementato con una gestione forestale oculata.
Si imbocca la strada delle Canavere presso il villaggio Ardua e, camminando lungo la pista battuta, si raggiunge il pian delle Gorre.
Si prosegue lungo la strada sulla sinistra del rifugio per 200 metri e si svolta a sinistra percorrendo il ripido sentiero che conduce alla bella radura del pian del Creus.
Da qui si prosegue verso destra in direzione del rifugio privato Villa Soche e si sale per altri 15 minuti attraversando il bosco del Buscaiè, dove sono visibili gli spiazzi utilizzati un tempo per le carbonaie, fino ad incrociare il sentiero per il rifugio Garelli nei pressi del Gias Sottano di Sestrera.
Da qui si scende per 30 minuti e si raggiungono le cascate del Saut per poi ritornare al Pian delle Gorre lungo la via militare.