Montagne Doc: Alta Valle di Susa, il Monte Rotta

20 maggio 2019 - 14:34

Il Monte Rotta, una cima secondaria su quel ramo della Valle di Susa che si stacca da Cesana e raggiunge le montagne olimpiche di Sestriere. Uno dei luoghi migliori per godersilo spettacolo delle Alpi Cozie dalle cime della Val Chisone a quelle del Monginevro.

Nonostante l’apprezzabile notorietà di cui gode a Sestriere, il Monte Rotta non si può dire cima di rilievo, essendo soltanto una prominenza della cresta che dal Fraiteve scende verso sud. Il fatto di essere segnato con evidenza sulle diverse mappe della zona è dovuto al grandioso panorama che si gode dal suo punto culminante: una visione a 270° dalle montagne a nord di Bardonecchia alle cime della Val Chisone, passando attraverso lo Chaberton e le Alpi del Delfinato.

Vista sulle montagne dal Colle del Sestriere. Foto di Emanuela De Vecchi.

Giunti a Sestriere, si procede in direzione di via Monte Rotta e dell’omonimo centro di sci nordico: si parcheggia presso un bar, che funge anche da biglietteria e locale noleggio sci. Si inizia a camminare lungo l’unica strada, inizialmente asfaltata ma chiusa al traffico.

Vista dal sentiero per il Monte Rotta. Foto di Alessandro Clerici.

Dopo un’ampia curva ed una salita, si incontra una seconda sbarra: si prosegue lungo la strada parzialmente asfaltata, ignorando una deviazione a destra. Si continua per la stradina, superando le Gr. des Alpes e passando in una zona franosa, dove la carrareccia è in parte franata (è visibile anche un tunnel ostruito): si tocca quindi un colletto a quota 2115, in prossimità del quale arriva un impianto di risalita.

Oltrepassato il passo, si scende appena a 2105 metri slm fino ad incontrare uno sterrato che sale da Soleil Boeuf proprio in prossimità di un tornante; si svolta a destra e si sale con decisione fino a quota 2170, quando sulla destra si stacca un evidente sentiero.

Lo Chaberton visto da Sestriere.

Si prosegue quasi in piano, tornando sul versante est del Monte Rotta, fino a quando s’incontra una sorgente e, poco dopo, un segnavia (paletto) che aiuta ad individuare una traccia di sentiero. Questa raggiunge un colletto dal quale, camminando per la breve cresta, si sale sulla evidente cima.