Un percorso a cavallo tra le valli di Susa e Sangone, a due passi dal capoluogo piemontese Torino, immersi in scenari boschivi in cui la presenza dell’uomo è semprestata discreta e responsabile.
Data la lunghezza del tracciato, è necessario attrezzarsi con due auto (la Certosa di Montebenedetto non è servita da mezzi pubblici) oppure, soluzione certo più suggestiva, pernottare presso la recente Foresteria della Certosa o, in alternativa, al rifugio GEAT Val Gravio (m 1390), distante circa 1 ora.
Descrizione: superato l’affascinante complesso della Sacra, si percorre circa 1,5 km di strada asfaltata fino alla borgata Basinatto (esiste un sentiero che collega la Sacra a questa borgata, ma è spesso confuso e di difficile localizzazione).
Si prosegue in direzione ovest seguendo la segnaletica GTA e SF (Sentiero dei Franchi) toccando in successione le località di Bennale e Folatone (m 950). Il sentiero ora sale più ripido raggiungendo il punto panoramico di Roccia Corba (m 1484) per poi proseguire, sempre puntando a Ovest, fino a Col Bione (m 1420), sullo spartiacque tra la Val Susa e la Val Sangone, dove sorge una chiesetta (fontana).
Dopo un primo strappo si prosegue in leggera pendenza fino a toccare Carra Saettiva (m 1600) dalle cui rocce a strapiombo si apre la vista spettacolare sulla sottostante Val Sangone. Il tratto seguente è assai impegnativo a causa del fondo sconnesso e porta alla spianata del Pian dell’Orso (m 1850), caratterizzata da una seconda chiesetta.
Il sentiero ora precipita in mezzo al bosco in modo ripido fino all’Alpe Fumavecchia (m 1416). Da qui si segue la segnaletica per la Certosa di Montebenedetto che si raggiunge tra suggestivi boschi.
Se il giorno seguente non si volesse ripercorre il sentiero a ritroso, è possibile seguire i cartelli di legno che dalla Certosa di Montebendetto portano alla sottostante Certosa di Banda (600 metri circa) e a Villarfocchiardo (m 400), posta sul fondovalle della Val Susa (servito da treni e autobus della linea Torino/Avigliana – Susa).