Mature couple exploring city with bicycle's
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Trento è una bella città con un antico centro storico, ideale per camminare e perdersi tra i negozi di artigianato tipico, le chiese e i monumenti che si trovano ad ogni angolo.
Per chi programma una vacanza sulle montagne trentine, esplorare a piedi o in bicicletta la città è un’occasione per esplorare e comprendere meglio la storia del territorio.
L’itinerario si snoda partendo dall’APT di Trento, situata in via Alfieri, a margine dei giardini di Piazza Dante.
Attraversato il semaforo si percorre il breve tratto di via Alfieri prendendo a sinistra per via Manci, l’antica “Via Longa”: è una strada scenografica e colorata sulla quale si affacciano antichi palazzi dalle stupende facciate. Nei tempi passati vi si aprivano i più importanti negozi della città.
Sulla sinistra si erge la massiccia mole di Palazzo Galasso, detto anche del Diavolo per via di un’antica leggenda che lo volle costruito in una notte del 1602, da Giorgio Fugger, discendente dall’omonima famiglia di banchieri di Augusta; fu anche ammirato da Goethe che lo citò nel suo “Reisenach Italien”.
Sullo stesso lato, poco più oltre, troviamo il settecentesco Palazzo Trentini, recentemente restaurato, attuale sede della Presidenza del Consiglio Provinciale.
Di seguito fanno bella mostra di se Palazzo Pedrotti, sede della SAT (Società Alpinistica Tridentina) e Palazzo Salvadori, che, attraverso gli straordinari medaglioni di pietra situati sui portali, ci ricorda ancora la triste vicenda del piccolo ebreo Simonino.
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Tra una facciata e l’altra si individuano i caratteristici vicoli che portavano fino a metà dell’Ottocento al porto fluviale dell’Adige.
Si giunge così al Cantone, punto d’incontro fin dal Medioevo tra le vie San Pietre Suffragio e San Marco.
Tradizionale luogo di mercato fino al secolo scorso, era tale l’affollamento dei venditori di prodotti delle campagne circostanti e dei compratori da rendere difficile il passaggio alle carrozze.
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Svoltando a destra per via San Pietro si giunge all’omonima chiesa quattrocentesca con la bella facciata neogotica in stile veneziano.
Costeggiando il lato destro ci si troverà nell’antica piazza Anfiteatro che permetterà di raggiungere di seguito il vicolo di San Marco con l’annesso ex convento degli Agostiniani nell’interno del quale di notevole interesse è il bel chiostro.
Un piccolo slargo mette in comunicazione il dedalo di viuzze con l’antica contrada della fontana, oggi Via San Marco, che permette l’accesso al Castello del Buonconsiglio.
La costruzione del castello, uno dei maggiori manufatti dell’arco alpino, risale, per il nucleo più antico, al Tredicesimo secolo.
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Successivamente fu arricchita con l’erezione del Magno Palazzo, maestoso fabbricato in stile rinascimentale e la cosiddetta Giunta Albertiana, che permise di unire le diverse parti del fabbricato in un insieme straordinariamente armonioso.
La dominazione austriaca ridusse a caserma il Castello, all’interno del quale furono giustiziati nel 1916 gli eroi irredentisti Battisti, Chiesa e Filzi.
Il bastione estremo del castello è costituito dalla Porta dell’Aquila (così denominata perchè controllava il transito verso Aquileia), famosa per il ciclo di affreschi dei “Mesi”, capolavoro del Gotico Internazionale.
Attraverso la Porta Aquila si imbocca a sinistra la panoramica via Cervara.
Si sale così nella fascia collinare in un ambiente di urbanizzazione di principio del secolo.
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Grazie all’ottimale esposizione le vecchie ville sono ancora circondate da giardini di tipo mediterraneo, caratterizzati da una vegetazione steppico-mediterranea con varietà quali lo spaccasassi Celtis australis, il fico ed il caprifico.
Nei giardini delle numerose ville possiamo scorgere anche ulivi, lecci, magnolie, oleandri, cedri, cipressi ed altre conifere esotiche.
Percorrendo Via Cervara si può ammirare la poderosa mole del Castello, fondato sulla roccia.
Mantenendo la sinistra si imbocca Via della Pontara, naturale balcone sulla città che permette di abbracciarne il vecchio nucleo con lo sguardo.
In primo piano appare il pittoresco borgo di San Martino, rione di artigiani e barcaioli sulla via per la Germania.
Sullo sfondo il Duomo, le varie torri medievali (Torre Vanga e Torre Verde) e sullo sfondo il Doss Trento con il possente mausoleo dedicato a Cesare Battisti.
Si abbandona via della Pontara per la Salita della Spalliera, che permette di giungere alla piazza dei Cappuccini.
Su un’alta scalinata si erge la Chiesa dei Cappuccini, ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
S’imbocca a destra via Argentario e di seguito via delle Laste, scortate dalle edicole della Via Crucis, che conducono al piazzale del Santuario della Madonna delle Laste.
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Da qui il panorama si allarga sulla Valle dell ‘Adige (313m).
Dal Santuario si ridiscende in città verso via dei Giardini, scendendo per una scalinata; sulla sinistra si affianca per 300 m la statale 47 fino ad arrivare alla Chiesa dei Francescani dedicata a San Bernardino.
Il campanile di cotto e la mole secentesca del monastero formano un complesso molto pittoresco. Dal Sagrato un’ampia gradinata ombreggiata da tigli ed ippocastani scende in via Grazioli.
Quest’arteria, tracciata nel 1892, un tempo ricca di orti e frutteti, si collega a piazza Venezia, una volta piazza d’Armi per via delle esercitazioni militari che vi si svolgevano.
I giardini di Piazza Venezia (201m) costituiscono una preziosa area verde in una zona particolarmente trafficata della città. Approfittando del passaggio pedonale, si costeggia la fontana con i cavalli di bronzo (opera dello scultore trentino Eraldo Fozzer) e si imbocca l’antica via Calepina, sulla quale si affaccia il sobrio Palazzo Lodron, sorpassato il quale si apre il vicolo del Liceo che porta alla chiesa barocca di SS.Trinità ed al Liceo Classico cittadino.
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Davanti al Liceo si svolta a sinistra sotto la medievale Torre Massarelli, per il vicolo della Storta che porta in piazza Garzetti.
Dove un tempo si teneva il mercato dei contadini ora si tiene un mercatino di cose vecchie (il secondo sabato del mese).
Percorrendo in tutta la lunghezza la caratteristica piazza, si scorgono sulla sinistra i giardini prospicenti il bel palazzo ottocentesco del Tribunale in stile asburgico.
Sulla destra invece si apre la quadrangolare Piazza Fiera delimitata ad Est dal Palazzo Arcivescovile, a Nord dalle mura duecentesche, ad Ovest dal Torrione.
In questo luogo si tenevano un tempo le fiere di animali e delle caratteristiche scale.
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Dal Torrione si scende, prendendo a destra, per l’animata via Mazzini e poi per via San Vigilio, giungendo così alla cattedrale della città, dedicata al patrono San Vigilio, maestoso complesso dalle linee romanico-gotiche, costruita in periodi diversi a partire dal Dodicesimo secolo.
Qui si celebrò il Concilio di Trento.
Lasciando sulla destra la superba abside del Duomo e proseguendo per piazza d’Aregne, uno dei più caratteristici e tranquilli luoghi della città, si arriva all’entrata principale che si affaccia su via Verdi, la strada delle università.
Oltrepassando la stretta di destra si apre una delle più belle piazze d’Italia, Piazza Duomo, cuore della città.
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Il centro della piazza è arricchito dalla barocca fontana del Nettuno.
I lati sono delimitati, oltre al Duomo, dall’adiacente Palazzo Pretorio con la Torre Civica, dalle stupende case affrescate Cazuffi con gli accoglienti portici tardo-medioevali.
Da piazza del Duomo, verso la fontana dell’Aquila, si continua per l’armoniosa via Belenzani.
Si tratta dell’antica via Larga, una delle più belle e vivaci, contornata da armoniosi palazzi rinascimentali (Palazzo Geremia, Palazzo Thun sede del Municipio).
Chiude la via la barocca Chiesa di San Francesco Saverio, opera dell’architetto trentino Andrea Pozzo. A destra della chiesa la via Alfieri riconduce alle sede dell’APT, punto di partenza.
Altri percorsi e itinerari di trekking urbano a Trento si trovano sul sito di Discover Trento