Questo è l’itinerario delle Ferriere, interessante dal punto di vista botanico. Nel tratto che va da Torniella al “trampolino” troviamo essenze tipo la rovere, il tiglio, l’acero montano, oltre ad essenze di tipo mediterraneo, come il cerro, il leccio, l’albatro, l’erica, che sono sostituite progressivamente dalle igrofile come il pioppo, il frassino, il salice, lungo i fossetti. Lungo la strada carrareccia che parte da Torniella incontriamo le bellissime cascate chiamate i “canaloni” e un tratto roccioso dove “la Farma” ha scavato alcune vasche, meta estiva per bagni refrigeranti e di sole. Più avanti circa 1 km, si incontra un’antica struttura adibita fin dal medioevo a “Ferriera”, luogo nel quale il minerale ferro, estratto dalle miniere, veniva trasformato in semilavorato tramite un processo di riduzione a basso-fuoco (quello più diffuso in epoca medioevale). Nelle vicinanze incontriamo anche un’antica diga sempre a servizio della Ferriera (forza idraulica) per convogliare l’acqua e attivare il mantice. Proseguendo ancora per circa tre km e seguendo sud/est il fiume, percorriamo un non facile sentiero immerso nella macchia mediterranea. A quota 308 incontriamo un suggestivo e ben restaurato borgo rurale, il “Quarciglione”, luogo incan-tevole e panoramico. Poi, scendendo verso il Farma, a quota 200m lungo una carrareccia incontriamo un largo spiazzo vicino al fiume ed una spettacolare ansa detta il “trampolino”, dove è possibile mettere le tende.