Un itinerario fra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, che unisce due Parchi nazionali, cinque regionali e uno interregionale riassumendo in sé il meglio che le montagne appenniniche sanno offrire: circhi glaciali, laghi immersi nello splendore delle praterie d’alta quota, sterminate foreste, limpidi torrenti e spettacolari falesie di gesso. Qui vi presentiamo la tappa nr 2 – Dal Lago Santo Parmense a Prato Spilla
Il lago Santo parmense si trova nella parte occidentale del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e fa parte anche del Parco regionale dei Cento Laghi.
Il primo tratto dell’Alta Via dei Parchi ricalca buona parte del sentiero 00 e la GEA (Grande Escursione Appenninica). La tappa nr 2 interessa il Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano e il Parco regionale Valli del Cedra e del Parma, mostrando un susseguirsi di conche glaciali, creste rocciose, lastroni levigati, praterie e uno straordinario campionario di laghetti e spettacolari fioriture.
Dalle rive del lago Santo si sale alle falde del monte Marmagna dove inizia il percorso in cresta. Costeggiata la boscosa valle della Riserva Statale di Guadine Pradaccio, si scorgono le Capanne di Badignana, vecchio alpeggio oggi adibito a bivacco. L’occhio fugge verso numerosi specchi d’acqua: il minuscolo lago Bicchiere, il lago Scuro e i Lagoni incastonati nella faggeta ai piedi della Rocca Pumacciolo. Superato il monte Sillara (m 1859), la cima più alta e panoramica del Parmense, si guadagna il passo del Giovarello; si perde quota verso il modesto lago Martini, poi un ripido valloncello pietroso porta al bivacco Cagnin. La discesa continua nel bosco, sfiorando il lago Verde e giungendo alla diga del lago Ballano per poi raggiungere prato Spilla con una comoda passeggiata nella faggeta. Come arrivare: nei pressi di Lagdei lasciare l’auto: in circa mezz’ora di cammino si raggiunge il lago Santo Parmense.