Lazio, Terminillo: sci di fondo a pochi chilometri da Roma

La montagna di Roma: il Terminillo e le sue vette. Il comprensorio di piste di fondo del Terminillo, sito in località “Cinque confini”, costituisce attualmente il più importante polo laziale per gli amanti degli “sci stretti”.

20 maggio 2016 - 14:04

Sci di fondo sul Terminillo: un’esperienza unica

Un lungo itinerario (intorno ai 15 chilometri) può essere intrapreso iniziando dal parcheggio sotto al residence “I tre faggi”, a sua volta sotto l’abitato di Pian De Valli.

A fianco del parcheggio, inizia una pista battuta che, dapprima in leggera salita, si inoltra tra i faggi.

Dopo circa 3 chilometri, una ripida discesa (attenzione: spesso ghiacciata) conduce al pianoro di “Cinque confini”, con un bar-ristorante, il centro fondo e la casetta in legno adibita a postazione della Guardia Forestale.

Il luogo è raggiungibile anche in auto (poco prima dell’arrivo, piccola baita con noleggio di attrezzatura sulla destra) Da qui, partono molti anelli: “cinque confini” (3,5 chilometri, azzurra), “fonte Porcini” (4,7 chilometri, rossa), “Galoppatoio” (9 chilometri, rossa/nera) e diversi raccordi tra di essi.

Dal centro fondo seguiamo la pista (che segue il percorso di quella che è la strada asfaltata estiva per Campoforogna) dapprima in piano, lasciando a destra il bivio per fonte Porcini.

La montagna di Roma d’inverno: paradiso per lo sci di fondo

Successivamente, ad un ulteriore bivio, si prosegue diritti ed in salita, percorrendo alcuni tornanti fino al galoppatoio (riconoscibile per una casetta rossa sulla destra) dove finalmente la strada si fa più pianeggiante.

Da qui parte la pista “Acerone”, percorso ad anello di media difficoltà di circa 2,5 chilometri. Proseguendo dritti si sale per altri ripidi tornanti con viste spettacolari della parete del Terminillo e del rifugio Sebastiani. Fino alla fine della pista, in località Campoforogna.

Da qui si scende, con tratti a volte ripidi e con curve a gomito, fino ad un bivio a destra, dove si risale un colle scendendo sull’opposto versante.

Si giunge così oltre il galoppatoio, sciando parallelamente al tratto di salita percorso prima per giungervi. Ad un successivo bivio, a destra, si entra in una stretta valle costeggiando un torrente e ci si immette poi sulla larga pista principale.

Da qui, una lunghissima discesa riconduce ai “Cinque confini”. Se siamo partiti direttamente dai “Tre faggi”, poi, dovremo calcolare gli altri 3 chilometri necessari per tornare all’inizio della pista di raccordo.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Meravigliosa Capri a inizio primavera: trekking vista mare ad Anacapri

Piemonte, arriva la primavera: trekking nella meraviglia del Lago Mergozzo

Sicilia in primavera: camminare vista mare a Capo San Marco