Lungo il Lago Maggiore, dal San Carlone al Golfo Borromeo

Prima di intraprendere l'itinerario, vale una visita al centro di Arona, con le chiese e il Museo Archeologico e Mineralogico, e i suoi immediati dintorni, in particolare la Rocca Borromea e il Sacro Monte di San Carlo, che sebbene definito tale, non rientra nel gruppo di Sacri Monti Unesco

20 maggio 2018 - 13:07

Dal Colosso di San Carlo, o più comunemente “San Carlone”, ci si dirige in direzione di Dagnente e quindi di Meina, camminando prevalentemente su strade asfaltate che attraversano zone residenziali, prestando particolare attenzione al traffico veicolare, essendo strade per lo più prive di marciapiedi o spazi per un transito pedonale.

A Meina può valere la pena una deviazione dal centro per visitare il Museo di Meina, ospitato nella storica Villa Faraggiana.

Alternando tratti boscosi a brevi scorci sul lago, si giunge rapidamente a Lesa, dove si guadagna un po’ di quota e iniziano ad offrirsi all’escursionista panorami di più ampia portata, alternati alle ville storiche storiche ottocentesche.

Anche qui, si consiglia una deviazione per la visita al Museo Manzoniano.

Attraversando ancora zone residenziali e alcune aree agricole, si raggiunge Belgirate, con la maestosa Chiesa Vecchia o Chiesa di Santa Maria, risalente all’XI secolo, dalla quale si ha un ampio panorama sul basso Verbano.

Rapidamente si sale di quota per poi proseguire alti sul lago verso Stresa e le sue frazioni.

Al limite di una radura si incontra il piccolo oratorio di San Paolo, nelle cui vicinanze furono ritrovate alcune monete dell’epoca imperiale romana e un masso con alcune coppelle, segni di un’antica frequentazione dell’area.

La mulattiera prosegue fino a Magognino, per poi scendere al piccolo cimitero frazionale che ospita anche la Chiesa di Sant’Albino, altra struttura di epoca medievale, con un piccolo campanile caratteristico delle pievi di quell’epoca.

Si inizia ora a scendere leggermente, sempre su sentieri e mulattiere, verso Passera e quindi a Stresa, passando alle spalle di Villa Pallavicino, che ospita un parco botanico-faunistico visitabile.

A Stresa l’itinerario percorre il lungo lago, ma è comunque consigliata una visita al centro e con il battello (di linea o privato) alle Isole Borromee (Isola Bella, Isola dei Pescatori e Isola Madre).

Superati i grandi alberghi di lusso della riviera stresiana, per un breve tratto si percorre la Strada Statale del Sempione, fino all’Hotel Villa Aminta, dove si sale rapidamente e ci si immerge in un mondo rurale che contrasta fortemente con il lusso turistico del lago.

Su sentiero in falso piano, tra prati e boschi, si raggiunge la prima frazione di Baveno, Roncaro, e si discende al lungo lago.

L’itinerario tocca quindi il cuore turistico-culturale della cittadina, con la Chiesa dei SS. Gervasio e Protasio, il Battistero e il Museo Granum, dedicato al Granito Rosa di Baveno e al lavoro degli scalpellini, e prosegue quindi verso la frazione di Oltrefiume, che sorge proprio ai piedi delle cave del pregiato granito.

Si prosegue in direzione nord, abbandonando progressivamente l’area abitata e iniziando una breve salita verso il colle che ospita la Torre di Feriolo, postazione di epoca medioevale a controllo del lago e dello sbocco dell’Ossola.

Si scende quindi a Feriolo, e lungo l’itinerario ciclo-pedonale ci si inoltra nella Riserva Naturale di Fondotoce, costeggiando l’area del canneto, di notevole importanza naturalistica e luogo di nidificazione e passaggio di numerose specie di uccelli.

Lasciata la Riserva, si sale rapidamente al borgo di Cavandone, con il suo tasso secolare, e quindi su comoda mulattiera, ridiscende alla sponda del Lago Maggiore, nel centro abitato di Suna.

TAPPE: consigliata la percorrenza in 3 tappe, da Arona a Belgirate (10 km), da Belgirate a Baveno (10 km), da Baveno a Suna (13 km)

 

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