Pirgy e San Severa

20 maggio 2018 - 13:10

Santa Severa, con il suo castello costruito direttamente sul mare, dove ancora appaiono le basi delle mura romane, è interamente delimitato da una cerchia muraria turrita di probabile epoca medioevale. Sullo stesso sito del castello di Santa Severa sorgeva nell’antichità Pyrgi.

Era una città costiera fondata dagli Etruschi alle pendici dei Monti della Tolfa, nell’Etruria Meridionale. Fu il porto principale di Caere (l’odierna Cerveteri da cui dista 13 km) ed il principale scalo di tutta l’Etruria, sede del più importante santuario non solo della città, ma di tutta l’Etruria marittima. Sacro alle dee Uni ed Astarte, la città è citata da Virgilio nell’Eneide.

Al termine del viale alberato che porta al Castello, nel lato nord-orientale sotto la Torretta della Porta, si apre l’arco in blocchi di travertino, sormontato dagli stemmi in pietra di Urbano VIII al centro e dei nipoti: il Cardinale Francesco Barberini a sinistra e Taddeo Barberini, Prefetto di Roma, a destra. Dall’apertura si accede al Cortile della Guardia dove, alla sinistra, si trova una casetta con lo stemma del Commendatore Guidiccioni, risalente forse al XVI secolo, chiamata Casa della Bambola. A sinistra della casa si apre il cancello che porta al Cortile dei Trottatori, alla destra si trovano la Casa dei Somari e la Casa dei Cavalli; da qui una breve scala conduce alla Casa del Muratore. Ancora sulla destra un arco sormontato da una piccola edicola e affiancato da due merli, costruito nel 1696 in occasione della visita di Papa Innocenzo XII, consente di accedere alla Via del Castello. Continuando sulla destra si incontra un ampio ingresso dal quale si entra nel Cortile delle Barrozze.

Lungo la Via del Castello, sulla destra, si trovano la Casa dei Forni, il Vicolo del Bacio, sulla sinistra un ampio giardino con palme. Usciti dal castello, all’interno del quale oggi è ospitato un interessante Museo del Mare e della Navigazione Antica, si trova l’area archeologica di Pyrgi (in greco Pyrgoi), antico porto di Caere Vetus (l’antica Cerveteri) e strategico punto nevralgico per il traffico di merci con il Mediterraneo. Nel 1964 in questa località sono stati rinvenuti tre documenti incisi su lamine d’oro di notevole interesse storico-linguistico per l’archeologia etrusca, considerate tra le prime fonti scritte in lingue italiche. Interessante è il Museo Antiquarium, ricco di reperti di notevole importanza archeologica, originari dei centri abitativi di Pyrgi (sec. VI a. C.) e del suo Santuario di orgine etrusca.

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