Con Domenico Cacioppo alla scoperta del Belice

17 marzo 2020 - 23:58

Un inverno in Sicilia con il Laboratorio del Camminare Terre del Gattopardo che propone, previa prenotazione dell’attività, due percorsi alla scoperta di un territorio sorprendente e del suo affascinante contesto naturale, nei giorni di sabato 20 novembre e domenica 5 dicembre.

Le escursioni porteranno i partecipanti a conoscere paesaggi ricchissimi e variegati caratterizzati da una morfologia collinare, nonché sapori genuini e tradizionali dell’enogastronomia tipica locale.

Gli escursionisti potranno così avventurarsi nella Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco che protegge un vasto territorio in cui si trovano diversi ambienti dal grande valore geologico, faunistico, botanico, ma anche storico-archeologico.

Infatti, nell’area della Riserva si trova la grande abbazia di S. Maria del Bosco e l’antica città punica di Adranone. Il monte Genuardo (m 1175), una delle vette più elevate dei monti Sicani, è ricoperto da vaste aree boschive naturali di querce e di rimboschimento di conifere che ospitano una ricca fauna e, soprattutto, una composita avifauna tra cui il capovaccaio, l’unico avvoltoio rimasto in Sicilia.

Lungo la strada per S. Maria del Bosco ed in prossimità della vetta del monte si trovano le cosiddette pillow lavas o “lave a cuscino”, depositi di lava dovuti ad attività eruttive di epoche remote.

Nelle aree aperte si trova anche il lodolaio, falco molto raro in Sicilia, che ha trovato qui zona di nidificazione. Un’altra opportunità è la visita alla Riserva Naturale Orientata Foce del Fiume Belice e dune limitrofe, che tutela una fascia costiera di circa 5 chilometri, la più africana delle spiagge siciliane.

Infatti è costituita da una spiaggia di sabbia finissima che si estende da Marinella di Selinunte fino a Porto Palo, interrotta dalla foce del fiume Belìce. Lo sbocco del fiume rappresenta un ottimo punto di osservazione ornitologica per l’ampia presenza di avifauna stanziale e di passo.

La spiaggia è costituita da basse dune sabbiose, il cui paesaggio si modifica continuamente per le mareggiate e l’azione dei forti venti che spostano la sabbia creando accumuli dove piante specifiche riescono ad attecchire e a “fermare” la duna sabbiosa. Queste piante sono tipiche dei climi sub-tropicali e sopportano l’aridità estrema, l’insolazione continua e le temperature molto elevate.

L’ecosistema è estremamente fragile e, oltre alle diverse specie di uccelli, ospita un’interessante fauna dunale. La foce del fiume e il suo corso ospitano una tipica vegetazione ripariale e palustre costituita da cannucce, giunchi e zigoli.

Per informazioni
Cell. 333.8066163
(Domenico Cacioppo)
Cell. 333.6570743
(Francesco Cacioppo)
Cell. 333.9515122
(Vita Di Campo)
i.mediterraneo@libero.it

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