Una straordinaria biodiversità che regala al territorio del Gal Cittadella del Sapere una grande varietà di elementi riguardanti tipicità, terra, prodotti e sapori. Nulla è immune da ciò e anche la stessa agricoltura presenta caratteri diversi in relazione alla conformazione orografica e alla fascia altimetrica in cui viene praticata: da quella silvo-pastorale del Pollino ad una orticoltura “di qualità” delle aree di fondovalle passando a quella di tipo estensivo dei comuni montani.Ogni zona si distingue per le sue produzioni ma tutte conservano il carattere della tradizione e della genuinità delle antiche ricette: la Valle del Sinni si identifica con la produzione del peperone di Senise, un prodotto di qualità che ha ricevuto da circa dieci anni il riconoscimento IGP, mentre nel Serrapotamo l’indiscussa regina della tavola è la farina di Mischiglio PAT prodotta tra gli altri nei comuni di Castronuovo, Tena, Calvera e Carbone, da cui ne deriva l’omonima pasta fresca e secca. Nei comuni della Valle del Noce (soprattutto Lagonegro, Rivello e Trecchina), particolarmente significativa è l’attività di allevamento ovi-caprino, mentre nella vicina costa Tirrenica è ovviamente il pesce a farla da padrona. Ricche varietà che accompagnano ogni giorno le tavole lucane regalando sensazioni al palato davvero forti e assolutamente non comuni ad altri luoghi. Per questo non sarà difficile mangiare del pesce fresco di Maratea condito con dell’olio prodotto a Terranova di Pollino o una zuppa di pescato fresco accompagnata da pomodori di Rotonda.