Allarme processionaria in Alto Adige: la più grave infestazione da 10 anni

2 marzo 2022 - 10:47

Il caldo anomalo di questo febbraio ha accelerato l'infestazione delle processionarie. I bruchi di questo insetto col caldo lasciano l'albero ospite e formano lunghe processioni sui terreni. Le autorità hanno deciso di spargere con gli elicotteri una sostanza per eliminarle

Le autorità forestali hanno rilevato una massiccia presenza di processionarie nei boschi del Trentino Alto Adige, secondo le prime stime potrebbe trattarsi dell’infestazionepiù grave degli ultimi 10 anni.

Ogni anno vengono effettuati controlli per verificare lo stato di infestazione di questo parassita, che colpisce in particolare gli alberi di pino, e rappresenta un rischio per la salute umana e animale.

L’Università di Padova ha svolto una perizia per valutare la diffusione di questo insetto, il rapporto finale ha consigliato interventi per il contenimento.

É stato l’assessore provinciale responsabile per le foreste Arnold Schuler a lanciare per primo l’allarme sulla situazione legata alla crescita della processionaria in Alto Adige.

La processionaria è pericolosa infatti sia per l’uomo che per gli animali, in particolare per i cani.

Un problema particolarmente sentito dagli amanti della natura e del trekking, che rischiano spiacevoli incontri con questi bruchi dalla pelle urticante durante trekking ed escursioni nei boschi.

Questi animali infestano gli alberi della famiglia del pino, con l’arrivo della primavera e del primo caldo le larve abbandonano i loro nidi di seta sugli alberi e si spostano a terra formando lunghe colonne di bruchi.

 

I rischi della processionaria per l’outdoor

Il servizio foreste della provincia di Trento ha rilevato un incremento dell’infestazione della processionaria già all’inizio dell’anno, le condizioni climatiche particolarmente miti sono le principali indiziate per il problema.

La processionaria è una specie di falena mediterranea che è uno degli insetti principali dell’Alto Adige. Prima di trasformarsi in farfalle però questo insetto ha la forma di un bruco che si nutre di aghi di pino.

D’inverno l’insetto si protegge dentro vistose ragnatele bianche che si trovano sulle chiome ed alle estremità dei rami di pino, chiaro indicatore dell’infestazione.

Le foreste di pino sono molto diffuse in Trentino-Alto Adige, per questo nei boschi di questo territorio la presenza delle processionarie è costante. Quest’anno una presenza particolarmente numerosa è stata rilevata in Val Venosta tra Parcines e Malles, così come nella Bassa Atesina e nella Valle Isarco.

 

Georg Pircher, direttore dell’Ispettorato forestale di Silandro, ha affermato

“Quest’anno ci si può già aspettare che le processioni dell’insetto appaiano sul terreno della foresta già a partire da ora. I peli urticanti di questi parassiti della foresta sono velenosi per l’uomo e possono causare reazioni spiacevoli. I sintomi vanno dal prurito e l’irritazione della pelle a possibili infiammazioni delle mucose o disturbi asmatici.”

 

Disinfestazione con preparato biologico 

Proprio la nutrita presenza di questo animale ha spinto le amministrazioni locali e il servizio forestale a trovare delle soluzione di breve e lungo periodo.

La soluzione definitiva è cercare di convertire le foreste di pino in foreste miste, così da limitare gli alberi di cui le processionarie si nutrono.

Nell’immediato però le autorità hanno deciso di utilizzare una particolare preparato biologico non pericoloso per animali e piante ma letale per le processionarie: il Bacillus thuringiensis.

Questo preparato sarà sparso sulle foreste utilizzando un elicottero che sorvolerà le zone interessate dall’infestazione. Questa sostanza biologica si degrada in pochi giorni.

Per questo nelle prossime settimane le autorità si raccomandano di rimanere sul sentiero durante le escursioni in modo che eventuali processioni siano più visibili ed evitabili da parte degli escursionisti.

I cani devono essere tenuti sempre al guinzaglio per evitare che possano ingerire o toccare questi insetti. La superficie boschiva da disinfestare col preparato anti processionaria è di circa 1.200 ettari.

 

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