Appello a Chi l’ha visto per l’escursionista disperso sul Gran Sasso

24 ottobre 2024 - 19:30

La famiglia di Giorgio Lanciotti, l'escursionista disperso sul Gran Sasso circa un mese fa e le cui ricerche sono state sospese, si è rivolta a "Chi l'ha visto?" nella speranza di ritrovarlo

La famiglia di Giorgio Lanciotti fa un appello a Chi l’ha visto

L’appello per ritrovare Giorgio Lanciotti, artigiano 35enne di Scerne di Pineto in provincia diTeramo, scomparso durante un’escursione sul Gran Sasso il 21 settembre scorso, è arrivato alla trasmissione”Chi l’ha visto?”, su Rai 3.

Dopo 26 giorni di ricerche infruttuose, condotte con l’impiego di oltre 600 soccorritori, elicotteri e droni, le operazioni sono state sospese, senza che sia stata trovata alcuna traccia di Giorgio sulla vetta orientale del Corno Grande.

I familiari, pur scossi dal lungo periodo di attesa e dall’incertezza, hanno deciso di fare un nuovo tentativo: chiedere al pubblico di segnalare qualsiasi avvistamento o informazione utile.

Nonostante le ricerche sul Gran Sasso siano state esaustive, resta una speranza inconfessata che Giorgio possa essere riuscito a scendere a valle, forse disorientato o affetto da amnesia.

L’appello lanciato durante la trasmissione, con una scheda dettagliata pubblicata sul sito ufficiale, invita chiunque possa averlo visto a farsi avanti.

 

Che cosa è successo all’escursionista disperso

Dopo aver parcheggiato la propria auto in zona Cima Alta, a 1.600 metri di altitudine, nei pressi di un campeggio, si era diretto verso la cima orientale del Gran Sasso, passando per il rifugio Franchetti.

Il Rifugio, situato a circa 2.433 metri di altezza, è una delle mete preferite dagli alpinisti ed escursionisti nella zona, essendo un punto di partenza strategico per le ascensioni alla vetta del Corno Grande, la montagna più alta degli Appennini.

Dopo la scomparsa dell’uomo e il mancato rientro, i familiari hanno lanciato l’allarme domenica mattina, dando così il via alle ricerche.

La presenza di un veicolo abbandonato nella zona è stata uno dei primi indizi che hanno permesso di localizzare un possibile punto di partenza per l’operazione di soccorso.

Dopo prolungate ricerche, sospese per il maltempo, si è ritenuto terminarle definitivamente.