Nella giornata di mercoledì 28 dicembre, un piccolo aereo da turismo che era decollato da Trento e diretto a Belluno ha avuto un’avaria mentre sorvolava le montagne della Val di Fiemme.
Il pilota è riuscito a portare a termine una complicata manovra di emergenza e ad atterrare sulla neve in un pianoro nel gruppo montuoso del Lagorai, in Trentino.
Il velivolo ha toccato terra a circa 100 metri dal bivacco «Paolo e Nicola», nel comune di Predazzo, lungo il versante della Val di Fiemme, a una quota di 2.100 metri.
Alla cloche dell’aereo Silvia de Bon, giovane pilota di 22 anni, che stava trasportando il fratello Mattia di 27 anni con la fidanzata Giorgia Qualizza di 28. Tutti i ragazzi sono originari della provincia di Belluno.
I tre passeggeri, coscienti e in buono stato di salute, sono riusciti ad uscire autonomamente dall’abitacolo, hanno immediatamente chiamato il 112 intorno alle 16.25 e sono saliti fino al bivacco per aspettare i soccorsi.
La centrale unica di Trentino Emergenza ha chiesto immediatamente l’intervento di un elicottero, mentre gli operatori delle Stazioni di Moena e Caoria si sono resi recati nella piazzola di atterraggio per fornire supporto.
L’elicottero è volato in quota e ha raggiunto e caricato a bordo i tre feriti, che sono stati immediatamente trasferiti all’ospedale Santa Chiara di Trento per le cure e gli accertamenti.
Le loro condizioni sono buone, le ferite più serie le ha riportate Silvia, colpita da alcune schegge di vetro del finestrino andato in frantumi al momento dell’impatto.
Gli altri due passeggeri sono invece tornati a casa in serata, dopo aver terminato le visite mediche in ospedale, accompagnati da un genitore.
Nella mattinata di giovedì 29 dicembre i Vigili del Fuoco di Trento si sono recati sul luogo dell’incidente per effettuare rilievi e per mettere in sicurezza l’aereo.
Il velivolo è stato bloccato con alcuni massi, per impedirne lo scivolamento a valle, è stato inoltre svuotato il serbatoio dal carburante residuo.
Per trasportare sul Lagorai gli operatori è entrato in azione il Nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento e sul posto si è diretto anche il soccorso alpino della Guardia di finanza per le indagini di competenza.
Ettore, il padre della pilota e di un passeggero, ha raccontato al Corriere della Sera: “Silvia mi ha raccontato che l’aereo aveva già problemi di accensione a Trento, così ha chiamato il suo ispettore che le ha spiegato come dovesse fare”
“Andando in alta quota, ha accusato altre noie— ha aggiunto il padre — Mi ha raccontato che l’aereo è andato giù in picchiata e che si è salvata applicando le manovre di salvataggio. Ha perso i sensi per un attimo e non si ricorda gli istanti prima del botto”.
La ragazza aveva compiuto quella tratta già numerose volte. Inoltre, dopo quello italiano, aveva appena conseguito il brevetto americano in Florida.