Cammini Aperti: da un’idea di Regione Umbria si celebra in tutta Italia la passione per il trekking

8 febbraio 2024 - 17:49

Cammini aperti, Sapori d’Italia e Drive My Tasting: tre iniziative per conoscere la natura, la storia e i sapori d’Italia

Una idea semplice ma coinvolgente,nata in Regione Umbria per conoscere le bellezza della natura e della storia del cuore verde d’Italia ed ora esportata in tutta la Penisola.

Cammini d’Italia, che tra origine nella meraviglia della natura umbra,  è una delle iniziative presentate in occasione della Borsa Italiana del Turismo in presenza della Ministra Santanché, e  che si pongono nel solco del progetto “Scopri l’Italia che non sapevi – Viaggio Italiano” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo.

Le altre due iniziative all’insegna del viaggio lento sono“Aromi d’Italia” e il bus del gusto Drive My Tasting.

Il turismo lento rappresenta un segmento in forte ascesa che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro” – ha dichiarato la ministra.

In più” – ha continuato – “è un modo di viaggiare che ben si sposa con l’enogastronomia, fattore identitario noto in tutto il mondo e dal fortissimo potere di attrazione per i turisti italiani e stranieri.

Ecco perché questi due progetti formano un connubio vincente e indissolubile nell’ottica di ampliare la strategia di comunicazione delle eccellenze dei nostri territori.

Mettere a sistema i cammini come prodotto turistico, con loro specifiche identità e omogeneità, è una delle sfide che il governo si pone in ambito turistico.

I cammini religiosi – su cui nell’ultima legge di bilancio abbiamo stanziato ulteriori 15 milioni, per un ammontare complessivo di oltre 19 –, poi, costituiscono un’occasione preziosa in vista del Giubileo 2025, che vedrà arrivare oltre 30 milioni di turisti nella sola capitale.

“Un appuntamento, questo, ” – ha concluso – “che non deve farci trovare impreparati. Invece, dobbiamo lavorare insieme – Ministero, Regioni e gestori dei cammini – stabilendo una tabella di marcia di interventi in tema di percorribilità, segnaletica, servizi accessori e campagne di comunicazione mirate”.

Il progetto generale vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi)

Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano invece rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo.

 

Umbria, paradiso per il turismo lento, i cammini ed il trekking del gusto

Non è un caso che l’Umbria sia capofila di questa iniziativa nazionale sui cammini.

Grazie al fascino delle sue bellezze naturali, alla ricchezza culturale dei suoi territori e alle sue pregiate produzioni enogastronomiche, la regione si è ritagliata uno spazio di eccellenza nell’ambito del turismo sostenibile.

In qualità di ente capofila del progetto” – ha dichiarato  Paola Agabiti, Assessore al Turismo della Regione Umbria” – abbiamo svolto e continueremo a svolgere con impegno un’attività a favore di tutte le regioni italiane per la diffusione di questa forma di turismo che ha forti ricadute positive sul territorio, non solo in termini economici, ma anche sociali ed ambientali“.

Ph.: Gettyimages/Freeartist

Dalla prima indagine Enit realizzata da Touring club e Ipsos per analizzare il fenomeno del turismo lento” – ha proseguito l’Assessore – “l’Umbria è risultata una delle tre regioni più apprezzate da italiani e stranieri: un risultato lusinghiero per la nostra regione che ha superato sul versante turistico tutte le aspettative con sette milioni di presenze registrate.

Numeri che, se da una parte confermano come la programmazione regionale con lungimiranza abbia saputo coniugare sviluppo economico e tutela del patrimonio culturale e ambientale, dall’altra rappresentano un’ulteriore spinta a mettere in campo nuove idee e progetti per potenziare un’offerta sempre più attrattiva e variegata.

Il turismo lento e sostenibile in questo contesto rappresenta un tassello fondamentale per la crescita e un elemento identitario forte della nostra nazione, coniugando storia, religiosità, ambiente e benessere”.

 

Cammini Aperti, in cammino nell’Italia della natura e della storia

“Cammini Aperti”, la prima delle iniziative presentate, si terrà il 13 e 14 aprile.

Consisterà in ben 42 escursioni, 2 per ogni Regione e Provincia Autonoma, a cui prenderanno parte, previa iscrizione gratuita sul portale dedicato, oltre 2000 partecipanti.

Ideato e progettato dalla Regione Umbria – realtà capofila del turismo lento – con la sua partecipata Sviluppumbria spa, in veste di soggetto attuatore, ha attratto tutte le Regioni che sono tutte dette disponibili a partecipare.

Ogni Regione ha selezionato gli itinerari tra quelli presenti nel Catalogo dei Cammini Religiosi del Ministero del Turismo, nell’ Atlante dei Cammini del Ministero della Cultura o nell’ Atlante dei Cammini Regionali.

“Cammini Aperti” si pone l’obiettivo di creare il più importante evento del genere, promuovendo i valori dell’accessibilità.

Guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna saranno presenti con i camminatori.

Gli itinerari avranno caratteristiche comuni in tutta Italia: saranno ad anello, lunghi tra i 6 e i 10 km e con un dislivello positivo e negativo non superiore ai 300 metri.

 

Aromi d’Italia: i sapori e profumi dell’eccellenza enogastronomica italiana e Drive My Tasting, il bus del gusto

Sarà la Toscana invece a coordinare il progetto Aromi d’Italia.

Scoprire un territorio in modo slow vuol dire anche assaporarne i prodotti tradizionali, veri e propri ambasciatori della cultura e della storia del nostro paese ” ha dichiarato Leonardo Marras, Assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana.

Per promuovere il turismo lento dal punto di vista dell’enogastronomia si è scelto di fare ricorso ai profumi senza tempo della cucina tipica di ogni regione, gli aromi che segnano esperienze di scoperta e riscoperta.

Il progetto è partito quindi dalla definizione di questi aromi attraverso un sondaggio tra esperti, addetti ai lavori, comunicatori. Obiettivo: identificare con certezza il profumo di ogni regione.

Ph.: Gettyimages/Andreyes

Si procede poi con il fissare ogni aroma in un kit olfattivo da divulgare a giornalisti, influencer operatori della comunicazione turistica, per consolidare il rapporto tra destinazione e profumo gastronomico.

Una vera avventura dei sapori, condotta con una ricerca meticolosa che consentirà di usare solo aromi naturali.

Per concludere in bellezza è previsto un vero e proprio tour  che da nord a sud, isole comprese, proporrà degustazioni dei diversi piatti.

Il viaggio dei sapori sarà celebrato tra aprile e maggio in un modo ingegnoso. “Drive My Tasting” girerà l’italia.

Sarà un esclusivo bus, chiamato “Drive my tasting”, arredato con una cucina professionale e tavoli per 30 coperti, ad accogliere gli ospiti che ceneranno e degusteranno il meglio della tradizione enogastronomica regionale.