Men hiking on the top of Cervati mountain in Cilento National Park with background of the gulf of Policastro
Il Cammino delle Terre della Dieta Mediterranea è un percorso relativamente nuovo, un progetto che attraversa tutto il Cilento, il sud della Campania, e che ha un obiettivo: consentire di passeggiare in modalità slow lungo il territorio per scoprire cosa significa vivere in modo sano.
Il tutto inizia a partire dalla metà del secolo scorso quando due studiosi americani, Ancel e Margaret Keys, condussero degli studi a Pollica, in provincia di Salerno.
Queste ricerche avevano uno scopo ben preciso: scoprire il segreto della longevità e del benessere degli abitanti del Mediterraneo.
Da quel momento in poi, la comunità di Pollica ha cominciato a dare vita a vari progetti che coinvolgono partner scientifici, istituzioni e custodi della memoria locale.
È proprio sulla scia di questi studi che, nel corso di quest’anno, ha preso quindi forma il Cammino delle Terre della Dieta Mediterranea.
Ph.: da www.giornaledelcilento.it
Si tratta di un itinerario che attraversa il Cilento in modalità slow, incentrato sulla scoperta del “vivere mediterraneo” e di un patrimonio archeologico, antropologico, naturalistico unico nel nostro territorio.
Il cammino si sviluppa per ben 141 Km, ed è suddiviso in 9 tappe che si snodano lungo la costa e le colline del Cilento.
Da Ascea, l’antica Velia città-stato della Magna Grecia, fino a Paestum, già Poseidonia, passando per Pollica e gli altri comuni tra mare ed entroterra.
Insomma, dei veri e propri esempi di luoghi capaci di toccare tutte le dimensioni dell’essere.
Il progetto è nato grazie all’impegno del Comitato Promotore del Cammino delle Terre della Dieta Mediterranea, presieduto dalla guida ambientale escursionistica Ilaria Di Gregorio, e composto da cittadini, ecologisti, amanti del Cilento e dell’escursionismo.
Seguendo le orme delle civiltà greco-romane, questo itinerario, che collega le antiche città di Poseidonia/Paestum ed Elea/Velia, vuole offrire ai viaggiatori un’esperienza unica che tocca sette dimensioni fondamentali.
L’antropologia del popolo cilentano, il pensiero filosofico occidentale, la cultura enogastronomica, l’archeologia, il paesaggio, l’esperienza multisensoriale del benessere e il concetto di lentezza.
Il cammino, in primis, mira a sensibilizzare le persone sull’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile, mostrando come le pratiche tradizionali possano essere integrate nelle moderne abitudini alimentari.
Dunque, si tratta di uno stimolo al dialogo interculturale e a una presa di coscienza ecologica.
In aggiunta, l’intero progetto mira a promuovere la fruibilità del territorio in ogni stagione, sfruttandone la diversità e l’estensione.
L’itinerario, come si accennava prima, si estende attraverso tutto il territorio cilentano, i cui punti di partenza e di arrivo ricalcano le antiche vestigia greco-romane.
I comuni coinvolti sono quindi Ascea (l’antica Velia), Casalvelino, Pollica, San Mauro-Cilento, Serramezzana, Montecorice, Castellabate, Agropoli, Ogliastro Cilento, Cicerale, Giungano, Trentinara e Capaccio (l’antica Paestum).
Il percorso attraversa il Parco Nazionale del Cilento, il Vallo di Diano e Alburni, che ospita il più alto tasso di biodiversità in Italia, grazie sia alle sue caratteristiche microclimatiche che geologiche.
Ph.: da winenews.it
All’interno si possono ritrovare 28 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 8 Zone di Protezione Speciale e fino a 3500 specie vegetali, oltre a siti archeologici come le Grotte Paleolitiche di Marina di Camerota e i Parchi di Paestum e Velia.
La stessa Pollica si trova nei pressi del Parco Archeologico di Elea, luogo in cui sorse una delle più famose Scuole filosofiche dell’antica Grecia.
Le tappe del percorso, come si diceva inizialmente, sono 9 in totale.
La prima tappa vi condurrà nell’antico Stato di Elea, la città del pensiero e delle acque. La tratta parte da Ascea e si dilunga fino a Casalvelino, per un totale di 15 Km.
Camminerete tra rovine greco-romane e medievali sulle orme dei filosofi Parmenide e Zenone.
Il cammino incomincerà proprio nel Parco Archeologico di Elea-Veila.
Da lì in poi procederete lungo gli argini del fiume Alento fino alla sua foce.
Il cammino vi porterà quindi ad Approdi di San Primo, terre fertili di Venere e dogane di mare. La tappa si sviluppa da Casalvelino a Pollica per circa 16,79 Km.
Passeggerete tra vari terrazzamenti collinari fino ad arrivare al blu cristallino del mare che bagna alcune delle più belle spiagge italiane.
Ripartirete per Pollica per raggiungere la località di San Mauro Cilento a Serramezzana. Questa tappa si dilunga per 16 Km e vi guiderà nella terra di mezzo, alla scoperta dell’oro bianco della valle dei molini e delle calcare.
Dalla costa risalirete sui borghi collinari attraverso la valle dell’oro, che unisce ruderi di mulini ad acqua e luoghi di estrazione del calcare, testimoni silenziosi di antiche e fiorenti attività.
Da Serramezzana dovrete quindi incamminarvi fino a Montecorice passeggiando per poco più di 16 Km.
Dai colli costieri argillosi e dalle pareti rocciose, rifugio di poiane e falchi pellegrini, arriverete al bosco dei pini d’Aleppo fino alla spiaggia sottostante.
Il quinto giorno approderete alle Marine di Leucosia, le rocce dell’ultimo canto della sirena.
Da Montecorice a Castellabate ci sono circa 15,16 Km, un tragitto più leggero dei precedenti che vi guiderà fino a una delle più belle e selvagge coste del Cilento, casa di Enotri, luogo di storie e leggende di mare.
Il sesto giorno arriverete alle coste dei Trezeni, le tre insenature verdi sacre a Poseidone. Partirete da Castellabate e arriverete fino ad Agropoli, camminando per 15 Km.
Sarà una tappa che vi accompagnerà fino alla porta del Parco Nazionale, oasi naturalistica nonché patrimonio Unesco.
La settima tappa va da Agropoli fino a Ogliastro Cilento.
Si sviluppa per poco più di 15 Km all’interno delle Valli del sughero, le vie degli alberi rugosi.
Scoprirete una terra speciale, luogo perfetto per la crescita delle querce del sughero, regine della macchia mediterranea coltivate fin dai tempi dei Fenici.
La penultima tappa si sviluppa all’interno della terra bagnata dall’acqua dei giunchi.
Vi incamminerete da Cicerale fino a Giungano a Trentinara passeggiando per 17,21 Km.
Vi troverete catapultati in un angolo incontaminato lungo l’antica via di collegamento tra Paestum, l’Alto Cilento e la Lucania, con grotte, gole e passi storicamente usati dai mercanti e lavoratori dei giunchi, fondamentali per la costruzione di cesti.
La tappa finale dell’itinerario si sviluppa da Capaccio fino a Paestum per poco più di 14 Km.
Approderete nella colonia di Poseidonia quindi, la città di Era Argiva e Poseidone.
Sarà una passeggiata tra colonne doriche, templi e architetture antiche sino a Paestum, l’antica città della Magna Grecia dedicata a Poseidone con il Parco Archeologico a raccontarne la storia.
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