Per trekkers allenati e desiderosi di vivere tre giorni di scenari maestosi in autosufficienza, in una delle più affascinanti aree wilderness delle Alpi.
«Sul prossimo numero ci manca un bell’articolo di montagna, quella “vera”, fatta di grandi dislivelli, solitudini, e paesaggi da “Grande Nord”, per difenderci da questo caldo tropicale!»
Venerdì 3 luglio. Dall’altro capo del filo telefonico, l’inossidabile – nonostante le temperature africane che stanno flagellando tutto il Bel Paese – Caporedattore Enrico Bottino sollecita un mio intervento.
«Dov’è il problema? Vado a farlo!»
“La fai facile, tu” potrebbe obiettare qualcuno. In effetti, vivere in Val di Rabbi agevola un pò, se uno cerca quella tipologia di montagna: selvaggia e poco “socievole”, per i suoi dislivelli che portano ben oltre i 3000 metri, tra ghiacciai e morene di aspetto himalayano, e le grandi distanze che separano i rifugi sui tre versanti di Rabbi, Pejo e Val Martello, in Alto Adige.
Testo e foto di: Attila e Michele Dalla Palma