Le Cinque Terre dal punto di vista del ciclista!

18 marzo 2020 - 4:32

Due ruote e un sellino sono sufficienti per pedalare lungo chilometri e chilometri di strade, mulattiere e sentieri.

Succede fra il verde delle vigne e della macchia mediterranea e le fioriture spontanee dei terrazzamenti delle Cinque Terre, “fasce” dove l’uomo ha posato la sua mano plasmando insieme a Madre Natura un paesaggio meraviglioso, giustamente riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il ciclista non potrà fare a meno di scoprire come la natura e i borghi siano multiformi nelle Cinque Terre. Sono percorsi variegati, ma con un denominatore comune: l’assenza di fondo pianeggiante. Salite e discese, peculiarità della conformazione orografica delle Cinque Terre, anzi, di tutto l’arco ligure. Terre avare, addomesticate dall’uomo che con caparbietà e sacrificio ha ritagliato fazzoletti di suolo coltivabile, oggi testimoni di un profondo legame insito tra l’operosità contadina, il vino e il paesaggio “inebriante” che dalla sommità delle montagne scende ad accarezzare il mare.

Il modo migliore per godersi il paesaggio e riscoprire le atmosfere dell’antica civiltà contadina, è quello di attraversare i vigneti camminando o pedalando – e qui sta la novità – lungo i sentieri, le mulattiere e le ripide scalinate che collegano Biassa, Manarola e Volastra. Fatevi quindi catturare pure voi da scenari verdi e azzurri, osservando la natura e i fantastici segni lasciati dall’uomo nel corso del tempo, per stupirsi, meravigliarsi e scoprire un territorio “a tutto raggio”.

La parola d’ordine? Pedalare e nemmeno troppo. Infatti il Parco Nazionale mette a disposizione dei suoi ospiti biciclette a pedalata assistita, quindi non dovete spaventarvi quando la via inizia a pendere verso l’alto, il motore elettrico si sostituirà alle vostre gambe.

L’escursione lungo le strette terrazze in bilico sul mare inizia a Biassa, incorniciata dall’azzurro del mare e dal verde delle vigne, per poi prendere quota attraverso fitti boschi di castagni sin sul Colle del Telegrafo, dove l’aria campestre della Valle del Vara si unisce a quella ricca di salsedine del mare, soprattutto quando soffia il libeccio o lo scirocco. Da qui attraverso paesaggi mozzafiato è possibile raggiungere Volastra (334 m), in bella posizione panoramica, nata sull’antica via Romea, strada anteriore alla romana via Aurelia. Dopo una degustazione dei vini della Cantina Sociale 5 Terre (prodottI con uve delle qualità Albarola, Bosco e Vermentino), accompagnati da prodotti locali (focacce, torte salate, acciughe), si abbandona questo pugno di case disposte a chiocciola, totalmente circondate da vigneti, per scendere a Manarola dove si è accolti da una schiera di case colorate a picco sul mare e dove si ammira il magnifico rosone della chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita nel Trecento con la pietra dura locale. L’itinerario si conclude con il rientro da Manarola a Monestreroli.

La scalinata in pietra che scende a Monesteroli (Ph Enrico Bottino)

Grazie alle e-bike, le bici a pedalata assistita del Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano che aiuteranno la vostra pedalata in salita con batteria e motore elettrico, potrete provare il senso di libertà che la bicicletta sa regalare e godervi il sali-scendi di questo meraviglioso tratto di Liguria! Per il noleggio e-bike e il programma delle escursioni “a tutto raggio” potete contattare il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

di Enrico Bottino

 

 

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