Tragedia Marmolada: 10 vittime accertate e 1 disperso
Una grossa porzione di ghiaccio, mista a neve e rocce, si è staccata dalla cima della Marmolada, sul confine tra Trentino Alto Adige e Veneto e ha investito alcuni escursionistiche si trovavano in quota.
Sono 10 i morti accertati e 8 i feriti, le vittime sono state colpite da una valanga che si è staccata dalla montagna, probabilmente a causa delle elevate temperature che hanno contraddistinto le ultime settimane.
La valanga è caduta nei pressi di Punta Rocca, lungo il sentiero per la salita della via normale per raggiungere la vetta, lo riferiscono gli uomini del Soccorso Alpino.
Nelle operazioni di soccorso sono impegnate tutte le stazioni del soccorso alpino della zona e sono in volo almeno 5 elicotteri partiti da Trento, Belluno e Bolzano. Sul posto anche le unità cinofile per individuare eventuali dispersi.
Proprio ieri sulla Marmolada le temperature sulla cima hanno toccato un nuovo record, con 10 gradi registrati sulla vetta della montagna.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, sua raggiunto Canazei dove è stato allestito un Punto operativo. Lo comunica la Provincia autonoma di Trento.
Gianpaolo Bottacin, assessore regionale del Veneto alla Protezione civile, ha dichiarato: “La situazione è in evoluzione ed è difficile allo stato attuale dare con certezza conto dell’accaduto”.
I soccorsi e il bilancio delle vittime
I soccorsi della Protezione civile del Trentino sono scattati immediatamente: sono stati impiegati sei elicotteri, personale del Soccorso alpino e speleologico del Trentino e del Veneto con le unità cinofile, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza provenienti anche dalle vicine province di Bolzano, Belluno e Venezia.
Le operazioni vengono coordinate presso la caserma dei vigili del fuoco di Canazei, sede anche del soccorso alpino.
Sul posto sono presenti anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il vicesindaco di Canazei, Diumitri Demarchi.
I feriti sono stati accolti in negli ospedali di Trento, Belluno e Bolzano: il numero sarà comunicato nelle prossime ore. I soccorritori hanno recuperato anche 4 persone illese.
Dopo la bonifica via terra dei soccorritori e delle unità cinofile, vista la situazione pericolosa per la possibilità di distacchi di altre valanghe e per scongiurare il più possibile il pericolo per gli operatori, intorno alle 15.30 è stato fatto intervenire l’elicottero di Trentino Emergenze dotato di Artva a bordo e con agganciata la campana Recco.
Questa tecnologia è tecnologia utilizzata per la ricerca di persone disperse che viene agganciata all’elicottero e consente di captare dei segnali provenienti da superfici riflettenti e da dispositivi elettronici – per effettuare una ulteriore bonifica dall’alto.
Il presidio continuerà per tutta la serata e nelle ore notturne. Sull’area della valanga di ghiaccio non è attualmente operativo personale per l’elevato pericolo di ulteriori distacchi.
Sono state emanate ordinanze di divieto di accesso e percorrenza dell’area interessata dalla valanga congiuntamente dai Comuni di Canazei e Rocca Pietore, fino a quando non sarà accertata la natura del distacco con gli opportuni rilievi glaciologici e geologici.