DPCM 13 ottobre 2020: strette all’attività sportive amatoriale e obblighi di mascherine all’aperto
Nella notte è stato definito il testo del nuovo DPCM, pubblicato in mattinata sul sito del Governo, che introdurrà nuove misure per ridurre la diffusione del Covid19che saranno in vigore dal 14 ottobre 2020.
I provvedimenti limiteranno gli orari di apertura dei locali e la possibilità di organizzare feste ed eventi. Confermato il divieto per gli sport amatoriali di gruppo e di contatto e l’obbligo di tenere la mascherina anche all’aperto.
Il nuovo Decreto cerca di rispondere al nuovo aumento di contagi di questi ultimi giorni, effetto probabilmente della riapertura delle scuole e del ritorno in ufficio di milioni di italiani.
In particolare, il provvedimento vuole limitare gli assembramenti sia al chiuso che all’aperto, per questo saranno vietate feste nei locali pubblici, limitata la capienza di eventi e manifestazioni pubbliche e saranno proibiti gli sport amatoriali e di contatto, come il calcetto, il basket e le arti marziali.
Rimangono invece consentite le attività in piscina e palestra, purché siano rispettate le distanze di sicurezza e i protocolli igienico sanitari.
Una regola centrale sarà l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, nei luoghi affollati e in ogni caso ove non sia possibile mantenere un distanziamento continuativo.
L’unica eccezione prevista è per le attività sportive, come la bicicletta e la corsa, mentre rientra nell’obbligo l’attività motoria come il trekking e le camminate.
È sconsigliato svolgere attività di gruppo, come escursioni organizzate, durante le quali sarà comunque obbligatorio indossare la mascherina.
Si potrà rimuovere il dispositivo di protezione durante il cammino, e in generale durante le attività motorie, se svolte in luoghi in cui è garantita in modo continuativo il distanziamento da persone non congiunte.
In pratica chi va a camminare da solo o con congiunti su sentieri e boschi isolati potrà svolgere l’attività senza mascherina, da indossare solo nei punti di ritrovo o di maggiore affollamento.
Le decisioni del Governo sono state prese dopo un lungo e serrato confronto con i Presidenti delle Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico. Sono state valutate misure opportune per limitare la diffusione del contagio e non sovraccaricare le strutture sanitarie influendo il meno possibile sulle attività economiche.
Il provvedimento del Governo segue analoghe disposizioni adottate da altri paesi europei.
Francia e Spagna hanno già previsto limitazioni e lockdown localizzati nelle aree più colpite dal virus, mentre in Gran Bretagna il Governo ha istituito un sistema di allerte di tre livelli, giallo, arancione e rosso, con provvedimenti differenziati e specifici per ciascuna di esse. L’allerta rossa prevede la chiusura delle attività ed è sostanzialmente un lockdown rigido.
Questa volta l’Italia si discosta dagli altri paesi, le misure adottate con il DPCM sono meno rigide di quelle decise dagli altri governi.
Una decisione maturata valutando la crescita della curva dei contagi che si mantiene comune sotto controllo e decisamente inferiore a quella di altri paesi europei.
> La circolare del Ministero della Salute su quarantena e tamponi
> La circolare del Ministero dell’Interno sull’obbligo di mascherina anche all’aperto