Nell’ultimo decreto pubblicato dal Governo non ci sono ulteriori limitazioni alle attività all’area aperta, possiamo quindi ribadire che è possibile uscire di casa per andare a camminare o correre, purché non si lasci il territorio del proprio comune, si vada da soli e si evitino assembramenti.
Rimane infatti fermo il divieto di lasciare il proprio comune di residenza, se non per tassative ragioni:
Dopo le polemiche di questi giorni sulle attività sportive all’aria aperta, nella giornata del 20 Marzo è intervenuto il Ministero della Salute, con un’ordinanza che ha dato un’ulteriore stretta alle attività consentite.
Il testo dell’unico articolo contenuto nel provvedimento del Ministero pone ulteriori limiti alle attività all’aria aperta rispetto a quanto fatto dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio.
Diciamo subito però che l’attività motoria rimane consentita, purché si rispettino queste indicazioni:
Si consiglia, in ogni caso, di seguire i canali di comunicazione ufficiali dei propri Comuni di residenza e delle Regioni, per verificare la pubblicazione di normative locali che possono prevedere disposizioni più specifiche.
Sul punto è intervenuto qualche giorno fa anche il Ministero dell’Interno con una circolare di chiarimento alle norme dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, affermando che gli spostamenti sono consentiti per “comprovate esigenze primarie non rinviabili” tra le quali rientrano “l’approvvigionamento alimentare, gestione quotidiana degli animali domestici” e anche “lo svolgimento di attività motoria e sportiva all’aperto, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro“.
Più recente è l’intervento del Governo, che ha pubblicato sul proprio sito web una serie di chiarimenti sull’interpretazione delle norme del Decreto. Tra queste si può chiaramente leggere la seguente disposizione testuale che chiarisce definitivamente i dubbi sulla norma: “Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti.”
Sul sito web dell’Esecutivo si chiariscono anche gli obblighi di motivazione e di autocertificazione da esibire eventualmente alle autorità pubbliche, in particolare si specifica che non sono necessarie certificazioni o motivazioni:
“No, l’attività motoria all’aperto è espressamente prevista dai decreti come consentita, quindi non è necessaria alcuna autodichiarazione. In caso di controlli, le autorità di pubblica sicurezza possono comunque richiedere di dichiarare il perché dello spostamento. In quel caso, si è tenuti a effettuare la dichiarazione. In caso di dichiarazione falsa o mendace si può incorrere nelle sanzioni previste.”
Sono indicati anche chiarimenti sugli accessi ai giardini e ai parchi pubblici. Ricordiamo che molti Sindaci hanno disposto la chiusura di questi spazi per prevenire rischi e pericoli, ma sul punto il Governo chiarisce che: “È consentito l’accesso individuale a parchi e giardini pubblici, per praticare sport e attività motorie. Non è invece consentito accedervi in gruppo, né svolgervi in gruppo qualsiasi tipo di attività. È comunque sempre obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di 1 metro, e conseguentemente restano preclusi tutti gli sport di squadra che possano implicare contatti ravvicinati tra i giocatori.”
Sono espressamente tutte le attività sportive agonistiche e non agonistiche, in ogni impianto sportivo, pertanto sono annullate e sospese tutte le manifestazioni sportive, le gare e le competizioni di ogni tipologia, sia in ambito professionistico che amatoriale.
Sono consentiti gli allenamenti degli atleti professionisti solo se riconosciuti di interesse dal CONI o dalle rispettive Federazioni, in vista di future competizioni sportive, come per esempio le Olimpiadi.
La disciplina prosegue fornendo ulteriori indicazioni per le attività sportive all’aria aperta: tali attività si possono svolgere purché sia rispettata la distanza minima di un metro tra i praticanti e fermo restando il divieto di assembramenti di persone. Lo stesso articolo enuncia infatti che: “…lo sport e le attività’ motorie svolti all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire ilrispetto della distanza interpersonale di un metro…”